Un putiferio. Il procedimento disciplinare che l’Ordine dei Giornalisti ha avviato nei confronti di Magdi Cristiano Allam, originato da una serie di articoli sull’Islam, ha suscitato una levata di scudi per difendere il giornalista. Con buona pace del problema centrale, ovvero l’attacco all’Islam moderato: tra le affermazioni "incriminate" di Allam leggiamo infatti "il nostro vero nemico non sono gli islamici bombaroli, ma i cosiddetti islamici moderati che ci impongono moschee e scuole coraniche". di Camillo Maffia
Un operario di 56 anni, disabile, è stato picchiato qualche giorno fa da due adolescenti di 12 e 13 anni, che sono usciti improvvisamente da un’auto, l’hanno aggredito con forte violenza e buttato a terra, mentre il signore stava pulendo un portone. di Alessandro Frezzato
“Salve, sono Matteo Renzi e da un’ora non mi faccio un Selfie”. Di questo passo, il Presidente del Consiglio finirà in un centro selfiesti anonimi, nel tentativo disperato di disintossicarsi. Pare infatti che la dipendenza da social network lo stia assalendo oltre misura. di Antonio Marulo
Dalla metà di settembre per quanto riguarda i posti dedicati al sostegno, il rischio più che concreto, denunciano i sindacati, è che ci siano delle cattedre che saranno vuote e/o coperte da insegnanti senza specializzazione e forse anche addirittura privi dell’abilitazione. di Alessandro Frezzato
Ho sempre sentito dire che Israele è molto carente nell'informazione, che non fa abbastanza per tentare di far capire al mondo le ragioni delle proprie reazioni o il punto di vista maggioritario nel Paese. Guardando televisione e ascoltando radio italiane, leggendo qua e là giornali europei e americani, scontrandomi poi con molti conoscenti reali o contatti virtuali, ero convinta di essere completamente d'accordo con questa teoria. di Elena Lattes
Di quella sentenza che avrebbe “disonorato il Paese” (E. Scalfari) restano da capire alcuni scenari, in cui poco c’entra se Berlusconi conoscesse o meno l’età della sua “ospite”, esattamente come il credere o no che i circa sessanta indagati in attesa di giudizio nel processo sulle baby squillo dei Parioli (nel quale sono state già condannate otto persone con rito abbreviato) ignorassero di fare sesso con delle adolescenti. In uno sfondo quasi impercettibile dentro la notizia restano, infatti, le donne. di Piera Scognamiglio