Le edizioni online dei giornali “fanno bene a ospitare qualunque commento anche di bassissima qualità sugli articoli pubblicati”?. Se lo è chiesto qualche giorno fa Michele Serra nella sua rubrica L'Amaca. Il giornalista di 'Repubblica' è ritornato sull’argomento dopo le discussioni suscitate a tal proposito in rete. Il tema è quanto mai attuale e investe una problematica su cui anche Agenzia Radicale fa talvolta i conti, a causa degli effetti collaterali provocati dallo spazio libero e senza filtri che mette a disposizione dei suoi lettori.
Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai, intervistato da 'L'Unità', dalle cui pagine, nei giorni scorsi, era partita un'aspra critica riguardo alll'atteggiamento tenuto nel corso delle votazioni del nuovo Cda Rai. (da 'L'Unità' del 10 Luglio 2012)
Marco Beltrandi è radicale, da sempre. Non è la prima volta che vota in dissenso dal Pd, ma ieri i colleghi democratici erano imbufaliti. Se Beltrandi si fosse presentato, invece di disertare la seduta della Commissione di Vigilanza della Rai, al Pdl non sarebbe riuscita l'operazione di far saltare il numero legale e, con i voti di 21 consiglieri su 40, il centrosinistra si sarebbe ritrovato maggioranza, dentro il cda Rai. Solo che mancava un voto, il suo.
Non raccontiamoci storie. I Fratelli musulmani, il cui candidato ha vinto l'elezione presidenziale in Egitto, non sono una organizzazione democratica. Non erano sulla piazza Tahrir, al Cairo, agli inizi della rivoluzione. di Bernard-Henry Lavy (dal Corriere della Sera del 27 giugno 2012)