Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

19/09/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Scuola, Fedeli a modelli fuori dalla realtà

Da convinti assertori dell’abolizione del valore legale del titolo di studio, non ci siamo mai accodati ai commenti ironici sul ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, perché priva di diploma. Semmai a preoccupare era la sua provenienza da un sindacato, che da tempo esercita un controllo pernicioso sulla vita scolastica comprovata dalla gestione degli istituti affidati in maggioranza a dirigenti ex sindacalisti, piuttosto che ex docenti... di Luigi O. Rintallo

L'abusivismo “italizio”

In genere non si fa attendere molto. Basta pazientare poco, prima che l'immancabile quanto sterile denuncia contro ignoti, con l'ipotesi di reato per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, chiuda il cerchio della polemica sui danni seguiti alle calamità naturali. Nella fattispecie ultima ci sta lavorando la Procura di Napoli, per valutare se sia il caso di aprire un'inchiesta a proposito del terremoto nell'Isola d'Ischia. di Antonio Marulo

La retorica ormai scontata dopo gli attentati di Barcellona

A qualche giorno dai tragici fatti di Barcellona diminuisce fisiologicamente il flusso di parole che accompagna ogni attentato terroristico. Le analisi più o meno dotte sono sostanzialmente sempre quelle, uguali a se stesse e all'insegna del già sentito o letto, perché poi nulla è cambiato e poco si può pretendere di cambiare nel breve-medio periodo. di Antonio Marulo

La rinascita la faranno le imprese in Italia e in Europa. Conversazione con Vincenzo Boccia

L’appuntamento è qualche giorno prima del ferragosto al suo stabilimento “Arti Grafiche Boccia” in un pomeriggio assolato. “Dopo un anno intenso a viale dell’Astronomia e in attesa della ripresa a fine agosto dell’impegno istituzionale, approfitto delle ferie per tornare un po’ a casa, qui in fabbrica.

Si tratta di un periodo breve e molto importante per programmare il piano aziendale per il prossimo autunno-inverno. È una dimensione che mi appartiene, che mi resta dentro in modo totale e necessario, una sorta di vizio dell’imprenditore, senza visione ci si perde. I due piani sono contigui, ma il ruolo che mi trovo a ricoprire rende necessario il calarmi con dinamiche diverse tra i due impegni”. di Giuseppe Rippa

Saint Nazaire: partenza sbagliata, ma obbiettivo necessario

Lo scorso aprile la Fincantieri – società del Ministero dell’economia, colosso delle costruzioni navali presente in tutto il modo e in tutti i rami del settore – concluse un accordo con la Francia per l’acquisto della maggioranza (51%) della STX, proprietaria e gestore dei cantieri navali di Saint Nazaire – i più importanti della Francia -. Ma circa tre mesi dopo il governo francese ha deliberato la nazionalizzazione dei cantieri, formulando all’Italia la proposta di dividere la proprietà in misura pari tra Francia e Italia (la quota del Ministero dell’Economia di Parigi sarebbe del 36,5% e il resto andrebbe diviso tra società private), mentre la gestione sarebbe interamente affidata a Fincantieri. Finalità complessiva: creare un colosso europeo in grado affrontare il futuro, potendo competere da una posizione di forza con coreani e cinesi, già oggi più che ben piazzati. di Silvio Pergameno

Macron … Napoléon

Emmanuel Macron comincia a incontrare le prime difficoltà nel dar vita al percorso presidenziale delineato già lo scorso anno con il lancio del nuovo movimento “En marche”, con il libro Révolution e nel corso della campagna elettorale che lo ha portato a una decisa vittoria nelle presidenziali e nelle legislative della scorsa primavera sull’intero schieramento degli avversari, il retrivo Front National di Marine Le Pen, i socialisti, i Républicains eredi del partito gollista, la nuova sinistra di Jean Luc Mélenchon, i comunisti già da tempo ridotti a  percentuali modeste di rappresentanza. di Silvio Pergameno