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21/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Perché Matteo Renzi non piace a “Repubblica-Espresso”

Su Matteo Renzi, al momento della sua candidatura alle primarie del Pd, è immediatamente calato l’anatema di Repubblica-Espresso, attraverso un articolo di Eugenio Scalfari. “Renzi è come Craxi”, scrive il fondatore, e non poteva essere più fulminante verso il sindaco di Firenze, perché quel paragone agli occhi del suo pubblico è quanto di più infamante potesse esserci. di Luigi O. Rintallo

Grillo, a Parma per l'inceneritore fa il solito comizio

Beppe Grillo ha partecipato al dibattito organizzato dal Movimento 5 Stelle di Parma contro l’inceneritore. Qualcuno ha parlato di piazza semivuota (nonostante uno slittamento di oltre mezz’ora) e Grillo, prendendosela con i giornalisti, ha dichiarato: “Diranno che è il flop del Movimento 5 Stelle”. Il punto è che non è stato solo un flop del Movimento... di Ermes Antonucci

Partiti e istituzioni

Appare sempre più certo che l’Italia stia attraversando un momento politicamente interessante, anche se le forze politiche fanno di tutto per lasciar capire il contrario e cioè che la vita pubblica e il dibattito continuino nel solco e con movenze tradizionali. di Silvio Pergameno

Napolitano: il ruolo del Presidente

E’ possibile che l’andamento della politica italiana subisca una dislocazione in conseguenza degli avvenimenti dello scorso novembre, quando il Presidente Napolitano, ottenute le dimissioni di Berlusconi, ha nominato il nuovo capo del governo, in persona dell’on.le Mario Monti, procedendo con modalità che non hanno mancato di provocare mormorii di protesta per supposte violazioni della legittimità repubblicana, in quanto aveva agito di testa propria e non uniformandosi alle richieste dei partiti. di Silvio Pergameno

Partito democratico, ci risiamo...

Matteo Renzi, come noto, in vista delle “primarie” del centrosinistra, ha debuttato a Verona come aspirante premier con messaggi a loro modo seducenti, non privi certo di fascino. E inoltre, a coloro che lo accusavano di avere un progetto (soprattutto personale) ma non un programma, ha replicato con un’agenda in apparenza assai articolata. In realtà, proprio quei punti che sembrano tanto dettagliati celano la debolezza della visione, del “metaprogramma”. di Danilo Di Matteo

Verso le elezioni, la quadriglia politica

Non si sa se ancora sorprendersi oppure dimostrarsi rassegnati di fronte al modo in cui i personalismi prevalgano in modo sfacciato nella cronaca politica propinataci dal nostro sistema informativo, che – a dire il vero – è responsabile solo in parte di ciò, dal momento che molti dei protagonisti in effetti sembrano ragionare solo in questi termini. di Luigi O. Rintallo