Giovedì 17 marzo 2022. Si apre il sipario al teatro Olimpico di Roma… La prima cosa che salta all’occhio, dopo qualche secondo di buio, è una persona seduta per terra. E una che sta seduta sul soffitto. Ci vuole qualche attimo per superare la sensazione di confusione e rendersi conto che, sopra al palco, troneggia un enorme specchio che permetterà una visione innovativa di uno spettacolo incredibile, la promessa di qualcosa d’indimenticabile. di Giulia Anzani
In occasione delle celebrazioni dantesche per i 700 anni, danzatori, atleti e acrobati sfidano la gravità ed immagini straordinarie appaiono dal buio, un mondo dove il reale e il virtuale si mischiano in un caleidoscopio di immagini sorprendenti tratte dalle immagini più forti dantesche. Un inferno paradossale come Escher, assurdo come Magritte, crudelmente caravaggesco. Uno spettacolo dove il disegno della luce, la musica e l’illusione si coniugano con la danza, l’atletica circense e la mimica. Dal 17 al 20 marzo al Teatro Olimpico di Roma (ore 21), Inferno, lo show della NoGravity.
Un recital strutturato in tre atti, ciascuno dei quali corrisponde alle tre fasi dell’esistenza: l’infanzia, la giovinezza e la maturità. Contraddistinto da un ritmo musicale incalzante, con un eclettismo e un’energia contagiosa, Napsound di Anna Ammirati, con Anna Ammirati e Rocco Siliotto (sue le musiche e il sound design), in prima nazionale nel Saloncino Paolo Poli del Teatro Della Pergola di Firenze dal 2 al 6 marzo, attraversa questo percorso con una serie di mutazioni che trasformano la scena trascinando il pubblico in un partecipato crescendo di suggestioni. Le installazioni video sono di Alessandro Papa, le coreografie sono di Marco Mazzoni.
Teatro civile, politico, di poesia. La tenerezza e l’amore per gli esseri umani costretti dalla povertà e dalla sofferenza a divorarsi gli uni con gli altri, ma sempre raccontati con lo sguardo tenero e buffo di chi comprende. Monica Guerritore riporta in scena L’Anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht nella versione che la vide protagonista diretta da Giorgio Strehler…
Pinocchio da Carlo Lorenzini, lo spettacolo di Pier Paolo Pacini che ha debuttato in prima nazionale al Teatro della Pergola di Firenze il 7 dicembre e rimarrà in scena fino al 12 dicembre. È un Pinocchio lontano dal classico per l’infanzia, ne indaga piuttosto i lati oscuri e inespressi. La favola di Collodi ha una modernità che altre non hanno, avvertiamo nettamente il suo aspetto noir, duro, perché, ad esempio, si parla di scuola, di falegnameria, non di castelli, né di regni incantati. «È la storia di un grandissimo inganno – spiega Pacini – Pinocchio è vittima di una fata che gli promette che diventerà un ragazzino, ma alla fine della favola il burattino Pinocchio è su una sedia, inerte, e accanto a lui c’è un bambino. Il burattino non si è traslato in un bambino, è morto e con la sua fine nasce il bambino»…
Dal 2 dicembre, ore 18 al 6 dicembre, ore 9, sul sito del Teatro della Pergola di Firenze NOWHERE full performance film creata, filmata e curata da Dimitris Papaioannou. La versione cinematografica della produzione teatrale originale Nowhere è stata commissionata dal National Theatre of Greece per inaugurare il suo Main Stage rinnovato nel 2009. Per la prima volta, verrà pubblicata la versione completa di Nowhere.