Nato a Napoli nell’aprile del 1878 e rimasto orfano molto piccolo, Giovanni Pennacchio, insieme a suo fratello, venne affidato dalla madre al Conservatorio di Santa Maria della Pietà presso il Convento dei Padri Celestini di San Pietro a Majellache ospitava i bambini in difficoltà economiche. Fu una fortuna, paradossalmente, per il piccolo Giovanni che in questo modo ebbe la possibilità di ricevere un’ottima educazione musicale. di Elena Lattes
L'ultimo libro di Anna Mahjar-Barducci, "Identità Italiana" (Ed. Melagrana), è una collezione di poesie politiche, che fotografano con pochi versi minimalisti un'Italia in mutamento. La raccolta di poesie di Anna evidenziano in particolare il conflitto interiore dell'uomo, che si ritrova spaesato nel passaggio dall'era moderna all'era postmoderna. O meglio, parafrasando Zygmunt Bauman, nel passaggio dalla società solida a quella liquida, in cui l'identità si dissolve.
Avraham Mocada è un poco più che quarantenne, ma con una grande esperienza nell’affrontare casi difficili. Già protagonista del primo romanzo di Roberto Fiorentini, “Le Chaijm” recensito per questa testata nel 2015, lo ritroviamo, profondamente cambiato, nel secondo romanzo dello stesso autore e sempre pubblicato dalla casa editrice Graphofeel, “La rivoluzione”, ambientato 20 anni dopo. di Elena Lattes
Claudia Durastanti, nata Brooklyn nel 1984, nel libro La Straniera (La nave di Teseo), tra i finalisti del Premio Strega 2019, ci racconta la storia della sua famiglia ponendone al centro la figura di sua madre e arricchendo il racconto con riflessioni ad ampio raggio su diversità fisica, culturale e sociale. di Giovanna D’Arbitrio
Due fratelli, entrambi soldati che tornano al fronte dopo una breve licenza per poter partecipare al matrimonio della sorella, si incontrano nel 1940 in una stazione ferroviaria francese affollatissima di profughi, feriti, personale medico, mamme con bambini e donne in procinto di partorire. Hanno prestato servizio in posti diversi: il maggiore, dall’aria inquieta, si è trovato nelle trincee sulla linea Maginot corpo a corpo con il nemico. Ha visto morire i propri compagni ed è stato costretto ad uccidere un tedesco con le sue mani. di Elena Lattes
Nel suo primo libro d'esordio, Francesca Giusti racconta le memorie private di una maternità mancata. "Il desiderio di maternità ci dicono sia radicato in ogni donna, non diventare mamma può quindi essere motivo di forte crisi, può talvolta causare rabbia oppure una spiacevole sensazione di perdita di controllo sulla propria vita, sensi di colpa per non essere all'altezza di riuscire in qualcosa in cui la maggior parte delle donne riesce, fino ad arrivare a odiose forme di depressione," confessa Francesca.di Anna Mahjar-Barducci
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è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
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