La libertà di scelta è un fondamentale principio democratico. Perlomeno così la pensano paesi come l’Olanda, il Belgio e il Lussemburgo, tra i primi al mondo a dotarsi di leggi per la regolamentazione dell’eutanasia. Ma l’Italia - dove è in corso la raccolta firme dell'Associazione Luca Coscioni e dei radicali per una proposta di legge di iniziativa popolare - no, ha un’opinione differente. di Francesca Garofalo
Con l’articolo su Ucraina e Libia si è cercato di evidenziare il legame esistente tra le due gravi crisi internazionali che trovano la loro prima scaturigine nel vuoto di presenza ai margini dell’Unione Europea. L’esistenza di questo vuoto è sotto gli occhi di tutti; è un vuoto che è seguito ai due grandi conflitti della prima metà del secolo passato, che ha lasciato i paesi europei in gravi condizioni di debolezza e di smarrimento politico, che si è rivelata appieno nell’incapacità persino di percepire e di porre all’ordine del giorno i problemi reali che il corso degli eventi nel mondo veniva determinando. di Silvio Pergameno
L’unico messaggio di rilievo che è emerso dall’attesissimo video-intervento di Silvio Berlusconi – nel frastuono dei ripetitivi attacchi alla magistratura – è quello relativo alla volontà di non far cadere il governo Letta.
Su Repubblica è stato presentato come l’alterco fra una tabagista e una salutista, ma in realtà quello tra Emma Bonino e Beatrice Lorenzin (rispettivamente ministri degli Esteri e della Salute) è uno scontro più alto fra due diversi modi di concepire il rapporto Stato-cittadini e – in definitiva – la vita. di Luigi O. Rintallo
Due nuove crisi di ampia portata politica (con indubbie possibili implicazioni di carattere militare) si stanno riversando sull’Europa (e non soltanto sull’Europa) in aggiunta alla crisi economica dalla quale solo dopo sette penosi lunghi anni cominciamo appena adesso a vedere possibili vie di uscita: le crisi che colpiscono l’Ucraina e la Libia. di Silvio Pergameno
Prima le pregiudiziali di costituzionalità, respinte – con sommo rammarico di Lega Nord, Fratelli d'Italia e di 11 cattolici del Pdl - con 405 no e 100 sì attraverso uno scrutinio segreto. Poi la sospensione dell'esame del ddl per permettere al comitato dei nove di mettersi d'accordo tra di loro e presentare un testo condiviso.
Quando l’anno scorso partecipai alla presentazione del rapporto di Nessuno Tocchi Caino, non potevo certo immaginare che a un anno di distanza mi sarei trovata dall’altra parte del tavolo per fare il punto sull’azione del Governo sulla lotta alla pena di morte nel mondo. di Emma Bonino
Presentazione del rapporto 2013 di Nessuno Tocchi Caino(audiovideo radioradicale.it)
Un'azienda riceve un boom di richieste di produzione in un periodo di grave crisi economica, annulla la cassa integrazione, e il sindacato cosa fa? Sciopera. E' l'assurda decisione presa dalla Fiom di Maurizio Landini di fronte alla notizia, più che mai rara in un periodo di magra occupazione come quello attuale, dell'istituzione di tre sabati di straordinario (14, 21 e 28 febbraio) da parte di Fiat Chrysler nello stabilimento di Pomigliano d’Arco per far fronte ad un aumento di richieste della Panda da consegnare entro fine mese. di Ermes Antonucci
Può accadere, in definitiva, anche questo nel quotidiano show qualunquistico messo in atto dai 5 stelle: che ci si erga per convenienza a difensori assoluti della Costituzione pur chiedendo, allo stesso tempo, la cancellazione di un principio cardine della stessa Carta costituzionale e delle moderne liberaldemocrazie. di Ermes Antonucci
Da Mogliano Veneto in provincia di Treviso potrebbe ricominciare il dibattito sulla riapertura delle case chiuse. Complice anche la crisi. Il sindaco della città, Giovanni Azzolini, ha deciso infatti con il beneplacito di una parte della sua cittadinanza, di far partire un referendum nazionale per modificare la legge Merlin del 1958, che chiuse le case di tolleranza e introdusse il reato di prostituzione nel paese.
Nell’intervento “Il rapporto fra islamismo e democrazia e l’Europa”, comparso su AR il 27 gennaio scorso, si cercava di darsi ragione dei motivi per i quali il massacro che ha colpito la Francia, l’Europa e la democrazia in tutto il mondo fosse già scomparso dal dibattito politico e dall’attenzione dell’informazione. Oggi, a un mese dal terribile evento di Charlie Hebdo, torniamo sull’argomento con particolare riferimento proprio alla Francia, la nazione più direttamente colpita e oltraggiata. di Silvio Pergameno