La morte di Alexei Navalny in una prigione russa situata sul terreno permafrost (perennemente gelato) oltre il circolo polare artico è stata scioccante ma prevista. Nel mio primo articolo per MEMRI nel 2021, ho concluso che la probabilità che Navalny fosse prigioniero a vita (almeno durante la vita del presidente russo Vladimir Putin) superava di gran lunga la probabilità che diventasse presidente della Russia.[1] Questa morte – non la prima e certamente l’ultima nella Russia di Putin – è una buona occasione per affrontare la natura mutevole dell’attuale regime russo, che si è evoluto da un sistema politico apparentemente liberale in un ordine autoritario repressivo sotto la stessa persona – Vladimir Putin… Vladislav L. Inozemtsev* (da Memri)
La “letteratura musicale” ungherese sta vivendo il momento migliore in questo inizio di stagione operistica. Dal romanzo al film e poi ancora, all’Eiffel Studio di Budapest, l’Opera Nazionale presenta l’ultima produzione di Péter Eötvös che é anche la prima da lui sua scritta in Ungherese e in assoluto la prima mai composta in quella lingua. Allo stesso tempo celebra l'ottantesimo compleanno del compositore di fama mondiale, nel gennaio prossimo 2024… di Vincenzo Basile Polgàr
Il disastro del Peloponneso è stata un'azione di guerra dell'umanità contro se stessa, un'inenarrabile violenza: un barcone, un peschereccio (una sorta di relitto), con almeno settecento migranti stravolti dalla paura e dalla speranza, è partito dalla Cirenaica, dalla costa di Tobruk, sabato 10 giugno ed è affondato nel mar Ionio, intorno alle 2, della notte del 14 giugno. Nella stiva erano stati accatastati cento bambini e molte donne, tra cui le madri. I bambini erano stati assurdamente legati per impedire che, coi loro movimenti, potessero rendere ancora più precario l'equilibrio della barca. Almeno seicento i morti. Nessun bambino s'è salvato. (… Continua>>>)
Raffaele Ferraioli ci ha lasciato. Come può essere descritta una personalità poliedrica e curiosa, creativa e innovativa, visionaria e empirica come lo è stato Raffaele? In primo luogo era un poeta, una personalità dotata di un grado notevole di immaginazione e di sentimento. Tutt’altro estraneo però alla concretezza pragmatica. Un amministratore nutrito di vera leadership carismatica, sindaco per 39 anni di Furore che da “paese che non c’è” aveva trasformato in un luogo affascinante e intenso, con le multicolori invenzioni che hanno fatto di questo comune dell’alta costiera amalfitana, che scende degradando fino al fiordo che per taluni è una rìa nella quale penetra il mare. di Giuseppe Rippa
Disponibile su Netglix e in streaming, The Undoing - Le verità non dette, diretta da Susanne Bier, tratta dal romanzo Una famiglia felice di Jean Hanff Korelitz (best seller edito da Piemme in Italia nel 2016) è una miniserie televisiva di successo in 6 puntate… di Giovanna D’Arbitrio
Dopo l'ultimo attentato di Vienna, in stile Bataclan, che segue quelli recenti in Francia, l'Europa si scopre di nuovo vulnerabile e sotto attacco del terrorismo cosiddetto islamico o islamista. Le questioni aperte sono le medesime e mai risolte del passato, con l'aggravante esogena di una pandemia che distrae e non aiuta. Ne discute Geppi Rippa, con Antonello Marulo, nella rubrica Maledetta Politica.
- Maledetta Politica. Terrorismo, l'altra ondata sull'Europa (Agenzia Radicale Video)
L'arresto per mafia di un presunto attivista per i diritti dei detenuti, frequentatore delle sedi radicali e dintorni in passato, non iscritto al Partito Radicale, ma iscritto a Radicali Italiani , collaboratore di una parlamentare ex Leu oggi Italia Viva (non implicata nei fatti), che secondo l'accusa sarebbe un infiltrato di Cosa nostra, ha permesso ha permesso in qualche modo al mondo radicale di finire sulle home page dei siti d'informazione del 4 novembre come mai accade, se non in caso, per l'appunto, di cattive notizie. di Antonio Marulo
Al di là dei Pirenei, dove - notava Blaise Pascal - è errore quel che è verità al di qua, non c’è attesa solo per la sentenza del Tribunal Supremo sulla sorte dei prigionieri catalani, che dovrebbe arrivare da un momento all’altro. C’è attesa anche per il pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, previsto per il 14 ottobre, chiamata a stabilire se centinaia di migliaia di cittadini catalani hanno diritto di aver voce a Strasburgo come tutti gli altri cittadini europei oppure no. di Enrico Rufi
Questa idea che è venuta ai 5 Stelle che i senatori abbiano bisogno di un parere di una base indefinita e indefinibile per poter esprimere un voto nell’esercizio delle loro funzioni, oltre che in pieno contrasto con l’artt. 67 della Costituzione, appare anche inutilizzabile per le facili critiche e le immancabili ironie cui si espone. Ma che hanno paura di Salvini? (red)
Il confronto televisivo Di Maio-Boccia, da Enrico Mentana su La7, ha fatto emergere la distanza non piccola che separa oggi il Governo da Confindustria sulle prime mosse economiche volute o annunciate dal ministro del Lavoro. Dal punto di vista grillino ciò potrebbe essere interpretato come un ottimo segnale che si sta andando nella direzione giusta: contro l'establishment, i poteri forti, la casta e bla bla bla. Se si osservano le cose con meno faziosità, provando a capire dove portano certe scelte, si ha invece la conferma di quanto l'approccio grillino, improntanto perlopiù al sottosviluppo, possa diventare controproducente al di là delle buone intenzioni. di Antonio Marulo
Presentato in anteprima a Brescia, il film Diamanti, di Ferzan Özpetek, è ambientato negli anni '70 e racconta la storia di Alberta e Gabriella Canova che dirigono una grande sartoria specializzata in costumi per cinema e teatro: un mondo tutto al femminile includente la capo sarta Nina con un figlio hikikomori ante litteram, la ricamatrice Eleonora, vedova con una nipote ribelle, Beatrice, la tingitrice Carlotta, la modista Paolina con un figlio piccolo che si nasconde nella stanza per gli abiti, due sarte, Nicoletta, malmenata dal marito Bruno, e Fausta, single sarcastica, infine la giovane stagista Giuseppina. La cuoca del palazzo che ospita la sartoria è l'ex ballerina Silvana che ha una parola di conforto per tutti… di Giovanna D’Arbitrio