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22/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Salvini e la giustizia

Il Vice Premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini non finirà in Tribunale per reati “ministeriali” (cioè commessi nell’esercizio funzioni – nella vicenda della nave “Diciotti”) perché salvato dall’art. 96 della Costituzione, la norma che stabilisce che per sottoporre a giudizio il Presidente del Consiglio o i Ministri occorre l’autorizzazione della Camera di appartenenza e del Senato se si tratta di non parlamentare). E subito dopo arriva il caso analogo dell’altra nave, la famosa Sea Watch, in italiano “Vedetta del mare” (un nome significativo e forse un tantino provocatorio…).di Silvio Pergameno

Abruzzo, Sardegna, Basilicata e… PD

In Abruzzo, in Sardegna e domenica scorsa anche in Basilicata i risultati delle elezioni regionali sono stati concordi; vince la destra, più che il centro destra, e il miglioramento del PD - quanto a percentuali – sembrerebbe legato più a un’affluenza alle urne fermatasi sul 50% mentre  alle politiche era stata superiore al 70%; e questo è il segno che una grossa fetta della metà dell’elettorato che non ha votato non è persuasa da un’opposizione ritenuta fiacca o inesistente: un giudizio estremamente diffuso. di Silvio Pergameno

Dai diritti civili la difesa della dignità

di Paolo Brogi

Del Sessantotto si è celebrato il cinquantenario e Giuseppe Rippa, raccontando la propria esperienza politica ne L’altro Radicale, prende le mosse proprio da allora. All’uscita del libro, durante la presentazione a Roma del 26 luglio, Paolo Brogi – autore del recente 68, ce n’est qu’un début. Storie di un mondo in rivolta (Imprimatur editore; 2017) – ha scelto di evidenziare l’importanza del rinnovamento, culturale prima ancora che politico, di quella stagione che ha posto le premesse per le successive battaglie dei diritti civili.

 

- No al falso cambiamento di Giuseppe Rippa

- Il coraggio di una politica liberale di Luigi Oreste Rintallo

- Preparare un domani di Silvio Pergameno

- La tragicomica fiera delle contraddizioni di Antonio Marulo

- All'Africa non serve la cultura pop dell'aiuto ma democrazia di Anna Mahjar-Barducci

- Lo specchio deformante del web di Roberto Granese

- Principi liberali per rompere la crosta del magma informativo di Paolo Macry

- In Italia è mancata e manca ancora l'alternativa liberale di Giulio Savelli

- Audiovideo presentazione Roma Camera dei Deputati

  (Quaderni Radicali TV)

- Presentazione a Roma di Quaderni Radicali 115

- Quaderni Radicali 115 speciale febbraio 2019

   (quaderniradicalionline.it)

 

Da Tsipras a Macron: Zingaretti fermo al palo

Nonostante l’impegno profuso, testimoniato dalle condizioni della camicia al termine dell’intervento, il discorso di investitura del neo-segretario del PD, Zingaretti, non si può dire che abbia impresso un qualche segno di novità, confermando piuttosto che stenta a profilarsi nel maggior partito di opposizione una identità capace di staccarsi dai limiti che lo hanno caratterizzato sin dalla sua nascita con la fusione a freddo tra democristiani di sinistra e post-comunisti. di Luigi O. Rinrallo

Principi liberali per rompere la crosta del magma informativo

Il prof. Paolo Macry, ordinario di Storia contemporanea all’Università “Federico II”, il 18 ottobre è intervenuto durante la presentazione de l’altro Radicale nella sala di Guida Editori a Napoli. Dalle pagine del libro ha tratto spunto per affrontare la crisi che vive oggi la nostra società, evidenziando come essa provenga da lontano e incida in modo preoccupante sui modi di costruzione dell’opinione pubblica. Quest’ultima subisce i guasti delle deformazioni indotte da un sistema comunicativo che non fornisce conoscenze reali capaci di sostenere davvero il processo della democrazia. L’esperienza radicale, conclude Macry, ricorda a tutti che esistono principi inderogabili alla base dell’azione politica: solo così si potranno governare proficuamente le trasformazioni in atto.

 

- No al falso cambiamento di Giuseppe Rippa

- Il coraggio di una politica liberale di Luigi Oreste Rintallo

- Preparare un domani di Silvio Pergameno

- La tragicomica fiera delle contraddizioni di Antonio Marulo

- All'Africa non serve la cultura pop dell'aiuto ma democrazia di Anna Mahjar-Barducci

- Lo specchio deformante del web di Roberto Granese

- In Italia è mancata e manca ancora l'alternativa liberale di Giulio Savelli

- Audiovideo presentazione Roma Camera dei Deputati

  (Quaderni Radicali TV)

- Presentazione a Roma di Quaderni Radicali 115

- Quaderni Radicali 115 speciale febbraio 2019

   (quaderniradicalionline.it)

Salvini ha parlato… la Via della Seta cinese rallenta?

In effetti la portata dell’incontro alla fine della prossima settimana del Presidente della Repubblica popolare cinese con i vertici del Governo italiano può essere ben espresso nel titolo che l’autore ha dato a queste note, compreso il punto interrogativo. Infatti le preoccupazioni espresse dal vice-premier di destra della coalizione governativa, che sono poi emerse in genere da tutta la Lega, non chiudono certo la partita con la Cina: ridimensionano invece certamente la portata dell’incontro della prossima settimana tra  Xi Jinpin e il governo italiano, nel senso che da esso non potrà scaturire altro che l’avvio di un percorso piuttosto lungo, del quale la prima tappa sarà l’incontro del Presidente della Cina con i vertici dell’Unione Europea. di Silvio Pergameno