Venerdì 26 febbraio, con Antonio Ingroia abbiamo avuto un incontro che ha permesso un confronto sia sulla sua passata attività di magistrato inquirente, sia su quelli che sono i suoi odierni impegni quale avvocato. In varie occasioni abbiamo espresso opinioni divergenti dalle sue, tanto riguardo alle inchieste che l’hanno visto protagonista, quanto in riferimento alle posizioni politiche assunte candidandosi a premier per la lista Rivoluzione civile. Durante la conversazione con il direttore di «Quaderni Radicali» e «Agenzia Radicale» Giuseppe Rippa e Luigi O. Rintallo, Antonio Ingroia – coadiuvato dal consulente tecnico Antonio Di Natale – oltre ad aver modo di ribattere alle critiche sul suo attuale lavoro di amministratore della società e-Servizi della Regione Sicilia, ha affrontato vari argomenti: dai temi della giustizia alla deformazione subita dall’anti-mafia, per finire ai metodi in cui si esercita il confronto politico in Sicilia come nel resto del Paese. Sono emerse considerazioni non scontate e – per certi versi – al di fuori dei ruoli pre-costituiti della rappresentazione informativa prevalente.
- Giustizia, il punto di vista dell’avvocato Ingroia (Agenzia Radicale Video)
C’era una volta l’Italia “paese per vecchi”. Anche se, almeno per la politica, da un po’ sembrava non esserlo più a causa della rottamazione. Ma il vento può d’improvviso cambiare, se i “giovani rampanti” non si dimostrano all’altezza. Almeno questo è l’auspicio di Guido Bertolaso, intervistato a Radio Capital all’indomani della sua “discesa in campo”. di Antonio Marulo
Con il “contratto pre-elettorale” il Movimento5Stelle decreta e mette nero su bianco il fallimento del proprio metodo di reclutamento della classe dirigente. Ce l’hanno cantata e suonata fin dall’inizio la specificità del sistema di pescaggio "democratico” dalla Rete dei cittadini prestati alla politica. Ma qualcosa è andato storto: anche gli adepti del sacro blog hanno infatti una testa e talvolta, piena o vuota che sia, vorrebbero usarla senza essere telecomandati del tutto dal mondo di Gaia.
Caro senatore Renzo Piano, penso che anche lei trovi inammissibile che in un paese antifascista, che ha soppresse le leggi razionali del ’38, “leggi vergogna”, sia ancora vigente una legge secondo la quale “ possono esercitare la professione solo gi iscritti all’albo(…) non possono essere iscritti e,se iscritti, devono essere cancellati coloro che non siano di specchiata condotta morale e politica”. Sarebbe ora di riscriverla introducendo l’art 56 del RD 2537 del 23 ottobre 1925 “ Le perizie e gli incarichi possono essere affidati anche ai non iscritti all’albo”. Luigi Einaudi diceva “ Gli Ordini possono anche rimanere per quelli che intendono iscriversi, l’importante è che venga eliminata la obbligatorietà della iscrizione ai fini dell’esercizio professionale”. Le saremmo grati se, condividendo le nostre tesi, se ne occupasse. Un grazie e un caro saluto. di Gerardo Mazziotti
L'interpretazione generalista del “piano nomadi” che si preannuncia in base al Documento unico di programmazione 2016-2018 approvato da Roma Capitale, sotto l'egida del commissario Francesco Paolo Tronca, appare incomprensibile. I quotidiani parlano di superamento dei campi Rom, e di una fase transitoria in cui le condizioni di tali strutture saranno rese più vivibili. Le frasi citate dal Documento (ed estrapolate dal contesto) sono le seguenti: un "superamento dei campi rom per dare la possibilità a coloro che vogliono vivere nella legalità, di intraprendere altre soluzioni abitative"; "nella fase transitoria si prevede, comunque, la pubblicazione di un bando per la gestione sociale dei villaggi al fine di migliorarne la progettualità di integrazione". di Gianni Carbotti e Camillo Maffia
Gli 007 hanno completato l'operazioni di versamento dei documenti in attuazione della direttiva Renzi sulla declassificazione. Partenariato con le Università, incoraggiati gli studi dei giovani studenti finanziando progetti di libera ricerca.
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |