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23/11/24 ore

CINEMA

La banalità del male: Hanna Arendt di Margarethe von Trotta

Una nuova ricerca sull'universo femminile, con implicazioni molto ampie, di Margarethe Von Trotta. Una magistrale Barbara Sukowa interpreta la filosofa Hannah Arendt (1906-1975), della quale la cineasta tedesca ricostruisce la figura, l'intero profilo politico-culturale e umano, a partire tuttavia da un momento particolare della sua biografia. di Giovanni A. Cecconi

'Slow Food Story', la rivoluzione targata Petrini

“A proposito di politica...ci sarebbe qualcosa da mangiare?” chiedeva Totò. Oggi quella domanda perderebbe probabilmente la sua copertura croccante di amara ironia se a rispondere fosse il buon satiro Carlo Petrini, sacerdote pagano che negli ultimi 30 anni ha consacrato la sua vita a celebrare il fertile sposalizio tra Cibo e Politica.

L’Indice dei Video Proibiti – chi ha paura delle “Streghe di Salem”?

L’ennesima crociata del cattolicesimo oltranzista in crisi d’identità contro serie televisive ed horror di serie B. di Ivan D. Woland

'La grande Bellezza', alla ricerca del significato della vita

Il film di P. Sorrentino, presentato al Festival di Cannes 2013, divide spettatori e critici tra dispute e pareri contrastanti che ne esaltano i pregi oppure ne sminuiscono la qualità senza fornire una valutazione obiettiva. Il film narra la storia di Jep Gambardella (T. Servillo,) scrittore di un solo libro giovanile, "L'apparato umano", giornalista, critico teatrale, opinionista. di Giovanna D'Arbitrio

Cannes 2013. Il Cinema italiano è Salvo e il Vero Amore è quello di Adele. I vincitori

Salvo, un noir italiano, in estrema sintesi, la storia di un killer di mafia che si redime per miracolo. Letteralmente! Il film, con la fotografia di Daniele Ciprì , protagonista il palestinese Saleh Bakri è scritto e diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Nel cast anche  Luigi Lo Cascio, Giuditta Perriera, Mario Pupella e Redouane Behache. di Vincenzo Basile

 

A Cannes 2013 i primi cento anni del Cinema Indiano di V.B.

Cannes 2013. Si fa presto a dire "scandalo”! L'amaro Ozon di Jeune et Jolie e il Miele della Golino di V.B.

Cannes 2013. Tra biopic e saghe familiari è Polanski, con la sua Formula 1, a vincere la prima manche di questo Festival di V.B.

Cannes 2013. Tra biopic e saghe familiari è Polanski, con la sua Formula 1, a vincere la prima manche di questo Festival

Nel Greenwich Village del '61, poco prima dell’inizio dell’epopea Dylaniana, si aggirava, chitarra a tracolla legata con lo spago, un folk singer di sicuro talento, un certo Llewyn Davis. Il quale non ebbe pero’ altrettanto successo di Bob ed é anche di questo che tratta il film dei Coen, che  racconta la settimana cruciale della vita di quello che oggi chiameremmo un perdente,per quanto di gran qualità, come pretesto  per raccontare  un'epoca. di Vincenzo Basile

 

A Cannes 2013 i primi cento anni del Cinema Indiano di V.B.

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