Su «la Repubblica» Maria Elena Vincenzi scomoda Luigi Einaudi, la "prefettocrazia" di Salvemini e finanche lo scrittore della Finis Austriae Joseph Roth che parlava di burocrazia "ottusa e nera", per bombardare il prefetto di Perugia Antonio Reppucci. E di certo il prefetto ci ha messo del suo per mettersi nella condizione di incarnare l’"arroganza" del potere burocratico, con quella conferenza stampa piena di espressioni colorite e che culminano con la denuncia dell’arretramento delle famiglie e la caduta del ruolo genitoriale. di Luigi O. Rintallo
Nonostante la condanna internazionale per le continue esecuzioni nel Paese, l'Iraq ha giustiziato questo mese 18 persone, otto delle quali nello stesso giorno di un attacco a Baghdad contro il Ministero della Giustizia.
Vince il caos. Come molti temevano, il voto ci consegna una situazione difficile da gestire. Al Senato nessuno ottiene la maggioranza assoluta dei seggi. Alla Camera, come previsto, anche se con un distacco risicatissimo, la maggioranza va al centrosinistra. Su tutti, ovviamente, spicca in entrambe le Camere lo tsunami di Beppe Grillo e del suo Movimento. Bocciatura sostanziale, invece, per Monti. Fallimento totale per Ingroia, che non passa il quorum.
“Renzi è passato dalla rottamazione al riciclo”. A dirlo, nel settembre 2013, era nientemeno che Matteo Orfini, allora uno dei più fervidi anti-renziani, oggi però anch’egli riciclato e nominato, su proposta proprio di Renzi, presidente del Partito Democratico. di Ermes Antonucci
L’America di Obama pare essere sempre più vicina a dichiarare incostituzionale il Defense of Marriage Act (Doma), la legge federale firmata da Bill Clinton che definisce il matrimonio come la sola unione tra un uomo e una donna, escludendo dunque dai benefici riconosciuti a livello federale le coppie omosessuali, legalmente sposate in nove stati a stelle e strisce.
Nel disperato tentativo di evitare il ribaltone, a 72 ore dal voto il Partito Democratico cerca di compattarsi e di sfruttare tutte le armi a propria disposizione. Tre giorni fa è toccato all’ex premier Romano Prodi salire sul palco al fianco di Pierluigi Bersani in piazza Duomo a Milano, per invitare tutti a “votare uniti” e per assicurare che “il centrosinistra ha imparato la lezione e stavolta resterà unito”.
A proposito di semplificazione di cui tanto si parla come necessità ineludibile, le leggi elettorali su cui ferve il dibattito politico costituiscono prova lampante della sublime arte italica di ingarbugliare le cose, cosicché il cosiddetto Porcellum di Roberto Calderoli è roba da dilettanti. di Antonio Marulo
Un pacchetto di riforme legislative all'esame del parlamento di Ankara potrebbe lasciare le persone a rischio di subire violazioni, tra cui il carcere, solo per aver espresso un'opinione, mentre sono centinaia i procedimenti giudiziari a carico di attivisti, giornalisti, scrittori e avvocati.
Sarà forse per quella classica deformazione professionale da professore bocconiano che porta a voler sviluppare in più riprese un concetto, a voler chiarire, a voler spiegare meglio a chi non ha capito o a chi non ha ben fatto i compiti a casa, sta di fatto che la sintesi del pensiero quotidiano di Mario Monti su questo o quell’altro tema in agenda risulta impresa notevole. In tal senso il 20 febbraio 2013 risulta emblematico.
Nuovo episodio della serie cinematografica dedicata al Cavaliere, che se non proprio ‘oscuro’, negli ultimi tempi sicuramente vittima della perdita (parziale o totale?) del suo superpotere illuminante. Presentato nella sezione Prospettive Italia (PIT), ‘S.B. Io lo conoscevo bene’, firmato da Giacomo Durzi e Giovanni Fasanella, ripercorre la fantomatica ascesa e l’inevitabile declino di Silvio Berlusconi a un anno dalle sue dimissioni. di Florence Ursino
“... L’espressione ‘rimandare a miglior tempo’ non fa davvero al caso, se si rimanda, si rimanda a peggior tempo. Un simile problema non può trovare nel tempo attenuazione: può soltanto aggravarsi. E si aggraverà se non si trova rimedio”. Lo scriveva Leonardo Sciascia in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 7 agosto 1983, riferendosi al programma del Governo appena formato dall’On. Cossiga. di Gianfranco Spadaccia
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