“Non c'è giorno che passa in cui non ci siano genitori costretti a dar battaglia vedendo lesa la loro libertà di educazione, per altro protetta dall'articolo 30 della Costituzione. Penso all'ultimo episodio di Modena in cui si pretendeva che Vladimir Luxuria entrasse a parlare al liceo classico Muratori senza nemmeno un contraddittorio. Non si può usare la scuola così, come un campo di battaglia ideologico. Oltre al governo quindi tutti dovranno fare un passo in avanti per fermare questa invasione di campo”.
Due adolescenti, uno dei quali di età inferiore ai 14 anni e quindi non imputabile, sono stati denunciati dalla polizia di Casal di Principe dopo aver aggredito un loro coetaneo per avere la sola “colpa” di essere originario della Nigeria. La vittima (un 14 enne di origine africana) è finita in ospedale con ferite alla fronte e a una palpebra e anche un trauma cranico. di Alessandro Frezzato
Un cinquantenne in carrozzina elettrica ha costituito una pagina Facebook in cui racconta il calvario che ha vissuto per entrare al Salone dell’Auto di Ginevra. Avrebbe dovuto essere per lui una giornata di tranquillo divertimento al Salone dell’Auto mentre si è trasformata in un vero incubo. di Alessandro Frezzato
Un recente episodio della trasmissione “Mistero” ci fa riflettere sulle possibili forme di sciacallaggio che si consumano sullo sfondo della controversa questione delle “sette sataniche” e, più in generale, delle “sette religiose”. Ho già parlato del caso di Saluzzo, una triste vicenda di suicidi in età adolescenziale che sembra in qualche modo collegata (ma questo lo stabilirà l’iter giudiziario) con un professore che avrebbe intrecciato relazioni sentimentali con alcune studentesse. di Camillo Maffia
- ...Certo, non è che uno si deve ricordare tutto della matematica o di Topolino, può anche sfuggire un Archimede ogni tanto.
- Ma figurati, ovvio. Però, sai, fa parte della lista dei World Heritage, cioè i siti che l'Unesco ha dichiarato Patrimonio dell'umanità.
- Si, ma sono tanti, non è che si possono conoscere tutti... di Florence Ursino
Discriminazione, omofobia, insulti pesanti e minacce. Il tutto è accaduto a Daniela Dessena, giocatore del Cagliari, “colpevole di aver indossato i lacci color arcobaleno per sostenere una campagna anti-omofobia", organizzata da Pabby Power e dalle Associazioni Nazionali Arcigay e Arcilesbica, con la collaborazione della Fondazione Cannavò.