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24/11/24 ore

DIRITTI E LIBERTA'

La Turchia mette il bavaglio ad Internet

C'è chi grida alla censura e chi parla di restrizioni paragonabili solo a quelle imposte dalla Cina. Fatto sta che il pacchetto di norme approvato dal parlamento turco riguardanti il web rappresenta sicuramente uno stretto giro di vite sulla libertà di espressione.

Pedofilia, il j'accuse dell'Onu al Vaticano

La chiesa cattolica di Papa Francesco guarda al futuro, ma oggi si ritrova a fare i conti con un passato per cui non ha ancora chiesto ammenda. La Santa Sede deve infatti “immediatamente” rimuovere dal loro incarico coloro i quali hanno commesso abusi sessuali sui bambini, o chi ne è sospettato.

Roma, contro il sindaco e i diritti umani scatta la propaganda antigitana

Pochi giorni fa il sindaco Marino ha inaugurato il “metodo del rigore”, sollecitando così la preoccupazione dell’Associazione 21 Luglio e di Popica ONLUS in merito alle gravi violazioni procedurali ai danni dei diritti delle persone accampate a via Belmonte Castello. È anche vero, però, che quando invece il sindaco rispetta i diritti umani deve vedersela con capolavori di propaganda goebbelsianache sembrano piovuti direttamente dagli sgoccioli della Repubblica di Weimar. di Gianni Carbotti e Camillo Maffia

Mgf, è l'ora dei fatti

E' tempo di agire. Tolleranza zero sono le parole d'ordine per celebrare la Giornata internazionale della lotta contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf), prevista per il 6 febbraio. Una data, quella scelta dalle Nazioni Unite nel 2003, in cui sostenere e stimolare con maggiore coscienza azioni mirate ad abolire una pratica che viola palesemente i diritti umani di milioni di ragazze e bambine.

Cucchi, Uva, Ferrulli: lo Stato uccide, lo Stato indaga

Oltre al danno, la beffa. Ilaria Cucchi - sorella di Stefano, morto per botte, negligenza, abbandono, indifferenza tra le mura di un tribunale, di una cella, di un ospedale penitenziario – è stata denunciata dal Coisp di Franco Maccari, quello stesso sindacato che a Ferrara manifestò a favore dei poliziotti accusati di aver ucciso Federico Aldrovandi, esponendo striscioni e cartelli sotto l'ufficio della di lui madre, Patrizia Moretti.