All’improvviso, si sono materializzati a Milano, una decina di Giovani Democratici, l’organizzazione giovanile del PD: li credevamo persi nello spazio siderale dell’universo gruppettaro anni 70, invece sbagliavamo. Lo hanno fatto in occasione di un convegno su carceri e giustizia al quale partecipava il ministro Annamaria Cancellieri, per inscenare una contestazione con distribuzione di carte dei Monopoli dove era scritto: “Telefonata della Cancellieri. Esci di prigione”. di Luigi O. Rintallo
Dal 2 novembre Anthony Farina è cittadino italiano. E' questo un primo risultato positivo della campagna internazionale - lanciata a ottobre da Nessuno tocchi Caino con la Comunità di Sant’Egidio, l’associazione umanitaria britannica “Reprieve” e la Northwestern University dell’Illinois - per salvare la vita del condannato a morte in Florida, la cui famiglia è originaria di Santo Stefano di Camastra, piccolo paese costiero in provincia di Messina.
La curiosa pubblicazione su Panorama delle ipotesi circa le intercettazioni tra Napolitano e Mancino, vere o inventate che siano (fonti anonime o manovra destabilizzante?), ha prodotto una serie di altrettante sorprendenti reazioni.
“Da liberale e democratico quale sono, permettetemi di dire…”: è un passo del discorso pronunciato da Guglielmo Epifani, segretario del Pd, in occasione del voto sulla mozione di sfiducia al ministro di Giustizia, Annamaria Cancellieri. Ecco, se c’è stata un’occasione in cui è risultato evidente come per il PD la questione liberale resti irrisolta, è invece proprio questa. di Luigi O. Rintallo
- Il Partito democratico e il caso Cancellieri - videoeditoriale di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
L’aveva promesso il presidente francese Francois Hollande in campagna elettorale che sarebbe stato “matrimonio per tutti”. Così, il governo si è dato da fare e ha presentato il progetto di legge che, se approvato dal Parlamento, legalizza il matrimonio omosessuale.
Una consistente parte di questo Paese ancora una volta consegna ottusamente le sue speranze di cambiamento a quella prospettiva di finta alternativa che il regime nutre nella approssimativa rappresentazione del gioco democratico e molto abbiamo ragionato sulla effettiva antropologia di questi soggetti e sul perché, con una cadenza storica quasi regolare, il "ribelle molliccio", come lo definisce il direttore di questa agenzia, torna sulla ribalta, con il suo abito nuovo e la sua storia vecchia a caricarsi farsescamente il peso della immoralità per rigettarlo veementemente addosso al potere con un gesto liberatorio e conclusivo…tristemente fine a se stesso. di Roberto Granese
Si potrebbe pensare che il successo dei referendum sulla legalizzazione della cannabis in alcuni stati Usa sia solo il palliativo per "resistere ad altri quattro anni di Obama", come qualche repubblicano ha scherzosamente spiegato, ma c'è molto di più: non solo un capitalismo che tenta di riprendersi il posto che, a ragione o a torto, gli spetta nella storia mondiale, ma anche un radicale cambio di mentalità che fa dell'America un paese meravigliosamente contraddittorio.
Diciamolo pure (col tono di Fiorello nella parodia di Ignazio La Russa), ormai senza Beppe Grillo non sarebbe più la stessa cosa. Ogni giorno un siparietto, ogni giorno con una nuova spalla nella messinscena tragicomica della “politica”. Nemmeno il tempo di calare il sipario sui “fascisti del web” e pronti via col nuovo spettacolino. Questa volta, però, con una special guest di tutto rispetto, Roberto Benigni, reo di averci scherzato un po’ su, nel corso di una sua apparizione alla festa del Pd di Reggio Emilia.
L’estratto dell’intervista rilasciata da Carlo De Benedetti ad Alan Friedman, uscito sul «Corriere della sera» il 13 novembre, fornisce lo spunto per considerazioni che riguardano più aspetti dell’attualità politica. di Luigi O. Rintallo
Sempre più la pena di morte viene vista nel mondo come una forma di tortura, dal momento che infligge una grave sofferenza mentale e fisica ai condannati a morte, ha dichiarato lo special rapporteur Onu sulle torture. Tradizionalmente, i Paesi hanno considerato la legittimità della pena di morte rispetto al diritto alla vita garantito dal diritto internazionale, ha detto al Comitato diritti umani dell’Assemblea Generale Onu il relatore speciale Juan Mendez.
Il microcosmo grillino, racchiuso in se stesso e in perenne lotta contro l’ambiente esterno, non ammette che i principi dell’autorità vengano messi in discussione, anzi, ne richiede una difesa strenua, estrema e assoluta