Sta diventando una moda lamentare il fatto che il PD non fa opposizione, si balocca nel confronto tra correnti interne, si sofferma sulle polemiche quotidiane… adesso poi che è arrivato il decreto “dignità”, a sinistra, soprattutto in quella più avanzata, sono in molti a pensare che l’attuale governo dà mostra che qualche cosa buona è in grado di farla, soprattutto nella lotta al precariato. di Silvio Pergameno
Il risultato delle amministrative italiane e le dinamiche della questione migranti a livello europeo animano insieme questa fine di giugno e se ne può parlare insieme. Il problema infatti è sempre la crisi della sinistra, anche in Francia e Germania la sinistra è in crisi. Oltre al fatto che questi tre paesi rappresentano da soli quasi la metà della popolazione dell’Unione Europea e sono i responsabili della storia del Continente negli ultimi cento anni...storia unitaria. di Silvio Pergameno
Al nuovo Capo del governo è andata bene al G7 in Canada o almeno senza danni per l’Italia e tutto per un merito indiretto di Donald Trump, che sicuramente non ci aveva pensato. Il Presidente degli Stati Uniti, infatti, in una delle sue uscite - senza che nessuno se lo aspettasse - ha fatto presente che sarebbe bene riammettere la Russia al G7, così come anche si pensa dalle parti della Lega; gli europei, ovviamente se la sono presa con Trump, per aver toccato un problema assai grave senza averne mai parlato prima con gli alleati e per non essere stata fatta prima alcuna preparazione sulla questione e Conte, in conclusione, contento del risultato, si è dichiarato solidale con i partner dell’Unione Europea. di Silvio Pergameno
Il “nuovo governo“ prima di tutto deve essere considerato un governo “nuovo” in quanto espressione di forze politiche in un certo senso nuove. E cerco dii spiegarmi, cioè di spiegare quel “in un certo senso”,… e in effetti di veramente nuovo non sembra presentino un gran che quanto a contenuti; ma sono nuove perché dopo la grande sfida tra Prodi e Berlusconi (1994 – 2011) arrivano Di Maio e Salvini, che sono sgraditi non soltanto al PD - figlio di Prodi e un po' sintesi del passato -, ma non piacciono nemmeno a Berlusconi – che non ha rappresentato certamente un vero portatore del “nuovo”. di Silvio Pergameno
Chi paga? In Italia non siamo stati abituati a chiedercelo. Non è nostro costume, sebbene ogni tanto qualcuno prova a ricordarci, ora con le buone, ora con le cattive, che un paese che vive di debito pubblico non può ignorare gli umori dei creditori a cui ci si affida per mandare avanti il baraccone ben oltre le possibilità. di Antonio Marulo
Giampaolo Pansa, in uno dei suoi indimenticabili “ritratti” di politici democristiani, descriveva Sergio Mattarella come persona tenace, tanto da paragonare il suo agire politico alla famosa goccia che, cadendo instancabilmente, finisce per perforare anche il marmo. Quello che è successo in queste settimane dopo il voto del 4 marzo pare confermare il giudizio, anche se viene da domandarsi oggi sino a che punto la tenacia non abbia sconfinato in un’ostinazione che minaccia di essere controproducente rispetto agli stessi intenti del Capo dello Stato. di Luigi O. Rintallo
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