18/10/24 ore

LIBRI

"Il Paglietta napoletano", Sofisti all’ombra del Vesuvio

So’ frischi, ‘ncravattati, vistuti a messa cantata e chieni e’ profumo ‘nfaccia. Maneggioni e ‘ntrallazzaturi, ma anche mediatori raffinati, i ‘paglietta’, ovvero gli avvocati che non esitano ad accendere ceri alle madonne del vicolo pur di intascare scudi e denari, sono figure-cerniere tra l’irraggiungibile latinorum del diritto vero, e il popolo che cerca giustizia e al Sud si affida sempre armi e bagagli a chi sape e conosce e po’ trovà a chiave per aprì na porta ‘nserrata.

Il Pistrice immane di Positano, viaggio nel mito del mare

Un ‘mostro’ buono abita le acque di Positano. Il suo nome abita la leggenda: il Pistrice. È raffigurato sul muro del campanile della chiesa grande, circondato da pesci. Divora tutto ciò che gli capita a tiro. Antonio Parlato, grande narratore dell’identità del Mediterraneo, scomparso nel luglio del 2010, gli dedica un libro gustoso e pieno di aneddoti, Del Pistrice immane di Positano. E di altre mostruose creature delle acque (prefazione di Folco Quilici, ed. Stamperia del Valentino, Napoli, pp. 116), che scava nelle profondità della storia e del mito, restituendoci il viaggio di questa creatura degli abissi che ha navigato nelle acque della leggenda.

La narrativa di Turi Vasile

Le pagine narrative di Turi Vasile rientrano pienamente nel dominio della letteratura autobiografica: ricordi del passato, soprattutto dell’infanzia, di quell’epoca in cui si forgia il carattere di un individuo, a maggior ragione se questo poi diventerà un artista, di persone che hanno attraversato, lasciandone il segno, la sua esistenza, ricordi della famiglia tanto amata, della sua terra natìa, la Sicilia, lasciata giovanissimo ma mai dimenticata, anzi protagonista assoluta e mito indiscusso. di Luciella Failla

Un libro dall’Azawad: “Bambini delle sabbie. Una scuola tra i tuareg”

L’Associazione Arabi Democratici Liberali suggerisce – dopo “Non ci sono ingorghi nel deserto”  - la lettura di “Bambini delle Sabbie. Una scuola tra i tuareg”, (EMI, Editrice Missionaria Italiana, 2008) scritto da due fratelli: Mossa Ag Assarid, esponente del Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad (MNLA), e Ibrahim Ag Assarid, docente, musicista, poeta per bambini e attivista per i diritti umani.

“Gli All-Star di Mosè”, coast-to-coast nell'America della Grande Depressione

Fine anni '30 del secolo scorso, una squadra di basket quasi improvvisata parte da New York per raggiungere Los Angeles. Sono sette ragazzi in età compresa fra i 18 e i 32 anni, un po' sbandati, cresciuti per strada, alcuni dei quali rimasti orfani molto presto, uno ha problemi con la giustizia per piccoli reati, un altro con una banda di scommettitori e malavitosi, un altro con la ex moglie e la famiglia di lei. di Elena Lattes

"Non ci sono ingorghi nel deserto", Cronache di un Touareg in Europa

L’Associazione Arabi Democratici Liberali suggerisce la lettura di “Non ci sono ingorghi nel deserto” (EMI, Editrice Missionaria Italiana 2007), di Mossa Ag Assarid, esponente del Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad (MNLA). Ag Assarid è infatti il responsabile per l’Europa dell’MNLA ed è anche il responsabile per l’Informazione del Consiglio transitorio dello Stato dell’Azawad, guidato dall’MNLA. Ricordiamo che l’MNLA è il movimento che si sta battendo per l’indipendenza della regione dell’Azawad dal Mali. L’MNLA sta al contempo lottando contro Al-Qaeda nel Maghreb Islamico.