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20/09/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Natale a scuola e il laicismo ottuso

Le attuali iniziative estemporanee di alcuni dirigenti scolastici di rimuovere dai calendari scolastici le attività legate al Natale (spettacolini, canzoni, presepi ecc.), oltre ad essere inopportune e quasi sempre prese senza il consenso dei collegi docenti e dei consigli di istituto, muovono da una totale incomprensione della funzione cognitiva dei simboli e delle modalità attraverso cui la mente infantile si relaziona con la realtà. Un presepio, una canzoncina, una poesia natalizia non sono soltanto attività di culto.  di Giulio Leoni

Mondazzoli, l’eco delle presunzioni ideologiche su La Nave di Teseo

Con o senza il “colosso” Mondazzoli (che coprirà il 35-38% del mercato librario, assai meno di consimili europei), la desolazione dello scenario italiano dipende non tanto dalle concentrazioni degli editori ma più in generale dalla natura dei suoi protagonisti. A cominciare proprio dagli intellettuali che oggi si allarmano e si adunano attorno a Elisabetta Sgarbi che – al contrario di Calasso e della sua Adelphi, che sin da subito è uscito dall’accorpamento - ha deciso di dar vita a una nuova realtà imprenditoriale. di Luigi O. Rintallo

Povertà=terrorismo, l’equazione sbagliata di Papa Francesco

Il terrorismo di matrice islamica così come l’abbiamo conosciuto a inizio secolo nella versione Al Qaeda e come lo stiamo in questi giorni assaporando con i tagliagole dell'Isis, c’entra poco o nulla con la povertà. Ce lo dicono prima di tutto i fatti e i personaggi che si sono resi protagonisti di atti efferati in questi ultimi lustri. di Antonio Marulo

Terrorismo, quanto Mannoia il “qualunquismo di sinistra”

Nel commentare i giudizi di Fiorella Mannoia sugli ultimi attentati, Aldo Grasso sul «Corriere della Sera» sintetizza: “pochi dubbi, molte certezze”. In effetti le posizioni della cantante, che scarica sull’Occidente le “colpe” del terrorismo in atto, possono a buon diritto rientrare nella categoria di quel “qualunquismo di sinistra” che costituisce la principale zavorra del ritardo culturale e politico di un ampio arco della compagine cosiddetta “progressista”. di Luigi O. Rintallo

Parigi brucia

A fronte della strage, che per la seconda volta nel corso di quest’anno ha colpito Parigi, non sono pochi i commenti che sottolineano come un colpo sia stato inferto alla nostra democrazia, allo stesso nostro modo di vivere, che non potrà essere più come prima, come è stato nel corso degli ormai settanta anni che ci separano dalla fine del secondo conflitto mondiale. di Silvio Pergameno

Parigi, la dietrologia spicciola degli adepti del “sacro blog”

"A chi giova oggi indebolire la Francia e con la Francia l'Europa intera? C'e solo una risposta: agli Stati Uniti d'America". Tra i commenti sui sanguinosi attentati di Parigi è arrivata, puntuale come sempre, la sparata complottista antiamericana che tanto piace agli internauti e a molti adepti del grillismo. di Ermes Antonucci