Sotto il Teatro della Pergola, nel cuore di Firenze, prende vita Bunker Kiev, un progetto speciale del Teatro della Toscana per sostenere le municipalità di Kiev. Ideato e diretto da Stefano Massini, questa potente rappresentazione teatrale offre uno sguardo intenso e coinvolgente sulla realtà degli abitanti della capitale ucraina durante l’invasione russa del 24 febbraio 2022. Le rappresentazioni si svolgeranno alle 18:45 nelle date 26-28 Febbraio; 4-6, 12-13, 18-20 Marzo… di Giulia Anzani
Recentemente, si è ricominciato a parlare di continente africano, dopo il summit Italia-Africa, organizzato a Roma. Al vertice, hanno partecipato i leader di vari Stati africani, fra cui anche noti dittatori, che hanno contribuito al declino economico delle loro popolazioni. Mi chiedo pertanto se, un eventuale prossimo summit, non dovrebbe invece avere come protagonisti economisti e imprenditori africani (sperando ovviamente che almeno che vengano consultati), che in questi ultimi anni hanno finanziato think tank e centri di ricerca in Tanzania, Ghana e Uganda per offrire vere proposte per lo sviluppo del continente africano… di Anna Mahjar-Barducci
Il That's Amore Burlesque Festival Rome è un festival internazionale del burlesque italiano nato a Roma nel 2019 giunto alla sua ottava edizione, che ha fatto dell'internazionalità la propria bandiera e rappresenta un'eccellenza in Italia proprio in questo.
La Fondazione Memmo, nata nel 1990 per iniziativa di Roberto Memmo e da sempre distinta nel panorama artistico (dal 2012, soprattutto contemporaneo) per il livello delle proposte nello spazio espositivo di Palazzo Ruspoli, presenta “La Biblioteca del Mondo”, nona edizione della Conversation Piece a cura di Marcello Smarrelli… Il titolo scelto per questa edizione fa riferimento ad Umberto Eco ed è tratto dall’omonimo documentario del 2022 di Davide Ferrario in cui viene narrato di una biblioteca cosiddetta dell’intellettuale scomparso: un luogo leggendario composto da oltre trentamila volumi, a cui Eco stesso assegnò la funzione di contenitore della memoria dell’umanità… di Giulia Anzani
Parliamo, torniamo a parlare di mafia e di vittime innocenti per mano di questi criminali: uomini, donne, bambini, grandi e piccini indistintamente. La mafia va combattuta, sempre e comunque, senza confini e senza paura: non si può arretrare e tanto si deve fare ancora per uscire da questo travagliato. Le vittime innocenti sono davvero tante, troppe per poterle raccontare ma non si può far a meno di provarci e lavorare in tal senso: tra di esse non possiamo non citare le storie dei tanti e continui attacchi all’Arma dei Carabinieri e a tutte quelle donne e uomini delle Forze dell’Ordine che sacrificano la loro vita per difenderci ogni giorno… di Dario Caputo
Ci sono due questioni più di altre sulle quali ho sbattuto la testa mentre lavoravo a questo libro. La prima: come ricavare dei principi che siano validi nelle nostre vite di tutti i giorni dall’esperienza di un personaggio così esuberante, esagerato, diverso da tutti ‒ un alieno, come spesso verrà definito. La sua è una personalità gigante, che rischia di sembrare inarrivabile; come si evitano i paragoni tra noi e lui? Che c’entra la politica, almeno quella di Palazzo, con la nostra quotidianità? … di Patrizio Ruviglioni (da rivista Rolling Stones)
Nata a Bucarest, la grande pittrice Doina Botez, recentemente scomparsa, viveva a Roma da oltre un trentennio. Il suo percorso artistico si era sviluppato attraverso la grafica, la scenografia, l’illustrazione fino a diventare una delle più importanti pittrici a livello europeo e mondiale.
Questi trentadue versi (col titolo Aspettano la mia voce) li ho scritti nell’ottobre del 1997 e pubblicati nel mio Il sonno e le vigilie, edizioni Sottotraccia, 2000. Li scrissi pensando ai morti che ho amato e non ritrovo, nemmeno nelle strade del mio paese, e inseguo, spinti da un vento freddo. Versi che leggo oggi che non c’è più alcuna illusoria pace e tutto si è amaramente capovolto e stravolto.
C’è solo un teatro, il luogo di estrema contraddizione di Na Dubrovka - la tragedia che si consumò tra ceceni e russi il 26 ottobre 2002, tre giorni dopo il suo inizio - nel quale si può gridare piano la poesia: dove, tra finzione e pretese del reale, si aprirono cunicoli strettissimi improvvisamente chiusi da una crudele calce inaspettata.
Lì siamo tutti, proprio tutti - tra sala e scena - intorno alla nostra agonia. (… SEGUE>>>)
Molte volte ho scritto che sulle schede elettorali manca, drammaticamente, una necessaria indicazione, il segno del disaccordo, che permetta di votare il proprio rifiutarsi di votare: perché nessuna delle liste lo convince (liste spesso ispirate a logiche perverse, di appartenenza agli interessi del leader, o a tentativi di sistemazioni familistiche) o perché non si riconosce nel profilo morale di nessun candidato, e poter esprimere, dire, gridare il proprio "No" come atto responsabile, senza ricorrere all'insignificante scheda bianca. di Rino Mele (da cronachesalerno)
È vero che Napoli è da sempre una città aperta, per conformazione e storia, non è sempre vero, purtroppo, che ha saputo proteggere le sue storie e valorizzare i suoi racconti per farne un’intima ricchezza ed un potente motore. C’è però chi ci ha provato e da oltre 50 anni difende questo monito, attento a custodire un grande passato e ad alimentarlo, nella morsa sempre pungente della taranta. Il concerto di Eugenio Bennato al Trianon Viviani del 30 aprile è stato così, un morso che ci ha pizzicati appena entrati nella platea del teatro e che è cresciuto di intensità per oltre due ore di musica travolgente ed eseguita con grande energia da un gruppo di musicisti elettrizzanti… di Claudia Pariotti
Già il "cura Italia" non aveva lasciato spazio a tante illusioni. Ora il nuovo decreto, cosiddetto "Rilancio", conferma l'approccio di questo Governo, che fa dell'assistenzialismo il perno del suo agire. Nei fatti il testo non è ancora stato lincenziato, ma da quando si apprende dalle bozze e dalle conferenze stampa-spot, c'è poco da stare allegri. Sarà probabilmente l'ennesima occasione mancata che può trascinare il Paese definitivamente nel baratro. È opinione diffusa che non sia questo il momento per una crisi di governo al buio. Resta da capire fino a quando possiamo permettercelo, il Governo Conte. Ne discute Geppi Rippa, con Antonello Marulo, in Maledetta Politica.