“Leggere i post di Salvini per sentirsi una persona migliore”. Sui social network c’è chi se la ride ironicamente con una pagina Facebook ad hoc sulle perle quotidiane del segretario della Lega Nord, sparate a raffica come fanno quei cannoni che lanciano palline da tennis nei circoli esclusivi. E lui c’ha preso gusto, forte del successo 2.0 di questi ultimi mesi. Ormai è ben calato nel personaggio che parla con la proverbiale pancia degli italiani, come farebbe un qualsiasi avventore di un bar che scarica le proprie frustrazione mattutine su rom e immigrati o sul governo ladro anche in una stagione poco piovosa, magari sorseggiano un orribile caffè corretto con Sambuca.
L’avevamo lasciato triste, sconsolato e desideroso di recuperare “l’allegria” perduta, dopo dieci anni alla guida della Puglia, che non passeranno alla storia come memorabili. Oggi, rinvigorito dalla campagna ateniese, sull’onda della vittoria di Pirro del referendum greco, Vendola riparte e sogna per la sua creatura un futuro di riscossa che lanci la sfida al renzismo e a chi asseconda le oligarchie finanziarie bla bla bla...
A rigor di logica, per le regole del M5S, sarebbe un "impresentabile" anche lui. Parliamo di Alessandro Di Battista, uno dei volti più noti del movimento fondato da Beppe Grillo, e che ora vorrebbe, a furor di popolo (della Rete), spodestare il traballante Ignazio Marino e diventare sindaco di Roma. di Ermes Antonucci
Per certi aspetti non sorprende la polemica che si è scatenata una volta appresa la notizia della nomina di consulente agli Stati Generali dell'esecuzione della pena di Adriano Sofri, personaggio scomodo per il suo passato di galeotto, dopo la condanna controversa come mandante dell’omicidio del Commissario Calabresi, nella turbolenta stagione di guerra civile degli anni '70 del secolo scorso.
La cosiddetta “buona scuola” rischia dunque le calende greche. Colpa dell’ostruzionismo parlamentare, fatto di migliaia di emendamenti presentati da un’opposizione riottosa. Sulle prime, Matteo Renzi ha pensato bene di agitare l’arma del ricatto su l’unico punto che ha messo, manco a dirlo, tutti d’accordo: le migliaia di insegnanti precari da assumere da settembre, che rimarrebbero invece tali se la riforma dovesse slittare. di Antonio Marulo
Si è svolto giovedì 11 alle ore 15.00 in piazza Montecitorio il sit-in organizzato dal Comitato promotore per il riconoscimento della minoranza linguistica Rom e Sinti. La difficile battaglia per l’acquisizione di uno status giuridico ha radici lontane: nel 1999, il Radicale Paolo Pietrosanti comunicava alla stampa lo scandalo dell’esclusione dei Rom dalla legge n. 482 ("Norme per la tutela delle minoranze linguistiche storiche"), infischiandosene di una convenienza politica che avrebbe suggerito al candidato alle elezioni europee di farsi gli affari suoi, considerato il livello di razzismo imperante... di Camillo Maffia e Gianni Carbotti
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