Le pagine narrative di Turi Vasile rientrano pienamente nel dominio della letteratura autobiografica: ricordi del passato, soprattutto dell’infanzia, di quell’epoca in cui si forgia il carattere di un individuo, a maggior ragione se questo poi diventerà un artista, di persone che hanno attraversato, lasciandone il segno, la sua esistenza, ricordi della famiglia tanto amata, della sua terra natìa, la Sicilia, lasciata giovanissimo ma mai dimenticata, anzi protagonista assoluta e mito indiscusso. di Luciella Failla
Della nuova Coalizione sociale di Maurizio Landini, leader della Fiom-Cgil, il premier Renzi ha detto che al voto sarebbe "destinata alla sconfitta". Profezia tutto sommato facile quella del segretario PD, il quale tuttavia non dice come le ragioni che la sosterrebbero sono in fondo le stesse che motivano l’incaglio dell’azione politica del suo governo. di Luigi O. Rintallo
Pawel Pawlikowski è un regista di origine polacca, nato nel 1957. Allontanatosi adolescente dalla Polonia e vissuto in vari paesi europei (tra cui l'Italia), si è trasferito stabilmente in Gran Bretagna dove ha costruito le tappe essenziali della sua carriera. Colto, eclettico, particolarmente attento alle società e alla storia dell'est europeo, ha curato documentari lontani dai circuiti maggiori ma originali e densi, tra i quali una menzione speciale merita Serbian Epics, un lavoro del 1992 scritto nel pieno dei conflitti nella ex-Jugoslavia. Dal 1998 ha iniziato a dirigere film di finzione (recentemente La femme du Vème, del 2011). di Giovanni A. Cecconi
Lucio Bertè, antico militante del Partito Radicale (quando c'era!), ex Consigliere Regionale in Lombardia e membro del Direttivo di Nessuno Tocchi Caino, è quel “pericoloso criminale” per cui il Questore di Roma Fulvio della Rocca ha ordinato in questi giorni “il rimpatrio con foglio di via obbligatorio a Milano con divieto di ritornare nel Comune di Roma senza la preventiva autorizzazione, per anni due e con l’ingiunzione di presentarsi a quella Autorità di P.S. entro giorni uno. di Roberto Granese
“Sono stata consegnata a mio marito quand’ero piccola. Ero talmente piccola che non ricordo nemmeno quando è accaduto. È stato lui a crescermi”. E di anni, ora, Kanas ne ha 18. Come lei, ogni anno nei Paesi in via di sviluppo, sono oltre sette milioni di minorenni che partoriscono, della quali 2 milioni hanno meno di 15 anni.
L’Associazione Arabi Democratici Liberali suggerisce – dopo “Non ci sono ingorghi nel deserto” - la lettura di “Bambini delle Sabbie. Una scuola tra i tuareg”, (EMI, Editrice Missionaria Italiana, 2008) scritto da due fratelli: Mossa Ag Assarid, esponente del Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad (MNLA), e Ibrahim Ag Assarid, docente, musicista, poeta per bambini e attivista per i diritti umani.
Nel nostro Paese siamo abituati a considerare ”destra” i movimenti politici che si richiamano, più o meno direttamente, al fascismo. La cultura prevalente, cioè quella comunista, (ma anche quella cattolica, che si è adeguata di buon grado) ci ha abituato così a una nozione di “destra” che non può essere condivisa, anche se per quanti l'hanno accettata essa è stata molto proficua, per la sua grande portata strumentale. di Silvio Pergameno
“Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona” cantava Gaber. Berlinguer chi? chiedono i figli e le figlie di un muro abbattuto un quarto di secolo fa. “Il commissario?”, “il francese?”, il “cantautore di sinistra”? No, risponde Walter Veltroni, raccontando a quanti non hanno memoria gli anni lontani di quell'uomo schivo, minuto, forte, solitario. di Florence Ursino
Il neo segretario del Partito Democratico, nella scelta del suo team, ha deciso di puntare su 12 collaboratori, tutti rigorosamente under 40, tra cui spiccano ben 7 donne. Ma si è proprio sicuri che nella nuova squadra di Renzi tutti abbiano la patente necessaria per far muovere il vecchio carrozzone democratico? di Florence Ursino
Nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Roma presso la sede del Partito Radicale, esponenti del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, Nessuno tocchi Caino e Non c’è Pace senza Giustizia hanno sostenuto l’appello del Consiglio della Resistenza iraniana per la liberazione delle 7 persone, di cui 6 donne, sequestrate dalle forze irachene il 1° settembre durante l’attacco armato a Camp Ashraf nel corso del quale sono state sommariamente giustiziate 52 persone con un colpo alla nuca.
Fine anni '30 del secolo scorso, una squadra di basket quasi improvvisata parte da New York per raggiungere Los Angeles. Sono sette ragazzi in età compresa fra i 18 e i 32 anni, un po' sbandati, cresciuti per strada, alcuni dei quali rimasti orfani molto presto, uno ha problemi con la giustizia per piccoli reati, un altro con una banda di scommettitori e malavitosi, un altro con la ex moglie e la famiglia di lei. di Elena Lattes