Con le dovute eccezioni, in certi deserti affettivi crescono solitudini che sembrano inguaribili. Si potrebbe riassumere con questa sentenza la sensazione che arriva da "Giovane e bella", il nuovo, inquietante film di François Ozon in uscita giovedì 7 novembre nelle sale italiane. di Paolo Izzo
E' rimasto arenato per anni, poi la rotazione, un cambio di facciata e ancora lì: come la Concordia, il disegno di legge sul finanziamento pubblico ai partiti ristagna nelle calme acque della commissione Affari costituzionali, dove è stato rimandato la scorsa settimana dall'aula della camera.
Il 26 luglio la Camera dovrebbe discutere l’introduzione di nuove norme nel Codice per sanzionare i reati di omofobia e transfobia, ma l’ostruzionismo e la mancanza di coesione degli schieramenti fanno temere che non si arriverà ad una approvazione reale del testo entro l’estate.
Con le brevi considerazioni che seguono non si vuole certo esprimere un giudizio su un Presidente che in questi giorni entra in carica, né tracciare valutazioni sulla persona, né formulare previsioni sulla sua futura azione. Si vuole soltanto riflettere sul suo discorso alla Camera e misurarne le distanze dalle speranze di un ceto liberale, al quale riteniamo di appartenere (per quanto limitato esso si configuri nel nostro Paese). di Silvio Pergameno
Ideato e fondato nel 1963 da un gruppo di giornalisti, critici, scrittori ed esperti della materia provenienti in parte dall’esperienza del Festival di Venezia e per il resto dalla stampa Giuliana fu localizzato a Trieste in primo luogo per l’accoglienza che la ricca tradizione cinematografica della città poteva offrire ma anche per i rapporti di lunga durata che questa aveva con gli USA e con i paesi di cultura anglosassone e, data la posizione geografica di confine e le radici mitteleuropee, per i rapporti con i paesi dell’Est e l’URSS. di Vincenzo Basile
Pubblichiamo di seguito la lettera che Marco Pannella ha inviato al direttore de 'Il Tempo', Gian Marco Chiocci, per ringraziarlo dell'impegno dimostrato con l'inchiesta su carcere e giustizia e per sottolineare ancora una volta l'importanza cruciale di firmare i 12 referendum radicali.
Sarebbero state almeno 27 le condanne a morte viziate da errori e superficialità nelle procedure investigativo-scientifiche negli Usa; in particolare quelle riferite all’analisi del Dna su campioni di capelli: per questo motivo è stata sospesa la sentenza capitale, nello stato del Mississipi, per un uomo di 44 anni - Willie Jerome Manning -, accusato di aver ucciso due studenti nel 1992. Si riapre così il dibattito mai chiuso sulla legittimità della pena capitale negli States.
La legge varata sotto il governo Monti e che porta il nome dell'ex Guardasigilli rappresenta un vero e proprio mostro giuridico in termini di equilibrio tra sfera politica e giudiziaria. di Ermes Antonucci
Il film di Bill Condon, “Il Quinto Potere”, ricostruisce il rapporto tra Julian Assange, già gestore e fondatore di Wikileaks e il suo socio, il tedesco Daniel Domscheit-Berg, rapporto conclusosi nel 2010 per profonde divergenze sul modo di utilizzare la nota piattaforma digitale che in pochi anni riuscì a divulgare una serie di sconvolgenti segreti che colpirono alta finanza e politica a livello internazionale, avvalendosi di anonimi informatori sparsi in tutto il mondo. di Giovanna D'Arbitrio
C'è chi ha creduto di essersene liberato. Lui invece non molla (a proposito...) e ricomincia da dove era partito: dai valori di una volta. Non ci sarà il suo nome sul simbolo: Antonio di Pietro sparisce, mentre alla "guida" del movimento, un po' come Lorenzo Cesa nell'Udc di Casini, c'è Ignazio Messina.
Passato lo shock del 7 gennaio, annunciate da Parigi in primo luogo e da altre capitali europee le misure immediate in materia di sicurezza, passate come “notizie” le stragi di Mariupol, tutto sembra fermarsi nell’attenzione politica sulla minaccia terroristica a un primo livello di considerazioni e di intervento, mentre nessun approfondimento viene posto in atto al livello della situazione mediorientale nel suo complesso e ancor meno sulla questione di fondo del rapporto fra islamismo e democrazia, sul quale giorni fa questa Agenzia ha pubblicato una conversazione di Anna Mahjar Barducci e Giuseppe Rippa con il prof. Khaled Fouad Allam – docente di sociologia dell’islamismo all’Università di Trieste – pubblicata su Quaderni Radicali 92 (agosto 2005), ma di stretta attualità. di Silvio Pergameno