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17/05/24 ore

CINEMA

La distribuzione cinematografica in Italia ed Europa

È stato recentemente presentato il IV rapporto sulla fiction italiana secondo cui il nostro paese   investe poco sull' audiovisivo rispetto gli altri stati europei. In base all'analisi dei 741 progetti italiani realizzati negli ultimi anni emerge che il segmento della filiera maggiormente finanziato è quello della distribuzione (18,5M€) seguito dai progetti di sostegno ai produttori (7,7 M€).

'Cogan – Killing them softly', l'America del disincanto

"Abortire l'America e poi guardarla con dolcezza" sembra sussurrare il 'Cogan' di Andrew Dominik. L'ultima pellicola del regista di 'The assassination of Jesse James by the coward Robert Ford' si insinua con eleganza tra le gambe di una Nazione che per secoli ha cullato nel suo grembo un sogno fatto di prosperità, uguaglianza, unione, estirpando infine il denutrito scheletro di quell'idea da una cavità rivelatasi sterile e malata.

Il nuovo film di Panahi contro la dittatura iraniana

In una recente intervista rilasciata all'Indiewire di New York, in occasione della  prima del suo ultimo film Qualcuno da amare,  il  famoso regista iraniano Abbas Kiarostami ha parlato  anche del  più sfortunato collega Jafar Panahi.

High Tech Low Life

Negli ultimi anni si è posto sempre di più all'ordine del giorno il problema della governance di Internet, cioè della possibilità di un sistema di regole che limiti la censura mantenendo  il carattere liberale della rete.  E proprio su quest'ultimo punto è basato il documentario di Stephen Maing, che uscirà questo mese in Italia, dal titolo  High Tech Low Life.

Il sapore della rabbia nel film di Jacques Audiard

Di fronte a un dramma umano, ci sono due frasi fatte che quasi tutti hanno pronunciato almeno una volta nella vita. "Potrebbe capitare a chiunque" e "C'è chi sta peggio di me". Nella prima fa capolino un fatalismo sbrigativo e indifferente, mentre la seconda è un'amara consolazione ai nostri guai quotidiani, ma anche il sintomo di un pietismo inconcludente. Se poi vuoi fare un film su quel dramma, il rischio di cadere in entrambi i cliché è sempre dietro l'angolo. di Paolo Izzo

Il cinema 2.0 e l'esperienza di Burns

 Mentre in Italia il cinema s'interroga sempre sulla continua mancanza di budget nel resto del mondo non mancano casi di chi il budget non c'e l'ha ma riesce a fare del buon cinema come  Edward Burns. Questi  dopo avere recitato in film importanti come  Salvate il Soldato Ryan e Confidence,  ha intrapreso la carriera da regista all'interno del cinema indipendente sfruttando a pieno le potenzialità del nuovo mercato lanciato dal digitale.