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23/11/24 ore

DIRITTI E LIBERTA'

Cannabis, tutta un’altra America

Trump, ma non solo Trump. “L’altra vincitrice” delle presidenziali è la cannabis. Già, perché l’8 novembre scorso in California, Massachusetts, Nevada, Maine ha trionfato la legalizzazione del consumo a uso ricreativo, mentre Arkansas, Florida, Montana, North Dakota hanno approvato la marijuana per finalità mediche. di Ludovica Passeri

Legge di iniziativa popolare legalizzazione cannabis, raggiunto l’obiettivo delle 50mila firme

In questi giorni si è chiusa la campagna di raccolta firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare, partita sei mesi fa, sul tema della legalizzazione della cannabis promossa da Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani con il sostegno del Coordinamento nazionale Grow Shop e di molte sigle attive nel campo dell’antiproibizionismo e dei diritti civili: Possibile, A Buon Diritto, Antigone, Forum Droghe, Legalizziamo la Canapa, CILD, La Società della Ragione e LaPiantiamo cannabis social club. L’obiettivo sarebbe raggiunto (anche se si attendono ancora i dati definitivi, ma c’è ottimismo). di Marta Palazzi

Diritto di espressione e mondo arabo

Il nuovo Presidente dell’Associazione Internazionale degli Editori, Richard Charkin, ha dato il benvenuto all’Arabia Saudita e alla Tunisia, nuovi membri a pieno titolo, e alla Giordania, nuovo membro provvisorio, precisando, comunque che lo statuto richiede che i membri sostengano la libertà di espressione e il diritto di autore (migliore sarebbe stato il riferimento alla proprietà intellettuale). di Silvio Pergameno

Gaza: tre condanne a morte per spionaggio pro-Israele e omicidio

I “tribunali” della Striscia di Gaza hanno emesso tre condanne a morte, di cui una con l'accusa di spionaggio per Israele e le altre due per omicidio, hanno detto le autorità locali.

Imprigionati a Nauru, il metodo australiano per i rifugiati

Un modello da imitare, quello applicato sui rifugiati e i richidenti asilo nella lontanissima Australia. Almeno questo dicono alcuni, quando discettano di politiche per arginare i flussi migratori sulle nostre coste; e di questo si vanta il primo ministro australiano Malcolm Turnbull. Eppure, in un rapporto, dal titolo "L'isola della disperazione: come l'Australia tratta i rifugiati a Nauru", Amnesty International ha accusato il governo australiano di sottoporre richiedenti asilo e rifugiati a un complesso e crudele sistema di abusi, contrario al diritto internazionale, allo scopo di tenere queste persone lontano dalle coste del paese.