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25/11/24 ore

DIRITTI E LIBERTA'

Bielorussia, un Paese represso

'Ciò che non è permesso, è vietato': accade in Bielorussia e a documentare una delle più asfissianti forme di repressione della società civile è l'ultimo rapporto di Amnesty International. Manifestazioni, organizzazioni, associazioni, riunioni, proteste sono parole oramai estromesse dal vocabolario ufficiale di un Paese in cui qualsiasi forma di opposizione, di critica viene sistematicamente soppressa grazie ad una legislazione ferocemente restrittiva, che i pubblici ufficiali applicano in modo da diminuire ulteriormente gli spazi per la libertà di espressione collettiva o singola.

Parigi, manifestano contro la legge sul matrimonio gay: arrestati 67 giovani

67 giovani sostenitori della 'Manif pour tous' contro la legge sul matrimonio gay sono stati arrestati e rilasciati dopo quasi 12 ore a Parigi per aver deciso di protestare in totale silenzio vicino al Parlamento francese.

Il Mali e i suoi profughi intrappolati nel deserto

“Stranded in the desert”. Questa, secondo il rapporto pubblicato dall’organizzazione Medici Senza Frontiere (MSF), è la situazione di circa 70 mila rifugiati proveniente dal Mali, 'arenati' in una condizione “estremamente precaria” nel campo di Mbera, nel deserto della Mauritania.

Indonesia: confermata la condanna capitale di una cittadina britannica

Un tribunale indonesiano ha confermato la condanna a morte di una donna inglese riconosciuta colpevole del traffico di cocaina per un valore di 2,5 milioni dollari, nell'isola turistica di Bali. Lo ha reso noto un funzionario del tribunale.

Libertà religiosa, crescendo di persecuzioni nel mondo e disuguaglianza in UE

Cresce il movimento anti-islamico noto come 969 in Birmania, minacciando non solo la minoranza Rohingya ma la transizione democratica stessa del paese. 43 morti solo il mese scorso, nel nucleo musulmano: il numero spiega la difficoltà della sfida che il Presidente Thein Sein dovrà affrontare nel tentativo di dare stabilità al paese. “Come possiamo vivere in una società buddista? Perché siamo così disgraziati che i nostri uomini e donne, bambini e studenti debbano essere uccisi brutalmente?”, si chiede Nyunt Maung Shein, presidente dell’Islamic Affair Council nazionale. di Camillo Maffia