25 anni fa la strage di Capaci. Il 23 maggio 1992, sull’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci nel territorio comunale di Isola delle Femmine, a pochi chilometri da Palermo Palermo il tremendo attentato. Vittime il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Gli unici sopravvissuti furono gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza. Quaderni Radicali pubblicò, in un suo libro-supplemento pochi mesi dopo quell’orrendo massacro, quasi tutti gli interventi che Falcone pronunciò, nei due anni prima della morte, in convegni e interviste, più interventi di giornalisti, scrittori, magistrati e altri ancora che erano intervenuti sugli ultimi tormentati anni della vita del magistrato antimafia. Erano anni terribili, Falcone fu accusato dai “campioni dell’antimafia” di essere un cavallo di Troia della classe politica per controllare, legare le mani ai magistrati. Ecco cosa dicevano questi “campioni” dell’antimafia militante. Oggi tutti piangono Giovanni Falcone e con lui le altre vittime della strage… e nessuno ricorda quello stato di cose che si era venuto a creare…
Quando si parla di legge elettorale, a Matteo Renzi si “riapre una ferita”, perché aveva "immaginato un sistema molto più semplice con il ballottaggio, come fanno i francesi”, che il giorno dopo il voto sanno chi governa. Il concetto semplice semplice lo ha ribadito anche al target nazional-popolare, da pranzo della domenica, dell'Arena di Giletti, ripetendo un mantra di questi giorni di rinascita personale post-primarie, basato sul forzato accostamento del sistema elettorale in vigore in Francia al pasticcio partorito con l'Italicum.
Domenica 7 maggio pare che ricorra la Giornata mondiale della risata, per i suoi effetti benefici sull’organismo umano. È probabile non sia inclusa nella ricorrenza la versione amara del sorriso che suscita, per esempio, la vicenda sulla legittima difesa, intorno alla quale ci si accapiglia in queste ore, in particolar modo a proposito della possibilità o meno di difendersi reagendo solo al chiaro di luna.
Eccoci nuovamente, a distanza di circa tre mesi dalla giornata del Giubileo del carcerato, considerata la permanenza nello stato di necessità ed urgenza, a chiederti di marciare ancora con noi nel giorno di Pasqua, affinché lo Stato di Diritto possa e debba prevalere nella vita pubblica del Paese, partendo proprio dalla sofferenza in cui versa la giustizia italiana. Questa nuova mobilitazione mira a ribadire la necessità di un'amnistia perché le nostre istituzioni fuoriescano dalla condizione criminale in cui si trovano rispetto alla nostra Costituzione, alla giurisdizione europea, ai diritti umani universalmente riconosciuti e alla coscienza civile del Paese.
Mentre imperversano le critiche sul piano nomadi della giunta Raggi, in pochi sanno che l'ex assessore Francesca Danese, in carica per meno di un anno nel corso del breve e cupo crepuscolo dell'amministrazione Marino, aveva prodotto l'unica delibera conforme alle direttive europee e agli impegni che l'Italia si era assunta con la ratifica della Strategia nazionale d'inclusione per Rom, Sinti e Caminanti. di Gianni Carbotti e Camillo Maffia
Intervenendo nel giorno di Natale alla rubrica “Osservatorio giustizia” di Radio Radicale, il procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio ha toccato – sollecitato da Lorena D’Urso – vari argomenti relativi al problema della giustizia in Italia, qui riproposti in un testo trascritto e pubblicato sul numero 113 di Quaderni Radicali.
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é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |