Secondo il World Disaster Report 2012, una raccolta di dati sul flusso dei migranti nel mondo, 72 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare il Paese di provenienza per cercare rifugio in altri luoghi. 1 persona su 100 fugge, lascia la propria abitazione per spostarsi con la famiglia verso nuove terre a causa di guerre, carestie, fame.
La polemica di Zagrebelsky sulla vicenda della trattativa stato-mafia che ha investito il presidente della Repubblica e la piccata risposta di Scalfari infiammano lo scontro ormai a visto aperto tra le diverse anime di Repubblica.
Mancano ancora sette mesi alle elezioni europee che si terranno la prossima primavera, eppure di esse già si parla, e se ne parla con interesse. È sicuramente un fatto nuovo, come è un fatto nuovo che il discorso non verta sulle solite più o meno attendibili previsioni di esiti per i maggiori partiti, ma con riferimenti più ampi. di Silvio Pergameno
La Coalizione Internazionale BanFGM ha annunciato la consegna formale al Terzo Comitato dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che si occupa di diritti umani, di un testo di risoluzione predisposto dal Gruppo dei Paesi Africani che mette al bando a livello globale tutte quelle pratiche tradizionali che hanno effetti nefasti sulla vita di donne e bambine, con particolare attenzione alle mutilazioni genitali femminili, considerate come una violazione dei diritti umani di base della persona.
Alla vigilia meeting di Comunione e Liberazione – quest’anno quanto mai interessante dopo la bufera formigoniana – il settimanale 'Tempi' anticipa online i contenuti di un’intervista che il direttore Luigi Amiconi ha strappato al Presidente del Consiglio, nella quale tutti i temi più scottanti dell’agenda politica sono stati toccati. Fra questi non poteva mancare la Giustizia, vero cancro del sistema-paese, ripetutamente oggetto delle denunce radicali.
“Tanto rumore per nulla” vien fatto di pensare - shakespearianamente - davanti allo svolgersi della vicenda che da tanti giorni coinvolge su stampa e media, e soprattutto in sede istituzionale, il Ministro della giustizia Annamaria Cancellieri. di Silvio Pergameno
Nella città di Yanthai, Cina orientale, sono stati impiegati ragazzi poco più che bambini (14 anni) nel ciclo di produzione della Apple. E' quanto hanno ammesso i dirigenti della Foxconn.
Italo Bocchino: cognome impegnativo, il suo; portato però con disinvoltura e senza imbarazzi. Diventa noto ai più dall’inizio della stagione antiberlusconiana di Gianfranco Fini, quando salta da un talk show politico all’altro per prendere posizione in nome e per conto della fronda finiana del Pdl, poi diventata Futuro e libertà. I suoi eccessi di fedeltà non poche volte mettono in difficoltà il capo, creando malumori anche fra quei futuristi intenzionati a salvare il salvabile dell’alleanza con il Cavaliere.
La decisione della Giunta per il Regolamento del Senato che ha stabilito il voto palese per la pronunzia sulla decadenza del Cavaliere dalla carica di senatore è la prova più lampante dell’insensibilità del nostro paese per la questione liberale: una convinzione profonda che abbiamo già espresso su questa Agenzia, nella palese evidenza del fatto che tale decisione rappresenta soltanto l’ennesima prova del predominio che i partiti esprimono sulle istituzioni. di Silvio Pergameno
E' partita a ieri al Politecnico di Torino la campagna “Pillola senza pillola”, iniziativa mirata ad informare i giovani sulla contraccezione tramite la distribuzione di materiale informativo e la possibilità di parlare con un ginecologo presente negli stand allestiti appositamente per l'occasione nelle principali università italiane. Un'iniziativa che appare più che necessaria se osservata alla luce di una recente indagine Eurisko secondo cui il 45% delle ragazze fra i 18 e i 26 anni non usa nessun metodo contraccettivo anche se conduce una vita sessualmente attiva.
Non è andata giù a Beppe Grillo il coinvolgimento di Giovanni Favia, consigliere regionale del M5S in Emilia Romagna, nella vicenda delle interviste a pagamento in tv. Favia ha ammesso l’utilizzo di fondi pubblici per farsi intervistare su alcune emittenti locali, e ciò ha provocato l’ira dell’ex comico genovese, che sul suo blog ha bacchettato il consigliere: “Pagare per andare in televisione per il Movimento 5 Stelle è come pagare per andare al proprio funerale, anche se è certamente lecito. I soldi pubblici e il M5S sono inconciliabili”.