Dopo 32 giorni, passo dallo sciopero della fame allo sciopero del voto – ha dichiarato Rita Bernardini del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito -. È decisione personale, quindi per me profondamente politica, che non intende coinvolgere in alcun modo il Partito Radicale al quale sono iscritti trasversalmente candidati nelle più diverse liste che mi auguro siano tutti eletti.
"Abbiamo varato tre decreti attuativi della riforma dell'ordinamento penitenziario". Messe così, le parole di Paolo Gentiloni in conferenza stampa, battute dalle agenzie, farebbero, a una lettura superficiale, cantare persino vittoria a chi si batte da anni per la civiltà del nostro sistema carcerario. E invece no, non è andata come speravano Rita Bernardini e i radicali.
159 nove voci che riassumono le notizie sui diritti umani raccolte e verificate negli ultimi 12 mesi. Quella di Amnesty International è in sostanza una “enciclopedia delle violazioni” che racconta una verità articolata e complessa, a cui si prova a dare una sintesi proponendo alcune chiavi di letture. Quest'anno la parola chiave è odio, "che sta avvelenando la vita pubblica ed è diventato tema dominante in molti paesi".
Mi chiamo Sisi Irene e sono la mamma di Matteo un ragazzo detenuto a Bollate. Le scrivo come genitore e anche come volontaria in carcere. Sono rammaricata, delusa e impaurita dalla non approvazione dei decreti. Questa volta dopo i pareri positivi avevamo iniziato a sperare. Irene Sisi (mamma di un detenuto)
La XVII legislatura rischia di chiudersi con il fallimento della riforma dell’Ordinamento penitenziario, il primo intervento organico dopo quello del 1975. Come denunciato da decenni con la loro lotta da Marco Pannella e dal Partito Radicale, le carceri italiane permangono nelle condizioni “inumane e degradanti” da tempo sanzionate dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e solennemente riconosciute nel messaggio alle Camere inviato nel 2013 dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
- Riforma dell'Ordinamento penitenziario: tempi stretti, strettissimi!
- Io, madre di un detenuto digiuno con Rita per non perdere la speranza
- Era stato condannato a meno di un anno, non gli hanno sospeso la pena ed è morto
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