Le elezioni europee si avvicinano, e con essa anche la tanto attesa ondata di forze euroscettiche. Un pericolo al quale neanche la Gran Bretagna sembra immune, tanto da costringere il premier David Cameron ad annunciare un referendum sull’uscita dall’Unione nel 2017. Ma quali sono le ragioni di questo diffuso sentimento anti-Ue, e in che modo gli attori politici, economici e finanziari britannici sembrano intenzionati a gestire i loro rapporti con Bruxelles? Lo abbiamo chiesto a James Bone, corrispondente del Times a Roma, attraverso una video-intervista che potete trovare al termine di questo articolo.
Audiovideo intervista completa a James Bone -The Times (Agenzia Radicale Video)
“Da più di un anno sono imprigionato e da due mesi sono in una cella di isolamento senza vedere luce e ricevo bastonate e frustate”. Poi le immagini, riprese probabilmente con un telefonino, in cui un corpo smagrito porta sulla schiena le piaghe rosse delle violenze subite.
“La Lega democratica”, dalla Democrazia cristiana all’Ulivo: una nuova classe dirigente cattolica (Viella editrice), il libro di Lorenzo Biondi (giornalista di Europa quotidiano) è stato presentato a Radio Radicale con gli interventi di Maurizio Crippa (vicedirettore de "Il Foglio"), Stefano Ceccanti (ordinario di diritto costituzionale italiano e comparato presso l'Università "La Sapienza" di Roma), Giuseppe Rippa (direttore di Agenzia Radicale e Quaderni Radicali) moderati e sollecitati da Giuseppe Di Leo (vaticanista di Radio Radicale).
Presentazione de “La Lega democratica” di Lorenzo Biondi (Audiovideo da Radio Radicale)
Lo ricordiamo sempre in televisione o attorniato per strada come una star dal codazzo di microfoni e telecamere a fare il controcanto sfiatato a Matteo Renzi. Allora serviva alla causa, come "utile idiota" (senza offesa, è un modo di dire) di cui spesso ci si serve per dimostrare che all’interno di un partito c’è dialettica democratica. di Antonio Marulo
Sarà La Tête Haute della regista francese Emmanuelle Bercot, ad aprire il Festival di Cannes n.68, Mercoledì prossimo, 13 maggio. Il film racconta la storia del giovane delinquente Malony, della sua mala educazione, dai 6 ai18 anni e degli sforzi di un giudice minorile (Catherine Deneuve) e di un assistente sociale per salvarlo da una vita sbagliata. di Vincenzo Basile
"De Benedetti è il mandante dei dossier contro Casaleggio". A sferrare l’ultimo attacco nella lunga battaglia politico-mediatica tra Beppe Grillo e l’editore di Repubblica questa volta è proprio il leader pentastellato. Un attacco "preventivo", dal momento che, come ha annunciato con la sua solita indole complottista il braccio destro dell’ex comico, Gianroberto Casaleggio, presunti dossier contro il M5S e il suo co-fondatore sarebbero in preparazione da parte di "professionisti del fango". di Ermes Antonucci
A procedere a passo di gambero sul sabbioso terreno della libertà di scelta non è solo la Spagna di Rajoy. Il 9 febbraio la Svizzera andrà alle urne per votare un referendum che potrebbe interrompere il finanziamento pubblico dell'interruzione volontaria di gravidanza.
“Io sono solo un testimone”, ripete più volte Luca Tincalla. Non è falsa modestia, bensì la consapevolezza di essersi infilato in un vero e proprio ginepraio. Come per gli alberi del parco che dà il titolo al suo libro, le ramificazioni di Testimone a Gezi Park sono infatti numerosissime. di Adil Mauro
La riforma del Senato rappresenta il punto centrale di un disegno che sembra puntare a rafforzare la capacita decisionale dell'esecutivo. Tutto ciò non rappresenta necessariamente un male. Anzi è da molti decenni che si auspica tale rafforzamento. Tuttavia mi sembra che la strada scelta per ottenerlo nasconda un inganno... di Zeno Gobetti
Erano gli anni ‘90 quando Nanni Moretti cominciò a imprimere una svolta più "intimista" a film come Caro diario, Aprile, La stanza del figlio e il recente Mia madre. Nel 1996 in piena crisi post-sessantottina e crollo di ideologie, apparve sugli schermi Aprile, spesso ricordato per la nota frase detta dal regista mentre guarda la Tv con sua madre - D’Alema, di’ qualcosa di sinistra -, nonché per l’ amarezza generata in lui dal masochismo autodistruttivo della sinistra che lo porta in quel momento a distaccarsi dalla politica e a concentrarsi maggiormente sulla prossima nascita del figlio. di Giovanna D’Arbitrio
Una fandonia dopo l’altra: così il governo italiano sembra intenzionato ad affrontare l’ultimatum dato dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo per risolvere la disumana emergenza del sovraffollamento carcerario. Negli ultimi giorni, infatti, a poco meno di due mesi dal termine fissato dalla Corte, il ministro della giustizia Andrea Orlando e il Dap (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) si sono esibiti in un’imbarazzante e contraddittoria attività mistificatoria, piuttosto emblematica dello scarso interesse a volere effettivamente uscire dalla situazione di sostanziale flagranza criminale in cui si trova lo Stato italiano. di Ermes Antonucci