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18/05/24 ore

POLITICA

“Alle Frontiere della libertà”, intervista ad Angiolo Bandinelli

Scrittore, saggista, figura storica del Partito radicale, di cui è stato uno dei primissimi aderenti e per il quale ha poi svolto le funzioni di segretario, oltre a essere stato per una breve stagione deputato della repubblica, Angiolo Bandinelli discute dei tempi affrontati nel libro di Giuseppe Rippa, con Luigi O. Rintallo, “Alle Frontiere della libertà” (edito da Rubbettino), circa la “mancanza del diritto e dei valori liberali” nella nostra democrazia, frutto del tappo consociativo catto-comunista di cui oggi la nostra società paga le “conseguenze”. 

 

- Angiolo Bandinelli parla del libro di Rippa "Alle frontiere della Libertà" (Agenzia Radicale Video)

 

- Radio Radicale intervista Giuseppe Rippa sul suo libro "Alle frontiere della libertà" (RadioRadicale.it)

Allungare la prescrizione, la ricetta avariata contro la corruzione

Sull'onda dell'ennesima campagna mediatico-emotiva, emersa dopo il caso-Incalza, la Camera ha approvato in fretta e furia il ddl che aumenta i tempi della prescrizione per i reati di corruzione. Il provvedimento, in particolare, prevede che il termine di prescrizione base per i reati di corruzione propria, impropria e in atti giudiziari, aumenti della metà (fino a 12 anni, dagli 8 previsti dalla legge Severino), e che inoltre questa resti sospesa per due anni dopo la sentenza di condanna in primo grado e per un anno dopo la condanna in appello. di Ermes Antonucci

Di Pietro, la nuova primavera politica del re di Mani Pulite

A volte ritornano, si usa dire. Nel caso di Antonio Di Pietro in realtà si può dire che non se n’è andato mai del tutto. E' solo rimasto un po’ ai margini, dopo qualche scivolone personale e una batosta elettorale della sua Italia dei valori. In questi giorni, lo si è rivisto pimpante e saltellante fra un talk tv e l’altro, per rinverdire i fasti del passato e per dirci la sua sul sistema di corruttela che fu rispetto a ciò che è oggi, all’indomani dell’inchiesta abbattutasi sul ministero dei lavori pubblici. Tutto questo, fortuna del caso, proprio mentre si parla tanto di Mani Pulite con la messa in onda su Sky della fiction che ne fa la “storia”, vedremo quanto corrispondente alla realtà, pregiudizi pertinenti a parte. di Antonio Marulo

Cantone, Gratteri e quegli uomini per tutte le provvidenze

Tra i nomi che circolano per il dopo-Lupi, che questa mattina ha confermato le proprie dimissioni alla Camera, in pole position c'è Raffaele Cantone, il magistrato più famoso d'Italia a capo dell'Autorità nazionale anticorruzione. Una sorta di onnipresente deus ex machina, pronto ad intervenire - secondo la logica populista istituzionalizzata da Renzi, e nel tripudio dell'opinione pubblica - non appena emergano casi di malapolitica, per riconsegnare alle istituzioni l'onore che dovrebbe appartenere loro. di Ermes Antonucci

Lupi Incalza(to)

L'arresto di Ercole Incalza, storico super dirigente del ministero dei Lavori pubblici, per le tangenti negli appalti delle cosiddette grandi opere (dalla Tav all'Expo), ha portato ancora una volta alla ribalta il tema della gestione corruttiva e clientelare della cosa pubblica da parte dell'ennesima cricca partitica-burocratica-imprenditoriale. di Ermes Antonucci

Caso Lupi, i cavalli azzoppati di razza ciellina

Non molto tempo fa scrivevamo di come in qualche modo Comunione e liberazione renda sempre omaggio al potere, trovando conforto anche in un articolo scritto da Famiglia Cristiana. Era l’estate 2012, periodo in cui la stella di Roberto Formigoni perdeva luce, offuscata da inchieste e scandali sulla Sanità lombarda, fiore all’occhiello dell’allora Governatore più potente d’Italia. di Antonio Marulo