Con la crisi dei migranti in Italia, sempre più politici hanno iniziato ad affermare che l'unica soluzione è "aiutarli a casa loro." L'idea di fondo è che molti "migranti economici" rimarrebbero nei loro paesi, se ci fossero le necessarie condizioni sociali. Nessuno dei politici, però, ci dice che l'Italia sta già aiutando le popolazioni dei paesi in via di sviluppo "a casa loro". di Anna Mahjar-Barducci
A Gerusalemme, lingue, religioni ed etnie si incrociano quotidianamente. I media internazionali insistono nel descriverci una città, dove vige l'apartheid. Ma la realtà non potrebbe essere più diversa. di Anna Mahjar-Barducci
Romano Prodi ha rilasciato al Corriere della Sera (31 gennaio 2018) un’intervista, che avrà sicuramente riflessi di grande rilievo sia sull’evoluzione degli schieramenti politici, sia sotto il profilo elettorale: “Renzi, il gruppo che gli sta attorno, il PD e chi ha fatto gli accordi con il PD sono per l’unità del centro sinistra.” Dice Prodi. Liberi e uguali, invece? chiede l’intervistatore. “LeU non è per l’unità del centrosinistra. Punto”. di Silvio Pergameno
Sembrava che si andasse al 4 marzo con un quadro tutto fatto, con sondaggi convergenti su una vittoria (e buon distacco) del centrodestra, quando invece uno dopo l’altro stanno succedendo fatti nuovi e imprevisti nel centrodestra, che forse possono non mettere in discussione l’esito delle votazioni, ma ridurne la portata, soprattutto per un considerevole aumento delle astensioni, proprio il nemico della democrazia che si vorrebbe scongiurare. E rendere ancora più plausibile l’ipotesi di una grosse Koalition anche a Roma, oltre che a Berlino. di Silvio Pergameno
Lo scorso 21 gennaio al congresso dell’SPD di Bonn ha vinto Martin Schulz con il voto favorevole al ritorno alla grande coalizione con La CDU/CSU, l’unica possibilità di formare un governo in Germania dopo le elezioni di settembre, sempreché si raggiunga un accordo, che poi sia poi accettato dal partito e in Parlamento, evitando così il ritorno a una nuova consultazione elettorale. di Silvio Pergameno
Le lamentele contro l’Europa sono parecchie e di tipologie diverse. Per lo più si tratta di proteste per le ingerenze del livello europeo ai danni del livello nazionale; da parte di A.R. si tratta invece di critiche per la mancanza di una politica – soprattutto estera – degna del continente, tali non potendo essere considerati alcuni atti di presenza sulle faccende internazionali, che non sono altro che modeste proiezioni di politiche degli stati e per gli interessi degli stati e non una vera politica europea (del resto ancora priva delle istituzioni dove questa possa formarsi ed esprimersi). di Silvio Pergameno
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