Tombe profanate, aggressioni a passanti, uccisioni a sangue freddo, linciaggi. L’Europa (soprattutto, ma non solo) sta tornando ad essere un posto inospitale e perfino pericoloso per gli ebrei. Il peggior Paese è la Francia, tanto che perfino il New York Times il 12 aprile scorso ha dedicato un articolo al riemergere di questo fenomeno. Oltralpe l’89% degli studenti ebrei ha dichiarato di aver subìto almeno un atto antisemita; nel 2017 le vittime furono 311, nel 2018 541, passando così da un aumento del 26% al 74%. di Elena Lattes
Una sorta di “populismo giustizialista” si sta affermando in modo sempre più pervasivo. È alimentato forse da un sentimento di paura, di rabbia e di insicurezza che tende a privilegiare reazioni emotive. Certamente di massima semplificazione priva, a tacer d’altro, di uno sguardo d’insieme. L’allarme sociale che scaturisce dalla cronaca di un singolo caso, amplificata e proiettata a dismisura. Facili demagogie si alimentano, spesso favorite da analisi sommarie dei singoli eventi, senza trovare adeguato temperamento emozionale nel ricorso a solidi principi di uno Stato liberale. di Fabio Viglione
“Il Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona – ha dichiarato Mario Puiatti, Presidente nazionale dell’Aied (Associazione Italiana per l'Educazione Demografica)- ha ben poco di positivo sia per i contenuti annunciati sia per il modo strumentale in cui intorno a questo evento si è incentrata la discussione politica. È inaccettabile infatti che un evento dai connotati discriminatori come questo veda patrocini e partecipazione di ministri e rappresentanti delle istituzioni, in totale contrasto con i diritti dei cittadini.
Diciamocelo: la cronaca è diventata un nuovo genere d'intrattenimento. È inutile girarci attorno, è un fatto a cui ormai siamo tutti abituati. Ma quali solo le conseguenze della narrazione spettacolarizzata di vicende giudiziarie che sono invece spesso cariche di risvolti delicati e complessi? E in che modo viene influenzata la percezione del pubblico dalla banalizzazione di contenuti che richiederebbero una buona dose di approfondimento tecnico, a partire anzitutto dalla criminologia? Ne abbiamo parlato con Marica Palmisano, direttrice di Asisfor (Alta Scuola Italiana di Scienze Forensi), un nuovo polo didattico multidisciplinare per la specializzazione degli aspiranti criminologi, che ha a cuore il problema al punto d'aver presentato recentemente un corso relativo al giornalismo investigativo… di Gianni Carbotti
Riteniamo vergognosa e inaccettabile la condanna di Nasrin Sotoudeh, avvocatessa iraniana per i diritti umani, alla pena senza precedenti di 38 anni di carcere e di 148 frustate per fatti essenzialmente legati alle sue attività di avvocato di detenuti politici e difensore dei diritti umani, per le quali nel 2012 il Parlamento europeo l’ha insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero.
- Per la liberazione di Nasrin Sotoudeh. Il Partito Radicale lancia un appello (radio radicale.it)
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