Il fondo e la spalla del Corriere di ieri, sette maggio, rendono necessarie alcune osservazioni, che, per quanti si riconoscono nella tradizione radicale (in fondo liberale), appaiono indispensabili. La spalla è dovuta alla penna del columnist Angelo Panebianco, colpevole (?) di qualche ormai lontana frequentazione radicale, il quale, nel commentare l’arrivo dell’Italicum, apprezza il rafforzamento del ruolo del governo che la legge persegue, ma pone il problema dell’assenza di una vera opposizione; il fondo è il saluto ai lettori del nuovo direttore del quotidiano di via Solferino, Luciano Fontana (del tutto immune da rischiose frequentazioni…) che esalta il ruolo di un’informazione libera, indipendente, onesta, severa sempre svolta dal quotidiano, alla quale intende tenersi legato. di Silvio Pergameno
Ad aprire il Trieste Film Festival è l'ultimo film di Danis Tanović (Oscar 2001 per No Man's Land) dal titolo EPIZODA U ŽIVOTU BERAČA ŽELJEZA (Un episodio di un raccoglitore di ferro), produzione bosniaco-franco-slovena. In concorso all’ultimo Festival di Berlino dove ha vinto il Gran premio della giuria e quello per il Miglior attore il film, ambientato in Bosnia-Erzegovina, è incentrato sulla storia di una famiglia Rom che vive a Poljice, lontano dai centri urbani. di Vincenzo Basile
Una settimana fa, i senatori e i deputati del Movimento 5 Stelle hanno presentato in maniera trionfale la bozza di legge sul reddito di cittadinanza, principale cavallo di battaglia nell’ultima campagna elettorale del movimento. La loro gioia, tuttavia, è durata solo poche ore. di Ermes Antonucci
Pur non avendo materialmente commesso l’omicidio, si è ritrovato condannato alla pena capitale dopo un processo in cui il pubblico ministero, invocando la Bibbia, si era proclamato “agente di Dio”.
Pare vero. Siamo sicuri? No. Non siamo affatto sicuri. E per un motivo molto semplice: le sorti dell’Italicum sono subordinate all’esito della riforma del Senato, perché l’Italicum è una legge elettorale che regola solo l’elezione della Camera dei deputati. Se la riforma del Senato in corso di approvazione dovesse venir meno, bisognerà vedere cosa succede. di Silvio Pergameno
Valore aggiunto: la misura dell'incremento di valore che si verifica nell'ambito della produzione e distribuzione di beni e servizi finali grazie all'intervento dei fattori produttivi (capitale e lavoro) a partire da beni e risorse primarie iniziali. Di risorse iniziali primarie, ne 'Il Capitale umano' ce ne erano almeno due: c'era un nome, Paolo Virzì; c'era un libro, il romanzo omonimo di Stephen Amidon. di Florence Ursino
C’è chi si era illuso che il senso del ridicolo avesse raggiunto l’apice all’ultima Assemblea nazionale. Da allora, fissati il calendario congressuale e le Primarie dell’8 dicembre, è accaduto (e chissà cos’altro accadrà) di tutto un po’. di Antonio Marulo
Il premier turco reintroduce il velo islamico! Data così la notizia si configura quasi come un falso. Erdogan ha varato un nuovo pacchetto di riforme, nel cui ambito c’è anche qualcosa che concerne il famoso velo, peraltro “liberalizzandone” ulteriormente l’uso, prima proibito negli uffici e nelle scuole pubbliche. di Silvio Pergameno
Ma le cose non basta farle, occorre farle bene. Se leggiamo le ventidue fitte pagine del disegno di legge all’esame della commissione istruzione della Camera, scopriamo che ripetono vecchi cliché del “riformismo scolastico” di matrice genericamente progressista: dall’ “apertura al territorio” all’ “offerta formativa”, passando per la solita “autonomia” di cui non si definiscono mai i contorni rimanendo per ora criptate le risorse economiche ad essa dedicate. di Luigi O. Rintallo
“Sono belli perchè non vanno da nessuna parte” quei trenini che attraversano corpi e musica assordante: percorrono antichi binari, sfiorano umanità varie e si dirigono verso il Nulla con il loro carico meravigliosamente decadente. Treni da 'La grande bellezza' che, superato l'oceano, sono arrivati sul palco dei Golden Globes, trionfando in una terra straniera sedotta da quell'Italia fondata sulla sempreverde dicotomia 'mafia – pizza e mandolini'. di Florence Ursino
Dopo aver trattato i programmi di Matteo Renzi e Gianni Cuperlo (e aver fatto notare i loro evidenti limiti, cioè la totale assenza di proposta del primo e il marcato carattere ideologico del secondo) è arrivato il momento di vedere cosa dicono i documenti programmatici presentati dagli altri due protagonisti “minori” delle prossime primarie del Pd: Giuseppe Civati e Gianni Pittella. di Ermes Antonucci