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19/09/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

La sfida al sovranismo e la crisi della sinistra europea

Il risultato delle amministrative italiane e le dinamiche della questione migranti a livello europeo animano insieme questa fine di giugno e se ne può parlare insieme. Il problema infatti è sempre la crisi della sinistra, anche in Francia e Germania la sinistra è in crisi. Oltre al fatto che questi tre paesi rappresentano da soli quasi la metà della popolazione dell’Unione Europea e sono i responsabili della storia del Continente negli ultimi cento anni...storia unitaria. di Silvio Pergameno

Nuovo governo e opposizione?

Al nuovo Capo del governo è andata bene al G7 in Canada o almeno senza danni per l’Italia e tutto per un merito indiretto di Donald Trump, che sicuramente non ci aveva pensato. Il Presidente degli Stati Uniti, infatti, in una delle sue uscite - senza che nessuno se lo aspettasse - ha fatto presente che sarebbe bene riammettere la Russia al G7, così come anche si pensa dalle parti della Lega; gli europei, ovviamente se la sono presa con Trump, per aver toccato un problema assai grave senza averne mai parlato prima con gli alleati e per non essere stata fatta prima alcuna preparazione sulla questione e Conte, in conclusione, contento del risultato, si è dichiarato solidale con i partner dell’Unione Europea. di Silvio Pergameno

Il caso “Nuovo governo”

Il “nuovo governo“ prima di tutto deve essere considerato un governo “nuovo” in quanto espressione di forze politiche in un certo senso nuove. E cerco dii spiegarmi, cioè di spiegare quel “in un certo senso”,… e in effetti di veramente nuovo non sembra presentino un gran che quanto a contenuti; ma sono nuove perché dopo la grande sfida tra Prodi e Berlusconi (1994 – 2011) arrivano Di Maio e Salvini, che sono sgraditi non soltanto al PD - figlio di Prodi e un po' sintesi del passato -, ma non piacciono nemmeno a Berlusconi – che non ha rappresentato certamente un vero portatore del “nuovo”. di Silvio Pergameno

M5S-Lega, la fiera della vacuità a nostre spese

Chi paga? In Italia non siamo stati abituati a chiedercelo. Non è nostro costume, sebbene ogni tanto qualcuno prova a ricordarci, ora con le buone, ora con le cattive, che un paese che vive di debito pubblico non può ignorare gli umori dei creditori a cui ci si affida per mandare avanti il baraccone ben oltre le possibilità. di Antonio Marulo

Vulnus istituzionali e tartufismo dei media

Giampaolo Pansa, in uno dei suoi indimenticabili “ritratti” di politici democristiani, descriveva Sergio Mattarella come persona tenace, tanto da paragonare il suo agire politico alla famosa goccia che, cadendo instancabilmente, finisce per perforare anche il marmo. Quello che è successo in queste settimane dopo il voto del 4 marzo pare confermare il giudizio, anche se viene da domandarsi oggi sino a che punto la tenacia non abbia sconfinato in un’ostinazione che minaccia di essere controproducente rispetto agli stessi intenti del Capo dello Stato. di Luigi O. Rintallo

Un sistema politico squilibrato che crea scompensi

Il disturbo bipolare è uno dei più complessi della personalità: difficile da superare, riaffiora anche dopo che sembrava sopito e provoca scompensi. Una condizione simile la vive l’ordinamento politico-istituzionale del nostro Paese, perché è all’insegna dell’ibridismo e della doppiezza che stenta a trovare una soluzione capace di renderlo davvero efficiente. di Luigi O. Rintallo