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23/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Quel grillino all'Onu per conto del Partito radicale

“Per come vanno le cose non si può che votare M5S”. L’ex senatore e rappresentante radicale all’Onu Marco Perduca torna a dispensare illuminanti consigli. Dopo aver sostenuto, in maniera abbastanza confusa, il partito-azienda di Beppe Grillo già in occasione delle elezioni politiche del febbraio 2013, Perduca ha deciso di lanciare l’ennesimo endorsement in favore dell’ex comico genovese, in vista delle elezioni europee. di Ermes Antonucci

Il crocevia del voto europeo

Anche se forse poco lo si avverte, sono oggi sul tappeto proprio gli ultimi due secoli della storia europea, le enormi trasformazioni che essa ha registrato, i progressi realizzati ma anche i limiti sempre più visibili delle nostre democrazie nazionali. di Silvio Pergameno

Chi salverà l'Europa

La crisi dell’Europa è innanzi tutto una crisi economica. Ma è una crisi che rischia di trasformarsi in una crisi di delegittimazione istituzionale. L’atto di nascita della sperata Europa Unita si realizza a Roma il 25 marzo 1957. Fu per iniziativa di Jean Monet, che era allora il primo presidente della Comunità europea del carbone e dell’acciaio e che ne era stato il promotore, che si ebbe questo primo atto ufficiale. La spinta ideale era notevole. di Giuseppe Rippa 

Procura di Milano, un caso nazionale

Alfredo Robledo versus Edmondo Bruti Liberati: uno scontro che non poteva produrre un esito diverso la vertenza tra i due esponenti di quella Procura della Repubblica che da più di venti anni tiene banco nelle cronache giudiziarie e politiche del paese. di Silvio Pergameno

Il vuoto d’idee per il voto europeo

Erano state annunciate come le prime vere elezioni europee in cui si sarebbe discusso in campagna elettorale davvero di Europa; invece, anche questa volta in Italia il dibattito intorno all’Europa è assente. Per giunta, come in passato, i candidati restano deludenti e la partita che si gioca diventa “una conta interna per poi rimestare i rapporti alla luce dell’esito elettorale”.

 

Un vuoto d'idee per il voto europeo videoeditoriale di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)

Il divorzio e il referendum del 13 maggio 1974. Lettera aperta a Giuliano Ferrara

Avant’ieri era il 13 maggio, la ricorrenza del grande avvenimento di quarant’anni fa, quando il referendum per l’abrogazione della legge sul divorzio (voluto soprattutto dall’ala integrista del cattolicesimo italiano - sostanzialmente impersonata da Amintore Fanfani) subì una clamorosa sconfitta, marcando senza dubbio alcuno una svolta epocale nella vita politica (non meno che in quella sociale) dell’Italia contemporanea. di Silvio Pergameno