Realtà e immaginazione si susseguono senza continuità in questo gioco filmico messo in scena da Coppola Junior che si avvale di regole e schemi del miglior cinema indipendente americano e di quello classico 'felliniano' stravolte e rilette all'abbagliante luce di un ossessiva, irriverente (e un po' ingombrante) prospettiva maschile sull'abbandono. di Florence Ursino
E' ancora un film francese a regalare a questo (piuttosto deludente) Festival romano del Cinema targato Muller, un po' di naturale poesia: 'Un enfant de toi', ultima fatica di Jacques Doillon presentata in concorso nella kermesse filmica capitolina, è la storia di un amore che non dovrebbe essere ma è, di una razionalità debole e insicura messa di fronte alla forza magnetica di ciò che vuoi ma non dovresti volere. di Florence Ursino
- 'Twilight: Breaking dawn' - parte 2', la fine della saga (si spera)
- 'Ixjana', I fratelli Skolimowski non convincono
- 'E la chiamano estate', un film preoccupante
- 'S.B. Io lo conoscevo bene, Berlusconi di nuovo protagonista
- 'Il turno di notte lo fanno le stelle', in cima alla montagna con Erri De Luca
- 'Marfa Girl', quel leggero passo oltre la soglia
- 'Il volto di un'altra', maledetto botulino
- 'La scoperta dell'alba', un film senza sale
- 'Alì ha gli occhi azzurri', l'eco della Profezia pasoliniana
- 'Main dans le main', la metamofosi del sentimento
- 'Centro Historico', un coro di voci per il Portogallo
- 'Spose Celesti dei Mari della Pianura', per dormire al Festival
Marek è un talentuoso scrittore emergente che, dopo una festa a base di alcol e droga, si ritrova a fare i conti con la scomparsa del suo amico Arthur e con il tormentato rapporto che lo lega a una strana donna. Un thriller psicologico, il polacco ‘Ixjana’, presentato in concorso al Festival del Cinema di Roma dai fratelli Skolimowski, che si muove su due differenti, e poco collimanti, piani stilistici ed espressivi. di Florence Ursino
A me i vampiri son sempre piaciuti (i licantropi un po' meno, tutto quel pelo e quel fastidioso ululare). E poi, a dirla tutta, mi ci voleva proprio una bella serata pop-corn, comode poltrone e amore-foreverandever tra due creature diaboliche e sexy, ecco. Poi c'era Bill Condon, sì, certo, premio Oscar (tredici anni fa), effetti speciali da paura e blablabla. di Florence Ursino
Nuovo episodio della serie cinematografica dedicata al Cavaliere, che se non proprio ‘oscuro’, negli ultimi tempi sicuramente vittima della perdita (parziale o totale?) del suo superpotere illuminante. Presentato nella sezione Prospettive Italia (PIT), ‘S.B. Io lo conoscevo bene’, firmato da Giacomo Durzi e Giovanni Fasanella, ripercorre la fantomatica ascesa e l’inevitabile declino di Silvio Berlusconi a un anno dalle sue dimissioni. di Florence Ursino
Il terzo e ultimo titolo italiano in Concorso nella prima edizione del Festival del Film di Roma targata Muller, scaraventa Paolo Franchi nel girone dei presuntuosi aspiranti 'autori' cinematografici, mossi da velleità psico-filosofico-artistiche e destinati per contrappasso a perdersi essi stessi nelle proprie ricercate e poco credibili ossessioni. di Florene Ursino