Il nuovo governo Conte, come ho già avuto occasione di dire, secondo me non è un “Conte – bis”, ma è sempre lo stesso governo, che continua con una maggioranza diversa da quella precedente con la Lega, e non è “trasformista”, perché il trasformismo di Depretis negli anni ottanta del secolo decimonono nasceva nella situazione politica postrisorgimentale con i nuovi problemi della nascita dell’industria e del presentarsi una classe operaia: si orientava cioè in qualche modo verso il futuro.di Silvio Pergameno
Nel dibattito politico quotidiano l’Europa viene spesso, anzi quasi sempre chiamata in causa quando si parla di temi cosiddetti internazionali, che poi toccano quasi sempre problemi interni… In tempi di fiacca economica, poi, è naturale che venga in causa il discorso sulla crescita, sull’insufficienza di un’inflazione che non va oltre l’1%, mentre quella auspicata in tempi normali si aggira sul doppio e quando, come oggi, occorre uno stimolo particolare sarebbe auspicabile una spintarella ancor più forte, come in realtà fa soltanto – nell’ambito delle sue competenze - Mario Draghi, Presidente della BCE. di Silvio Pergameno
“Renzi? Oggi è un grosso problema”. Così si sarebbe espresso il neo-ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, rivolto alla sua omologa tedesca Michelle Müntefering che chiedeva delucidazioni sulle iniziative dell’ex premier fiorentino. Inevitabile, per chi leggeva del “siparietto” riportato sulla stampa, pensare che in realtà Franceschini pronunciava quelle parole più a sé stesso che all’interlocutrice straniera, quasi ad evocare una sua personale apprensione. di Luigi O. Rintallo
La settimana politica seguita alla investitura del secondo governo Conte è stata contrassegnata da pronunciamenti, talora imprevisti. Lunedì 9 settembre, alla prima puntata dopo la pausa estiva, il talk show di Lilli Gruber «Otto e mezzo» ha avuto come ospite Carlo De Benedetti, a lungo editore del Gruppo Repubblica-Espresso, il quale non ha lesinato le critiche sia verso il nuovo governo, sia nei confronti del suo principale promotore e cioè Matteo Renzi. di Luigi O. Rintallo
La crisi di agosto si è risolta abbastanza rapidamente – nonostante le ferie, il caldo…(fattori politici molto rilevanti…di questi tempi…) – e con il passaggio dal governo Conte 1al governo Conte 2, cioè con lo stesso Capo del governo. Ma qui è già possibile una prima osservazione: infatti si può ben ritenere che si tratti di un solo governo, che a un certo punto del suo corso ha cambiato maggioranza (da destra a sinistra)… con una sorta di rimpastone a cura dello stesso premier. La faccenda ha fatto un certo scalpore e si è dato molto rilievo a questa innovazione, si è addirittura parlato di trasformismo… di Silvio Pergameno
Di fronte a un governo non commentabile (né, per come si è formato, commendabile), se non altro per come in economia pensa di intraprendere la politica di aumento del deficit che fino a ieri si contestava al governo gialloverde, è preferibile adottare il comportamento che auspichiamo per tagliare le unghie a una burocrazia invadente e paralizzante: occuparsi solo del controllo di legittimità, anziché di quello di merito. di Luigi O. Rintallo
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