Un borgo medievale arroccato sulle pendici d’un assolato colle dell’Italia Meridionale su cui sembrano persistere da secoli inquietanti memorie e racconti del passato, un antico convento sconsacrato, dai lunghi corridoi desolati in cui i passi rimbombano sinistramente, dove si dice compaia di tanto in tanto lo spettro inquieto d’un monaco incappucciato…no, non è l’incipit di uno di quei cupi romanzi concepiti nell’austera Inghilterra vittoriana che hanno reso popolare ed immortale il gotico come genere letterario, ma l’impressione e l’atmosfera generale che hanno caratterizzato il Santecchia Horror Festival, svoltosi dal 31 luglio al 4 agosto 2024 a Gioi, nel cuore del Cilento, che oltre ad essere la prima kermesse dedicata alla scoperta di nuove voci del cinema horror e fantastico italiano in questa zona affascinante del nostro paese, si è rivelato per i partecipanti un'esperienza unica e multisensoriale, ben oltre le semplici proiezioni cinematografiche… di Gianni Carbotti
Di Lino Jannuzzi, scomparso il 7 agosto 2024, si può ben dire che non faceva il giornalista; lui era giornalista. Nel senso che la sua attività di inchiesta e cronaca rappresentava piuttosto una condizione, che non un mestiere: una condizione vissuta con tratti di genialità. Ad essere geniali si attraggono inevitabilmente invidie e risentimenti, che Lino Jannuzzi da maestro sapeva reinviare al mittente nel modo beffardo che lo contraddistingueva. Ne rimane traccia nei profili su di lui che occupano oggi la “rete” del web, dove si esercitano i livori di mediocri estensori dediti a elencare i procedimenti giudiziari contro di lui. A costoro poco importa che, per lo più, quelle condanne siano la palese dimostrazione dell’impunità e dell’arbitrio goduti dai querelanti (magistrati e non), allo scopo di punire chi aveva osato denunciare con coraggio anomalie e abusi nell’esercizio di una funzione così fondamentale come la giustizia…
Noi sogniamo la voce, il suo abisso, di cui poi ricordiamo l'ansimare di curve immagini, il volto desiderato. Di quelle parole inconoscibili, perdute, solo la maschera riusciamo per un istante a conservare. Sogniamo la voce delle cose e le ricordiamo come dolorose figure. Del prevalere della voce sull'immagine, nel sogno, scrissi nel 1983, in "Scena oscena", Officina edizioni. Quarant'anni dopo, l'anno scorso, ne ho parlato in "Montagne pensose, dialogo sulla poesia", D'Amato editore, un intenso libro scritto insieme a Dacia Maraini... (SEGUE >>>)
Il 4 luglio, nell’ambito di Extra Villae alle Grandi Terme di Villa Adriana di Tivoli alle ore 21 il concerto “Duettango El Conjunto Electronico feat”, sulle orme di Astor Piazzolla, con Silvia Mezzanotte e il maestro Filippo Arlia.
Il morso del coniglio è un film di genere thriller horror psicologico da poco sbarcato su Netflix, che ha suscitato l'interesse del pubblico fin dalla sua presentazione al Sundance Film Festival e sembra stia avendo ottimi riscontri anche sulla piattaforma, dove fino a pochi giorni fa risultava in cima alla classifica dei più guardati… di Camillo Maffia
Promossa dalla Associazione Amici di Quaderni Radicali
Sabato 18 febbraio 2023 presso la Fondazione Marco Pannella (Via di Torre Argentina, 76 - 00186 Roma)
si è tenuta la presentazione del numero 118 di Quaderni Radicali (speciale Febbraio 2023):
POLITICA SENZA IDEE - LA CRISI DEL PARTITO DEMOCRATICO
- Audiovideo della presentazione di Quaderni Radicali 118 alla Fondazione Marco Pannella a Roma
- Quaderni Radicali 118 - intervista a Radio Radicale
Il Bonus edilizia (Sisma Bonus, Ristrutturazioni), è un provvedimento di vasta portata, sia in termini di esborso da parte delle finanze dello Stato, sia in termini di estensione sul territorio. Necessitava di una pianificazione capillare per valutare il sovraccarico per smaltire tutte le pratiche che confluiscono sulla macchina amministrativa, già di per sé inefficiente; idem per gli enti di controllo e in particolare per ENEA, preposta a verificare l'effettivo recupero di energia con l'applicazione del cosiddetto cappotto, nonché a verificare il perseguimento del consolidamento statico degli edifici per renderli meno vulnerabili al sisma... di Savino De Rosa
La tragica guerra con l’aggressione dell’Ucraina (per la Russia una semplice operazione militare!) ha in qualche misura confermato il modello del sistema informativo italiano: un approccio unidirezionale dove anche le presunte tesi, collocate come rappresentative di vari aspetti culturali, politici, economici e sociali, sono in realtà figli di un’unico filone interpretativo che si muove sul binario unico che una stampa irreggimentata, subalterna sa esprimere.
Nella rubrica Maledetta Politica, Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale affronta il tema della disinformazione di guerra sollecitato da Antonio Marulo.
- Maledetta Politica. Disinformazione di guerra (Agenzia Radicale Video)
Per Fausto Delle Chiaie, artista già recensito in questa Agenzia, vengono raccolte delle firme per fargli ottenere dallo stato italiano un sostentamento per superare le difficili condizioni economiche che patisce. Come tutti, penso che in questo triste periodo avere uno spiraglio di luce in più nel buio tunnel nel quale siamo piombati sia auspicabile, specie per i più deboli che si trovano a pagare più di tutti, un aspetto che sono solito trattare dedicando attenzione ad artisti controcorrente o in situazioni difficili come ad esempio Enzo Condelli, altro artista per strada (non di strada, non street artist), come di altre persone dimenticate dall’ipocrisia imperante. di Giovanni Lauricella
Nulla sarà più come prima, si dice. Salvo eccezioni che affiorano in filigrana nel modus operandi dei nostri governanti. Il decreto appena sfornato ne è una dimostrazione nemmeno tanto sorprendente. Ora, per carità, lungi da noi l'intenzione di interrompere lo spirito di unità nazionale di fronte al terribile nemico comune e invisibile, ma al Churchill de' noantri e al suo beffardo governo andrà pur fatto qualche appunto. di Antonio Marulo
Annus horribilis il 2019 anche per la Spagna. Non solo e non tanto perché è stato di fatto un intero anno di crisi di governo, ma perché lo Stato spagnolo, a cominciare dalla sua magistratura, ha pagato un prezzo molto più alto del previsto alla sua politica repressiva nei confronti degli indipendentisti catalani. E lo ha fatto pagare anche alla Commissione europea, accodatasi alla ragion di Stato di Madrid, ma soprattutto al Parlamento di Strasburgo, a guida Tajani prima e Sassoli poi, che per compiacere la Spagna ha escluso per cinque mesi dal suo plenum tre eletti catalani, legittimi rappresentanti di quasi due milioni e mezzo di elettori. di Enrico Rufi