Presentato al Festival di Cannes 2023, Il Teorema di Margherita, di Anna Novion ha ottenuto 2 candidature e vinto 1 premio ai Cesar e 1 ai Lumiere Awards. Il film racconta la storia di Marguerite (Ella Rumpf), brillante studentessa di matematica nella prestigiosa università francese: l'École Normale Supérieure di Parigi. Ragazza geniale, con il sostegno del severo professor Werner (Jean-Pierre Darroussin) si è dedicata in modo ossessivo allo studio dell’irrisolvibile teorema di Goldbach sul quale si basa la tesi di laurea che dovrà esporre a un gruppo di ricercatori… di Giovanna D’Arbitrio
Strano trovarsi davanti un libro come “Spostando l'acqua in un tuffo” (Fefè Editore), scritto da Ermanno Dodaro e Tullia Ranieri, che parla di esuli da Istria e Dalmazia del periodo successivo alla seconda guerra mondiale, uscito proprio in questi giorni in cui ci troviamo sotto il martellamento mediatico di altre due guerre, di Ucraina e di Palestina, che causano tanti danni e morti, con gli stessi drammi umani, una coincidenza che da alla narrazione un particolare significato… di Giovanni Lauricella
Nel novembre del 1992, nella turbolenza di Mani Pulite, uscì il libro “Hanno ammazzato la politica” (di Giuseppe Rippa intervistato da Luigi O. Rintallo). Nella sua introduzione Silvio Pergameno scriveva: “ Cento pagine di autentico realismo politico, che come ogni vero realismo si misura con riferimento a un’aspirazione, a un’idea, a una volontà … la speranza di una democrazia italiana un po’ più europea, di un welfare senza assistenzialismo, di un paese infine liberato dalla stretta corporativa e autoritaria, consociativa e lottizzata che lo attanaglia… Era il 1992! Oggi nel 2023 il quadro sociale, economico è ancora di più, se è possibile, deformato… Di questi temi, letti nel contesto interno e internazionale, nella crisi della aggressione russa all’Ucraina, nella crisi della sinistra, nello scenario europeo e occidentale, ma anche nella situazione complessiva delle problematiche interne al nostro paese (sanitarie, economiche, del lavoro, dell’istruzione, della emarginazione della cultura laico, socialista, liberale, radicale) ha discusso l’ex vicesegretario del PSI Giulio Di Donato con Giuseppe Rippa.
Quello che segue è l’audiovideo di questa conversazione…
- Sinistra senza cultura delle trasformazioni. Conversazione Giulio Di Donato / Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
È passato ormai quasi un mese da quando ho assistito allo spettacolo “Un tè per due regine”, con Caterina Casini e Marilù Prati nelle vesti, rispettivamente, di Peggy Guggenheim e Palma Bucarelli, dalla regia di Francesco Suriano. di Giulia Anzani
Il mito, il mondo greco percorre i lavori di Pietro Simonelli, “… la mia visione dell’arte come calda, passionale, ruvida, visionaria, evocativa…” - dice. “Amazzoni - Ladre di Cavalli”, l’ultima sua mostra nei primi giorni di ottobre, prosegue un percorso artistico che trova nella classicità la sua ispirazione, ma muove fuori dalle regole con provocatorie e affascinanti immagini, dove amazzoni voluttuose rubano meravigliosi cavalli per trasformarsi esse stesse in cavalli… un mondo di metamorfosi in cui tutto si trasforma in tutto.
- Amazzoni - Ladre di Cavalli - Personale di Pietro Simonelli (Agenzia Radicale Video)
A volte capita di guardarmi indietro e di vedere un’adolescente prima e una neo adulta poi, piena di paure. La vedo arrabbiata nei confronti di un mondo ingiusto, ma per niente interessata a provare a cambiarlo. La vedo con una testardaggine che sarà smussata dal tempo, e la vedo sprecarla in inutili rancori e fatti irrilevanti… di Giulia Anzani
- Diario di una zillennial. Cosa significa nascere a cavallo tra due generazioni? di G.A.
Giardini Naxos e Segesta, due dei parchi archeologici più caratteristici della Sicilia, sono i luoghi in cui partirà la prima edizione del Festival Ierofanie: nove serate con altrettanti appuntamenti performativi cui il pubblico è chiamato ad assistere per lasciarsi trasportare in un mondo di sacralità e sublimazione. La direzione artistica è di Claudio Collovà. di Giulia Anzani
Al tempo del referendum sul divorzio del 1974, uno slogan efficace dei fautori del NO all’abolizione della legge approvata nel 1970 fu: “tireranno fuori la foto di tuo figlio per farti votare come vuole Almirante”. Oggi, i promotori dei referendum sulla “giustizia giusta” potrebbero riproporlo in questa veste: “diranno che toghe e tribunali non ti riguardano”, oppure “che codici e pandette sono cose da avvocati per non farti andare a votare”. di Luigi O. Rintallo
Recentemente la Cassazione ha accolto il ricorso da voi avvocati presentato per ottenere l'accesso ai reperti, tra cui i campioni di DNA, che sono stati determinanti nel processo e nella condanna di Massimo Bossetti. Può ripercorrere l'iter che a portato a questa decisione della Suprema Corte e spiegarci cosa implica esattamente questo per l’imputato?
Nel novembre del 2019 abbiamo chiesto l’autorizzazione ad esaminare i reperti ed effettuare delle analisi con le tecnologie più moderne, e siamo stati autorizzati ad effettuare quest’attività. Quando poi successivamente abbiamo avanzato diverse istanze volte ad ottenere l'indicazione delle modalità operative su come, quando e dove effettuare queste analisi, la corte di Bergamo ci ha risposto con un’inammissibilità. Noi abbiamo quindi impugnato quest’inammissibilità con due istanze e la Corte di Cassazione ha annullato quel provvedimento… di Gianni Carbotti e Camillo Maffia
Sono 54 versi, appena scritti per "Agenzia". Tra gli altri temi, parlo della nostra più grande e liberatrice risorsa che è il linguaggio, ma lo stesso linguaggio si riconduce e consuma in altro che lo supera vanificandolo. Mi piace citare l'assioma del quarto libro dell'Ethica di Spinoza (1677): "Nessuna cosa singolare è data nella natura, senza che ne sia data un'altra più potente e più forte (...) dalla quale quella data può essere distrutta", a qua illa data potest destrui. (… SEGUE>)
Lasciato finora in disparte, il referendum sul taglio dei parlamentari per il quale si voterà il 20 settembre insieme a Regionali e Amministrative rischia di essere quasi dimenticato. Resta sullo sfondo, bandiera politica dei Cinque Stelle che altri non hanno interesse a sventolare più di tanto per non fare il gioco del Movimento. La destra, certo, sarebbe tentata di usare la carta dell’anti-parlamentarismo, com’è nella sua tradizione, tuttavia sa che il dividendo politico stavolta non sarebbe suo, se non in piccola parte: si aggrappa perciò (Fratelli d’Italia) all’eterno miraggio del presidenzialismo. Un modo per parlare d’altro. di Stefano Folli (da la Repubblica)