La crescita della Cina è destinata a scalzare gli Stati Uniti dalla loro posizione dominante? Probabilmente no. La logica della strategia dei grandi imperi finirà infatti per imporre la propria legge, fermando la corsa cinese verso la supremazia. Il problema è come ciò potrà accadere… La peculiare storia della Cina, Paese grande e a lungo isolato, circondato da territori scarsamente popolati, ha prodotto intere generazioni di leader con una debole propensione alle relazioni internazionali… Ma qual’è il mondo che la Cina ha in mente? Ne discutono Francesco Sisci e Giuseppe Rippa
- Dove va la Cina: solo tatticismo senza strategia? Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Disponibile in librerie dal 6 febbraio 2024,Io Madre Mai (Ed. Piemme), di Donata Carelli, è un libro centrato sul tema della maternità e della libertà di scelta delle donne, un tema sempre molto attuale che genera nel mondo femminile una profonda amarezza se si considerano secoli di repressioni e condizionamenti, fenomeni antichi, costanti nel tempo, difficili da sradicare anche nelle moderne società civili… di Giovanna D’Arbitrio
Il dibattito sulla riforma della giustizia, nonostante l’evidente necessità, sta avviandosi inesorabilmente verso uno stallo che non lascia presagire alcun esito positivo. Ciò conferma il giudizio che, come redazione di «Agenzia Radicale» e «Quaderni Radicali», avevamo espresso l’anno passato in occasione dei referendum per la giustizia giusta: senza l’apporto della loro spinta propulsiva, era ben difficile che le forze politiche sarebbero state in grado di promuovere un complessivo processo riformatore… Ne parlano, nella conversazione per Agenzia Radicale Video, Giuseppe Rippa e Luigi O. Rintallo…
- Giustizia: lo Stato corporativo dell’Emergenza rifiuta ogni riforma per lo Stato di Diritto. Conversazione Rippa / Rintallo (Agenzia Radicale Video)
Dopo il successo in giro per il mondo, torna a Napoli Trilogia dell’Indignazione di Esteve Soler (Contro il Progresso, Contro l’Amore e Contro la Democrazia), al Piccolo Bellini fino a domenica 30 aprile con la regia di Giovanni Meola. Rispetto ai 21 atti di cui si compone l’opera di Soler, Meola porta in scena solo alcuni degli episodi che, legati da una geometria della realtà distorta, riproducono un mondo frammentato: il nostro… di Annalaura Sbrizzi
In occasione di Dantedì, sabato 25 marzo 2023 alle ore 11:00, presentazione del libro di Rino Mele Futuro anteriore del verbo precipitare - Dante Alighieri (Edizioni Manni), presso il Museo Archeologico Archeologico Pontecagnano (Etruschi in Frontiera). Dialoga con l’autore Giovanna Mozzillo, modera Rosa Carlino.
Nell’affacciarci sul triste e drammatico palcoscenico di alcune delle tante, troppe, vittime della mafia e dell’intera criminalità organizzata, non possiamo non iniziare da quando il termine “mafia” iniziò ad essere conosciuto da tutti, associandolo a quella della morte. Stando ai fatti, il primo nome di vittima eccellente (dimenticata, ndr) è proprio quello di Emanuele Notarbartolo, nell’ormai lontanissimo febbraio del 1893 quando, due sicari della mafia, colpirono con ben 27 coltellate il corpo dell’illustre figura del mondo dell’economia siciliana, anche politico, mentre si trovava sul treno che lo riportava a Palermo… di Dario Caputo
- Storie di mafia, storie da ricordare: la morte non va dimenticata di Dario Caputo
I rapimenti di donne beluci in Pakistan da parte delle forze di sicurezza pakistane per reprimere l'aspirazione all'indipendenza dei beluci stanno causando proteste in tutto il Balucistan. Spesso queste donne vengono arrestate senza mandato, inviate in luoghi segreti, private di un avvocato e torturate fisicamente e psicologicamente… Secondo l'ONG pakistana Voice for the Baloch Missing Persons (VBMP), "più di 45.000 persone sono state fatte sparire con la forza dall'esercito pakistano e più di 5.000 persone scomparse sono state 'uccise e scaricate' nell'ultimo decennio”… di Rudam Azad (da Memri)
Nel Corridoio Bazzani della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, nei pressi di Valle Giulia, fino al 12 febbraio è esposta una installazione site-specific a cura di Daniela Comani: YOU ARE MINE. Si tratta di quindici riproduzioni verosimili di testate giornalistiche, ingrandite e accartocciate, create in cotone e alluminio, che accompagnano lo spettatore in un mondo parallelo in cui, sistematicamente, la donna è carnefice e l’uomo è vittima… di Giulia Anzani
L’ennesima surreale polemica sollevata da Enrico Letta a proposito delle recenti nomine effettuate dal governo Meloni merita qualche considerazione. Non importa qui rilevare come, ancora una volta, il segretario dimissionario del PD – un partito che negli ultimi dieci anni ha “occupato” tutto l’occupabile dei posti pubblici, dalla Rai agli enti erogatori di servizi, senza nessun riguardo per il reale peso rivestito nelle istituzioni – dimostri un assoluto sprezzo del ridicolo, quanto piuttosto che la questione del rapporto tra direzione politica e gestione amministrativa andrebbe impostata in modo del tutto diverso che nel passato… di Luigi O.Rintallo
Nel Vangelo dello Pseudo-Matteo (VIII sec.) si parla di leoni e draghi. Durante la fuga in Egitto, Giuseppe e Maria decisero di riposare in una grotta, ma apparvero molti draghi: "Allora Gesù, sceso dal grembo di sua madre, si fermò ritto in piedi di fronte ai draghi, e quelli lo adorarono". (… SEGUE>>>)
La commissaria europea all'Uguaglianza, la maltese Helena Dalli, ha ritirato il documento sulle linee guida della comunicazione interna dell'Unione dichiarando che non soddisfa gli standard di qualità della Commissione e che lavorerà ulteriormente sul documento denominato Unione dell’uguaglianza. I professionisti dell'ottimismo sono appagati, Forza Italia rivendica il merito del ritiro del documento, Fratelli d'Italia:Una nostra vittoria, fermato il politically correct. Italia Viva:Bene il ritiro, era assurdo e sbagliato, e così di seguito. Come di consueto tutto è letto, tradotto e ricondotto in chiave domestica:l'importante è intestarsi anche una pirrica vittoria. Purtroppo, il ritiro ha molti padri ma pochi credibili analisti. di Vincenzo Olita* (da Società Libera)