La tecnica comunicativa è collaudata e rivela come le nomenklature politiche considerino i cittadini elettori alla stregua di consumatori, ai quali rivolgersi nel modo dei “persuasori occulti” che creano bisogni indotti o, peggio, dando centralità all’effimero promuovono una distrazione di massa per cui nemmeno ci si accorge del vuoto in cui si vive… di Luigi O. Rintallo
Ancora una serata per vedere l’Ipazia di Aniello Mallardo. Con gli spettacoli di venerdì 20 e sabato 21 maggio si conclude, infatti, la fervida stagione teatrale 2021-2022 della Sala Assoli. L’intimità che si crea in questo piccolo spazio artistico, situato esattamente sotto al Teatro Nuovo, può risultare troppo invasiva per gli attori che si esibiscono a due piedi di distanza dal pubblico, oppure può avere la capacità di immergerlo subito nella dimensione del racconto, un’operazione che chiaramente si concretizza grazie alla bravura degli attori. di Claudia Pariotti
If you can dream it, you can do it” - “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. La frase più celebre di Walt Disney è quella che, pur non essendo scritta da nessuna parte, accompagna il concept della mostra per tutta la sua durata. A circa due settimane dall’inaugurazione, avvenuta il 15 aprile, finalmente sono riuscita a visitare “Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo”, la mostra tratta dai ricchissimi Archivi Disney… di Giulia Anzani
1. La crisi politico-istituzionale italiana ha radici antiche. È parte della crisi dell’Europa e dell’Occidente, che si consuma nell’assenza da decenni di un nuovo ordine mondiale, ma ha una sua specificità che merita di essere interpretata in modo più diretto e preciso. La radice antica di questo stato di cose - lo abbiamo scritto a più riprese su Quaderni Radicali e Agenzia Radicale - è riportabile a quello che può essere descritto come il ruolo che il Paese ha avuto nel dopoguerra nella logica di quello che fu chiamato il “bipolarismo coatto”. La spartizione del mondo tra le due potenze di allora, gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica, portò il Bel Paese ad esser frontiera tra i due blocchi e terreno di scambio da cui maturarono il processo politico istituzionale e il ruolo dei partiti (degenerato poi in quella partitocrazia occupatrice delle istituzioni) che stabilizzò il carattere consociativo della nostra realtà. di Giuseppe Rippa
Mentre in Italia, in Europa, in Occidente si tace su quello che effettivamente accade in Iran, intellettuali, artisti, ma in larga misura, anche la popolazione iraniana, non si ferma. Sottoposti al giogo dell’autoritarismo degli ayatollah (oggi più che mai in crisi e, nonostante il regime repressivo, non riescono a bloccare la protesta e la domanda di libertà che viene dalla gente), affermano i propri diritti e nessuno dice di quello che succede realmente a Teheran. C’è chi non si rassegna e oggi, con vigore, ha il coraggio di gridare contro il potere minaccioso, con la forza e la consapevolezza di farlo nel loro paese, caricandosi dei rischi drammatici che questo comporta. Di seguito le dichiarazioni del compositore iraniano Sattar Oraki, fatte a Teheran nei giorni scorsi (il 5 agosto) in occasione di un evento pubblico… (da Memri attraverso vari canali YouTube)
Il Premio Pavoncella a Sabaudia giunge quest’anno alla sua decima edizione! Nato nel 2011, per iniziativa di Francesca D’Oriano, presidente dell’Associazione culturale no-profit “Arte/Oltre”, il Premio è cresciuto negli anni grazie al supporto disinteressato di giornaliste, scrittrici, imprenditrici ed esponenti della scienza e dell’arte che hanno contribuito a donargli un’apertura sempre più ampia e una valenza internazionale… di Giovanna D’Arbitrio
Siamo terrorizzati dall'epidemia Coronavirus, ma continuiamo a essere indifferenti, nel progredire della tragedia del clima, all'annunziata fine della specie e, come sempre, disattenti alle continue strazianti guerre, purché non tocchino i nostri confini. Il mio precedente intervento sull'epidemia, per Agenzia Radicale, è del 4 febbraio 2020, i versi avevano per titolo Wuhan. (Il richiamo all’isola di Lesbo del verso 28 vuole avvicinare ai nostri occhi la disperazione dei Siriani spinti in questi stessi giorni da verso la fine per fame). … SEGUE>
Da anni l’Italia è in attesa di qualcosa di nuovo. Sono anni che aspettiamo qualcuno — un uomo, una donna, un’idea, un partito, un movimento, un governo — in grado di interrompere la girandola del nulla che è diventata la nostra vita politica e di resuscitare lo Stato in via di decomposizione nel quale ci tocca vivere. Qualcuno che sia capace di decidere, di cambiare, di controllare, di sanzionare. Non con il manganello e l’olio di ricino, naturalmente: bensì con gli strumenti di una democrazia governante, che non ci siamo mai curati di apprestare, o che abbiamo lasciato andare in malora, o di cui ci siamo stupidamente spogliati. di Ernesto Galli della Loggia (da Corriere della Sera)
Il Governo, cioè Salvini, con le disposizioni sui migranti inserite nel cosiddetto “decreto sicurezza”, sembra aver conseguito un sicuro record: quello del caos e delle grottesche assurdità. Sembra. Il peggio viene sempre dopo. di Mauro Mellini
Altro che incapaci, incompetenti e antisistema, nel M5S si intravede il nuovo “grande partito della sinistra moderna”. Parola di Eugenio Scalfari, che aveva drammaticamente aperto la crisi d'identità del gruppo editoriale della famiglia De Benedetti, quando ammise di preferire Berlusconi a Di Maio, ma che a 36 ore dal voto si è messo già in prima fila sotto il carro grillino. Ma non è il solo...
Con la parabola del buon democristiano le polemiche, che dalla morte di Marco Pannella hanno visto il mondo radicale lacerarsi al proprio interno, si arricchiscono di nuovi sconcertanti elementi. Emma Bonino prosegue grazie a Tabacci, continua così il suo percorso verso la sfida elettorale, con Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi, mentre sembra sempre più urgente la necessità di trovare dopo il voto il modo e le energie per preservare il patrimonio di idee del leader storico, che rischia la sepoltura sotto le macerie della cosiddetta galassia. Ne discute Giuseppe Rippa, con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.