Sulla manifestazione romana contro i femminicidi e più in generale ogni forma di violenza sulle donne, ha già scritto ieri su queste colonne Barbara Stefanelli. Un articolo memorabile. A maggior ragione per il fatto che, ad occhio, le partecipanti erano ben più di quelle cinquecentomila delle stime ufficiali: probabilmente un milione. Resta però il dettaglio della mancata menzione — da parte delle organizzatrici — del più clamoroso stupro di massa dei nostri tempi: quello consumato, il 7 ottobre, dai terroristi di Hamas a danno di donne d’Israele… di Paolo Mieli (da Corriere della Sera)
Dalla Roma di “Mafia capitale” alla Milano del “Consorzio” che avrebbe unificato le cosche storiche di cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra. Visioni di pubblici ministeri e direzioni antimafia che finiscono con il vedere metaforiche lupare ovunque, con un radar così ossessivamente puntato in una sola e univoca direzione, tanto da finire sconfessati dalle ordinanze e sentenze dei giudici… di Tiziana Maiolo (da il Dubbio)
Con grande sorpresa sto notando che tutto quello che sembrava compatto e granitico con il tempo dà segni di smottamento: non che ci sia un vero e proprio segnale di cambiamento, perché il sistema dell'arte tale era e tale rimane, ma nella forma qualcosa è successo. Da alcuni anni a questa parte non facevo altro che prendermela con le riviste d'arte che, a dispetto del prestigio che rivestono nell'ambito culturale, erano e sono degli involucri vuoti… di Giovanni Lauricella
Jazz&Image, Parco del Celio, un sabato di luglio. Serata con il trio di Francesco Bruno che presenta il suo ultimo lavoro: Zàkynthos. Organizzazione Alexanderplatz. Lo spazio attrezzato e ben organizzato per accogliere il programma di Jazz&Image è suggestivo, stretto fra il Colosseo e la vista dei Fori come fondale del palco, il caldo afoso è mitigato da un po’ d’aria… di Antonello Anzani
Siamo sempre più lontani dalla guerra, ora che ci siamo convinti che a morire non saremo noi. Quando sulle prime pagine dei nostri giornali il conflitto in cui l'Ucraina è devastata non trova spazio, non appare, facciamo finta che sia naturale e ci tuffiamo nella cronaca (a volte non meno terrificante). La guerra è un mostro, se si nasconde è il suo nascondiglio che diventa mostruoso. (… SEGUE>>>)
"Meglio tirare a campare che tirare le cuoia", la celebre massima di Giulio Andreotti sembra esser stata fatta propria da Giuseppe Conte. Ci si chiede, allora, fino a quando il Paese se lo potrà permettere. Ragionevolmente, non per molto ancora, senza che ci siano ricadute gravi che portino a un punto di non ritorno. Ne discute Geppi Rippa, sollecitato da Antonello Marulo, nel nuovo numero di Maledetta Politica.
- Maledetta politica. Giuseppe Conte tira a campare, l'Italia può tirare le cuoia (Agenzia Radicale Video)
Il professor Delfino Siracusano è stato un grande giurista, un eccellente docente universitario ed un avvocato raffinatissimo. Ha formato migliaia di giovani, appassionando allo studio della procedura penale grazie alla sua acutezza di pensiero ed al suo entusiasmo nell’insegnamento. Sul suo manuale generazioni di universitari hanno “incontrato” il processo penale e si sono formati migliaia di operatori del diritto. di Fabio Viglione
Cerco sempre di valorizzare gli aspetti positivi di Napoli, la mia amata città, irritata dal costante martellamento dei mass media su quelli negativi. Talvolta, tuttavia non si può fare a meno di costatare ciò che non va, soprattutto se è sempre sotto i tuoi occhi. di Giovanna D’Arbitrio
«Vive le Prince!» «Visca el Príncep!». Così è stato accolto Emmanuel Macron l’altro giorno ad Andorra da una folla festante. I conti tornano, perché lui è veramente il principe del minuscolo Stato extracomunitario a cavallo dei Pirenei. Co-principe, per la precisione, perché l’altro è Joan-Enric Vives i Sicília, dal 2003 arcivescovo della Seu d’Urgell, cittadina catalana a una decina di chilometri da Andorra. di Enrico Rufi
Tra il 15 e il 18 agosto il Partito Radicale, con l’Osservatorio Carcere dell’Unione Camere Penali, sarà in 70 luoghi di detenzione. Saranno 278 tra dirigenti e militanti del Partito Radicale, Avvocati dell’Unione Camere Penali, Parlamentari, Garanti delle persone private delle libertà personali: questi i numeri dell’iniziativa “ferragosto in carcere”.
Matteo Salvini ricorda talvolta quel personaggio di un film di Carlo Verdone: si dà arie da duro, poi sotto sotto, con quel faccione, arrivati al dunque... Talaltra si comporta come gli attaccabrighe che cercano la rissa, ma solo con lo scudo di cose o persone che gli eviti il contatto fisico. Il suo grido di battaglia è “non mollo di un millimetro”, che abbiamo imparato a conoscere quanto sia invece il segnale di ritirata strategica. di Antonio Marulo