Anche a Torino, come la scorsa estate al Festival di Venezia, si celebra, sia pure in affiche, il centenario della nascita di Orson Welles. Tre i classici restaurati che verranno presentati: Quarto potere, L'infernale Quinlan e Rapporto confidenziale. di Vincenzo Basile
«Il dipendente pubblico che dice che va a lavorare e poi non ci va deve essere licenziato». L’ovvietà apparente delle parole della ministra Marianna Madia, pronunciate nel corso di un convegno di Rete Impresa Italia, cozza con la realtà dei fatti e con l’impunità da sempre garantita nella P.A., con la compiacenza o l’indifferenza di molti, sindacati in testa. di Antonio Marulo
Si farebbe bene a partire da dati certi per fare una valutazione politica del voto. Noi proveremo a farla nei prossimi giorni. Per ora l'informazione televisiva e la carta stampata ci hanno vomitato addosso tesi e interpretazioni in larga misura poco attendibili o solo parzialmente veritiere.
Parola d'umiltà e formata la società...'. Male lingue sono quelle usate nei Codici della 'Ndrangheta per comunicare tra gli affiliati; sono i gerghi dai lontani echi medievali, sono gioco linguistico, camuffamento, alterazione. La malavita le usa per nascondere e per ribadire un'appartenenza. di Salvatore Balasco
E’ di ieri la notizia che la Regione Toscana sembra decisa a permettere l’uso della pillola RU486 al di fuori degli ospedali , in strutture pubbliche come consultori e poliambulatori. E’ la prima volta in Italia che l’aborto farmacologico è consentito nei consultori. di Claudia Del Vento
- Aborto e sessualità, la pillola Ru486 oltre la legge 194 di Maurizio Mottola
Angelina Jolie non smette mai di sorprendere i suoi fans, sia nelle vesti di attrice in tanti film di successo, sia come donna con le mutilazioni inferte al suo corpo per la paura del cancro, sia infine come regista con i film A Place inTime (documentario, 2007), In the Land of Blood and Honey (2011), Unbroken (2014). di Giovanna D’Arbitrio
Chapeau a Yanis Varoufakis per essere riuscito a trasformare il totale fallimento della sua avventura politica - tra velleitarismi, bluff e promesse fasulle che stavano trascinando la Grecia giù nel baratro - in un invidiabile successo personale mondiale. Ora, ambitissimo, va in giro per conferenze da una sponda all’altra del pianeta a pontificare, talvolta (lui dice in pochissime occasioni) a peso d’oro, manco fosse un Bill Clinton o un Tony Blair qualunque. di Antonio Marulo
Parliamo di te e di Altiero Spinelli. Del vostro rapporto, ma principalmente dell’ultimo Spinelli, quello deluso della scelta comunista, amareggiato poiché vede allontanarsi la prospettiva che lo aveva spinto alla sua lotta per il federalismo europeo, alle speranze riassunte nel manifesto di Ventotene e alla battaglia politico-culturale che descriveva. Marco Pannella conversa con Giuseppe Rippa
“Un libro necessario”. Lo si dice e scrive tanto spesso che, avendo tra le mani un'opera spiazzante come Roma negata diventa impresa ardua scalfire il comprensibile scetticismo del lettore più smaliziato. Bastano tuttavia poche pagine per comprendere l'urgenza che anima il progetto a quattro mani realizzato dal fotogiornalista Rino Bianchi e dalla scrittrice Igiaba Scego. di Adil Mauro
Il Senato dice sì, e la tortura diventa reato. Il ddl Manconi, passato in Aula con 231 voti favorevoli e 3 astenuti, dovrà ora avere l'ok della Camera ma, a conti fatti, è quasi scontato il via libera e il successivo inserimento nell'ordinamento italiano di un provvedimento necessario ogni oltre misura, come da anni continuano a sottolineare le istituzioni europee e le associazioni per i diritti umani.
Nelle elezioni polacche di ieri 25 ottobre ha vinto la destra di Jaroslaw Kaszinski, una destra dai tratti marcatamente nazionali, ma anche sociali e (ovviamente) antieuropea. Un antieuropeismo altrettanto sicuramente legato, comunque, alla debolezza dell’Unione Europea, ampiamente manifestatasi in occasione della vicenda ucraina, di fronte alla violenta ripresa dello storico imperialismo russo, in simbolica continuità con quello zarista prima e sovietico poi. di Silvio Pergameno