Dopo il film "E’ stato il figlio" (Premio Osella e Premio Mastroianni), Daniele Ciprì si cimenta in una nuova pellicola, "La Buca", che sta riscuotendo un notevole successo. E’ la storia di Armando (Rocco Papaleo), ex detenuto innocente uscito di prigione dopo 27 anni, e di Oscar (Sergio Castellitto), avvocato fallito e truffaldino che vive di piccoli espedienti. di Giovanna D’Arbitrio
Sono anni che i vizi da Malebolge insiti dal Trecento nell’antropologia culturale del popolo italiano tendono a creare una fame spasmodica, prontamente saziata dai media, nei confronti di polemiche, polemicucce, scismi, spaccature, critiche unilaterali e ricerca del vizio di fondo che unifica nel comune destino di ruffiani, adulatori, ipocriti, ladri, seminatori di discordia e falsari un po’ tutti, dal vicino di pianerottolo, al Cardinale o al Presidente della Repubblica; se poi si può far leva sul lato “umano” di personaggi che della loro “rigida” condotta fanno una bandiera, il gossip dell’inciucio all’italiana è soddisfatto pienamente. di Roberto Granese
Il 15 novembre 2013 la Cina ha annunciato l’abolizione del longevo sistema della rieducazione attraverso il lavoro, che per decenni era stato usato per trattenere arbitrariamente centinaia di migliaia di persone senza accusa né processo. Il percorso ‘rieducativo’ prevedeva spesso la tortura affinché gli attivisti rinunciassero alle loro idee politiche o religiose e alle loro opinioni personali, desistendo dal portare avanti le loro azioni.
Kail è un soldato yurdione e gli Yurdioni sono un popolo guerriero, o meglio, guerrafondaio, che preferisce invadere, sottomettere, uccidere, far soffrire gli altri e addirittura i propri figli invece che costruire, promuovere la cultura e progredire. di Elena Lattes
Per il PD di Renzi diventa essenziale, in vista della tornata elettorale amministrativa, invertire una tendenza negativa che rischia di far registrare un esito deludente che potrebbe avere gravi ripercussioni sia sulla tenuta del governo, sia sulla sua occupazione del centro della scena politica. Tuttavia, i comportamenti assunti dalla maggioranza renziana del PD rispetto a questi fronti di crisi locale non si sono certo contraddistinti per linearità e lucidità. di Luigi O. Rintallo
Il film di Pupi Avati "Un Ragazzo d’Oro", inizia con un flashback in bianco e nero in cui un padre incoraggia il figlio a superare un ostacolo, poiché "insieme loro due sono imbattibili": è una scena che riaffiora talvolta nei ricordi di Davide Bias (R. Scamarcio). Purtroppo i tempi cambiano e trasformano le persone: ora Davide non stima più il padre, Achille, anzi lo disprezza per aver tradito il sogno di diventare uno scrittore, diventando uno sceneggiatore di volgari B movies. di Giovanna D’Arbitrio
Matteo Renzi sta facendo di tutto per mostrarsi diverso e nuovo. Tuttora manda a dire che il cambio dei ministri (come da manuale Cencelli e secondo i nuovi equilibri di potere) non interessa e "non è all’ordine del giorno". Non sarebbe quindi una questione di nomi, piuttosto di fatti che mancano. Sarà vero? di Antonio Marulo
Alla fine ce l'hanno fatta: le associazioni religiose contrarie alla depenalizzazione di quel “reato contro natura”, l'omosessualità, contemplato nella 'Sezione 377' del Codice penale indiano – una legge risalente al periodo coloniale britannico – hanno ottenuto quanto richiesto.
L'ultimo libro di Massimiliano Iervolino porta un titolo eloquente: "Roma, la Guerra dei Rifiuti" (Infinito edizioni). Già autore, con la giornalista Paola Alagia, dell'interessante libro-inchiesta "Con le Mani nella Monnezza - I disastri della partitocrazia. Il caso Malagrotta: l'ottavo colle di Roma", Iervolino riporta in questo ultimo lavoro i contorni nitidi di un'emergenza rifiuti cercata, quasi voluta, dalla partitocrazia laziale che negli anni ha sempre "deciso di non decidere". di Andrea Spinelli Barrile
Nelle linee generali la questione ellenica è ormai sufficientemente delineata, anche se non appare avviata su un percorso veramente lineare e persuasivo. Nel quadro europeo è confermata la preponderanza della Germania, nella quale, nonostante qualche attenuazione della linea della stessa Cancelliera, il rigorismo non appare affatto veramente sconfitto, con tutti i rischi legati a una politica miope e incapace di leggere nel futuro del continente. di Silvio Pergameno
La qualità di questa edizione è stata considerevole come di consueto. In termini di organizzazione, livello artistico, varietà di segmenti tematici per non dire del tipico calore spagnolo a cui è piacevolmente arduo adeguarsi. di Vincenzo Basile
San Sebastian Film Festival, i riflettori sono puntati sui giovani registi ungheresi di V.B.