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22/11/24 ore

POLITICA

Referendum riduzione parlamentari: attacco alla democrazia rappresentativa. Conversazione Rintallo-Rippa

Votare NO al referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari, introdotta dalla legge voluta dal M5S, verrà probabilmente presentato dai media come una stravaganza. Al più il confronto (se così può definirsi la pantomima recitata negli studi tv) si giocherà fra due piazze – apparentemente contrapposte – espressione di un’identica vocazione anti-politica: da un lato gli anti-casta, eredi del vaffaday di Beppe Grillo e, dall’altro, gli pseudo-difensori della “Costituzione orizzontale” (la cui versione più recente sono le Sardine, che svolgono egregiamente il compito di condizionare e frenare ogni evoluzione del centro-sinistra in senso liberale) servita più che altro per impantanare il Paese nell’assemblearismo e nei particolarismi…

 

- Referendum riduzione parlamentari: attacco alla democrazia rappresentativa. Conversazione Rintallo-Rippa (Agenzia Radicale Video)

Il taglio dei parlamentari (2)

I grandi giornali e i telegiornali più seguiti non si interessano della questione, almeno sinora, ma questo referendum rappresenta, come vedremo, un momento di grande portata per la nostra democrazia e ad esso é stato interamente dedicato l’ultimo numero di “Quaderni Radicali”, che risulterà utilissimo nei prossimi mesi, senza dimenticare che parlando di politica si dice spesso che la quantità è qualità, e l’osservazione è particolarmente vera proprio nella fattispecie… di Silvio Pergameno

 

- Referendum sulla riduzione dei parlamentari (1) di S.P.

Referendum riduzione parlamentari: media tra non-informazione e disinformazione. Conversazione Granese-Rippa

Il referendum sulla riduzione dei parlamentari, a cui siamo chiamati a partecipare per confermare o non confermare l’assurda legge costituzionale, prevede la riduzione del numero dei parlamentari, da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi era previsto il 29 marzo 2020. La pandemia da Covid-19 ha portato ad uno slittamento della data che è stata accorpata, con grave decisione, alle elezioni regionali previste a settembre 2020. L’aspetto più inquietante, al di la del merito, è che sull’argomento, che va a intaccare l’essenza ella democrazia rappresentativa, vi sia l’assenza totale di informazione.

 

- Referendum riduzione parlamentari: media tra non-informazione e disinformazione. Conversazione Granese-Rippa (Agenzia Radicale Video)

Eurogruppo: se l’Europa è solo formalismo burocratico

L’Eurogruppo, l’organismo che riunisce i ministri delle finanze dei Paesi area euro per coordinare le politiche economiche, ha scelto il suo nuovo presidente: l’irlandese Paschal Donohoe. Ha prevalso su Nadia Calvino, che alla vigilia aveva l’appoggio dei principali Stati: Germania, Francia, Spagna e Italia. Avviene così che a capo dell’Eurogruppo sieda ora l’eletto da nazioni che detengono meno del 20% del pil europeo. È l’esito del formalismo burocratico con il quale si è preteso di organizzare l’Unione europea, soprassedendo dall’impostazione di stampo federale che avevano immaginato i padri fondatori. di Luigi O. Rintallo

Mauro Mellini, per ricordare

Mauro Mellini, morto la scorsa notte all'ospedale Gemelli a Roma all'età di 93 anni, è stato sicuramente uno dei personaggi politici e culturali più significativi del movimento dei diritti civili. Avvocato e giurista, membro laico del Consiglio superiore della magistratura, è stato deputato del Partito Radicale nella VII, VIII, IX e X legislatura. "Compagno d'armi di Marco Pannella, fu vicino al leader radicale nelle campagne più importanti sui diritti e sulle garanzie, a cominciare dalla battaglia sul divorzio e dalla difesa di Enzo Tortora…” - scrive la Repubblica. Eppure il suo ricordo non significa solo dare la notizia della sua scomparsa, ma tentare di richiamare il senso del suo instancabile impegno di denuncia e di coraggio nell’assumere posizioni scomode…

Referendum sulla riduzione dei parlamentari (1)

Il prossimo 20 settembre, insieme con il rinnovo di alcuni Consigli regionali, siamo chiamati a votare anche per ilreferendum costituzionale sulla legge con la quale il numero dei deputati é stato ridotto da 630 a 400 e quello dei senatori da 315 a 200, una legge alla quale il “Movimento 5 Stelle” teneva molto, proprio in relazione a un tratto fondamentale della concezione che questa formazione politica ha della democrazia: democrazia diretta e non democrazia rappresentativa. Chi approva questo taglio voterà “Sí”. Chi é contrario voterà “No”.  Occorre infatti riflettere sul fatto che il referendum costituzionale chiede la conferma di una legge, mentre quello abrogativo ne chiede l’eliminazione (di tutta o di una sua parte). di Silvio Pergameno