Fino al 29 novembre, a Napoli, al secondo piano del Museo di Capodimonte, c'è la mostra, curata da Angela Tecce e Sylvain Bellenger, con la collaborazione di Luciana Berti, di due opere: l'una è un Ciborio del grande architetto e scultore bergamasco, (ma napoletanizzato per aver vissuto e lavorato soprattutto a Napoli) Cosimo Fanzago (1591/1678), l'altra, intitolata “Interno con marmi”, è di un artista nostro contemporaneo, Flavio Favelli (1967). La mostra fa parte della serie “Incontri Sensibili”, che, in questo museo, già in varie edizioni è stata realizzata… di Adriana Dragoni
Calabria, una penisola nella penisola italiana. La Magna Grecia, abbracciata dal mar Ionio e dal mar Tirreno, su cui si estende l’Appennino calabro, con la cima più elevata a oltre 2200 metri s.l.m. La terra di Bernardino Telesio e di Tommaso Campanella, di Rino Gaetano e di Gianni Versace. Covo di un numero imprecisato di dialetti, di tradizioni, usi e costumi diversi ad ogni angolo… di Giulia Anzani
Al cospetto dell’intervista di Carlo De Benedetti rilasciata al giornalista del «Corriere della Sera» Aldo Cazzullo, chi legge per prima cosa si domanda: in che veste è stato interpellato sulla guerra in Ucraina? Perché riveste incarichi politici e di governo? Come imprenditore, per cui dobbiamo aspettarci altri interventi di suoi colleghi? Per i suoi trascorsi di finanziere e frequentatore del gotha bancario italiano? In quanto preoccupato tutore dell’interesse pubblico nazionale? Per il suo prestigio intellettuale?… di Luigi O. Rintallo
Tacito descrive così la morte di Seneca (65 dopo Cristo) cui l'imperatore Nerone, accusandolo falsamente di aver preso parte alla congiura dei Pisoni, ha ingiunto di uccidersi: "Poiché il suo corpo vecchio ed indebolito dal poco cibo, offriva una lenta uscita al sangue, si recise anche le vene delle gambe e delle ginocchia (...). Protraendosi la morte lenta, Seneca pregò Anneo Stazio, da lungo tempo amico suo e famoso per l'arte medica, di dargli quel veleno già da tempo provveduto, col quale si facevano morire gli Ateniesi condannati in pubblico giudizio. Avutolo, lo bevve invano perché il gelo aveva già invaso le membra, e il corpo era ormai refrattario all'azione del veleno". Seneca morì il 12 aprile. (... SEGUE >>>)
Sarà che siamo melodrammatici per indole nazionale e la parola “fine” ci fa venire i lucciconi – che sia il fine vita, il fine pena, il fine legislatura. Però bisogna darsi un limite. Dopo anni di accanimento pedagogico (il metodo montessoriano di Bersani e Zingaretti) siamo ormai all’accanimento terapeutico. Non è straziante? Il M5s sta facendo l’impossibile per suicidarsi, tra diaspore, scissioni, faide e carte bollate… di Guido Vitiello (da Il Foglio)
Gianni Amelio nel suo film Hammamet rilegge, dal suo punto di vista, il profilo di Bettino Craxi negli ultimi sei mesi della sua vita. Come si poteva immaginare il lavoro ha portato a una nuova attenzione sulla sua vicenda, che poi è quella di una pagina determinante della storia dell’Italia repubblicana. É evidente che il film tratteggia il suo aspetto umano in quella parte tragica della sua esistenza. Della questione politica però non si parla e i commenti politici che ci sono stati in questi giorni sono apparsi decisamente poco chiarificatori di quella pagina politica e degli scontri che la determinarono. Avevamo annunciato nostri contributi per sviluppare una riflessione a venti anni dalla sua morte, avvenuta appunto ad Hammamet. Dopo la introduzione di Luigi O. Rintallo a una conversazione che Giuseppe Rippa ebbe con Massimo Pini sul suo libro libro “Vita da leader.La biografia di Craxi” (Mondadori), di seguito pubblichiamo quella stessa conversazione. Questi articoli sono sul n.99 di Quaderni Radicali del novembre/dicembre 2006.
All’Art Basel Miami Beach è stata sostituita Comedian, ovvero la banana di Maurizio Cattelan del valore di centoventimila dollari, prima del previsto: l’artista georgiano-americano David Datuna (Tblisi, 1974) se l’è infatti mangiata nel corso di una performance.«Il mio è un gesto d’artista - ha detto - si chiama “Hungry Artist”». “Arte nell’arte: doppia arte a grandi livelli per una banana di mediocre qualità, relativamente piccola, attaccata con un nastro adesivo grigio metallizzato a mo’ di X su una parete bianca, è la nuova trovata di un noto provocatore dell’arte contemporanea, Maurizio Cattelan che intende dimostrare il disvalore dell’arte. di Giovanni Lauricella
Mentre come un pugile suonato tira fendenti a caso senza colpire il bersaglio, il Pd fa i conti con le primi scaramucce di posizione in vista del congresso: Zingaretti che si candida alle primarie, con l'appoggio a quanto pare di Franceschini, Carlo Calenda a metà strada tra partito e ipotetico fronte repubblicano, Mister X renziano quale sfidante per la segreteria. Sullo sfondo la proposta di Cacciari, con l'appello sottoscritto da alcuni intellettuali, per sciogliere tutto e ripartire da una forza transnazionale che si prepari a quello che si annuncia come un referendum sull'Europa e la sua moneta unica.
Ne discute, in Maledetta Politica, Giuseppe Rippa, sollecitato da Antonio Marulo, analizzando gli ultimi sviluppi della crisi che vive l'opposizione di sinistra alla luce delle “novità, o presunte tali, emerse nel dibattito di questi ultimi giorni.
Spesso la normalità, l'ovvio, o ciò che dovrebbe essere tale, diventa rivoluzionario. Per esempio, dovrebbe in teoria essere scontato che gli autori di un programma di approfondimento politico si scelgano liberamente tempi, modi e criteri delle cosiddette ospitate in tv, senza lasciarsi dettare le regole dai responsabili della comunicazione dei partiti. Invece, da qualche tempo a questa parte è in uso esattamente l'andazzo contrario.
Correva il 13 settembre del 2013 quando le firme di 67.000 cittadini a sostegno della proposta di legge “Eutanasia legale” dell’Associazione Luca Coscioni. Da allora, in spregio del dettato costituzionale che prevede che “il popolo esercita l’iniziativa delle leggi”, il Parlamento non ha discusso nemmeno 5 minuti di legalizzazione dell’eutanasia. Come se ciò non bastasse...
Nel 400 ° anniversario della morte, nel rendere omaggio al più grande drammaturgo inglese, il Teatro dell'Opera di Budapest ospita il “Gala Shakespeare”. Special Guest Star dell’evento Placido Domingo, per la prima volta sul palcoscenico del massimo teatro lirico ungherese. Malgrado il titolo, il repertorio spazierà dall’Andrea Chénier di Umberto Giordano al Bernstein di West Side Story, dal Verdiano Macbeth al Romeo and Juliette di Gounod, ancora Verdi con Nabucco e Otello fino al Velázquez di Besame Mucho e di nuovo, in chiusura, il Verdi di Falstaff. di Vincenzo Basile