25 maggio 2016: almeno altri 22 detenuti sono stati messi a morte in Iran negli ultimi 10 giorni. Il16 maggio, un prigioniero è stato impiccato nel carcere Dastgerd di Isfahan, nell’Iran centrale. È stato identificato come Malek Salehi, di 35 anni. Due detenuti sono stati impiccati per omicidio il 18 maggio nel Carcere Centrale di Urmia, hanno riportato l’agenzia di stampa Hrana e il Kurdistan Human Rights Network.
Attualmente, cinquecento persone si trovano letteralmente in mezzo a una strada, sgomberate senza alternativa d'alloggio. Non è la prima volta che si riferiscono simili notizie, ma questa in particolare assume il profilo d'una emergenza umanitaria per via delle modalità con cui è condotta; e ci spinge a una riflessione che vuol cogliere la drammaticità del fatto inserendolo nel contesto al quale appartiene. Queste cinquecento persone, estromesse una settimana fa, vivevano all'interno di un ex-deposito COTRAL abbandonato… di Gianni Carbotti e Camillo Maffia
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- Marco Pannella: Radicali ieri e oggi (Quaderni Radicali 101, maggio 2008)
- Marco Pannella di Silvio Pergameno
Una volta si rubavano le proverbiali mele, oggi siamo al meno salutare wurstel con formaggio come pasto per il minimo sostentamento. Il cosiddetto "giovane senza fissa dimora”, meno politically correct detto barbone, Roman Ostriakov, c’aveva provato, pagando alla cassa del supermercato solo i grissini, il resto stava in tasca. Le cronache raccontano di clienti spioni che contribuirono all'arresto. Poi il processo e la condanna in primo e secondo grado per un furto dell’ammontare complessivo di 4 euro. A questo punto, non il condannato ma il presidente della Corte d’Appello di Genova, poco soddisfatto, ritenne opportuno ricorrere affinché la pena fosse alleggerita, perché non di furto lieve si sarebbe trattato, ma di tentato furto.
Il Convegno ”L’Arte del Vivere e del Morire” per ricordare Maurizio Mottola, tenutosi a Napoli all’Antisala dei Baroni il 13 Maggio 2013, fu una riflessione sull’aspetto politico-sociale del morire in Italia e a Napoli ed aprì uno spazio di conoscenza sulla morte e sul fenomeno post mortem. Si concluse con la richiesta al Comune di Napoli di allestire ”Un posto sacro per ognuno” cioè un luogo dove si potesse celebrare il rito funebre nel caso non ci si riconoscesse nel funerale cattolico. di Claudia Del Vento
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
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