Ci vengono in mente quei petardi che fanno cilecca dopo una fiammata fasulla, guardando l’esito del primo voto di fiducia sull’Italicum e la quantità di deputati del pd che non l’hanno votata non rispondendo alla chiama. 38 in tutto, compresi i presunti big rottamandi della minoranza, più il giovane ma lombrosianamente vecchio Roberto Speranza.
La trovata del bavaglio non è nuova. Chi non è giovanissimo e non ha perso la memoria, guardando la messinscena di Corrado Passera e i militanti di Italia Unica contro la legge elettorale Italicum, avrà pensato a una volgare imitazione in versione 2.0 della tribuna politica muta del 1978, autogestita da Pannella, Mellini, Bonino, Spadaccia con 25 minuti di silenzio, per denunciare la disinformazione di regime sui referendum radicali in tema di abrogazione della legge reale, del finanziamento pubblico ai partiti e per la legge sull'aborto. di Antonio Marulo
La giunta Marino ha partorito un mostro giuridico: ci troviamo evidentemente davanti al proverbiale cane che morde il bambino, e non al bambino che morde il cane. Però questo pasticcio in particolare merita di essere approfondito. di Camillo Maffia
Scrittore, saggista, figura storica del Partito radicale, di cui è stato uno dei primissimi aderenti e per il quale ha poi svolto le funzioni di segretario, oltre a essere stato per una breve stagione deputato della repubblica, Angiolo Bandinelli discute dei tempi affrontati nel libro di Giuseppe Rippa, con Luigi O. Rintallo, “Alle Frontiere della libertà” (edito da Rubbettino), circa la “mancanza del diritto e dei valori liberali” nella nostra democrazia, frutto del tappo consociativo catto-comunista di cui oggi la nostra società paga le “conseguenze”.
- Angiolo Bandinelli parla del libro di Rippa "Alle frontiere della Libertà" (Agenzia Radicale Video)
- Radio Radicale intervista Giuseppe Rippa sul suo libro "Alle frontiere della libertà" (RadioRadicale.it)
Sull'onda dell'ennesima campagna mediatico-emotiva, emersa dopo il caso-Incalza, la Camera ha approvato in fretta e furia il ddl che aumenta i tempi della prescrizione per i reati di corruzione. Il provvedimento, in particolare, prevede che il termine di prescrizione base per i reati di corruzione propria, impropria e in atti giudiziari, aumenti della metà (fino a 12 anni, dagli 8 previsti dalla legge Severino), e che inoltre questa resti sospesa per due anni dopo la sentenza di condanna in primo grado e per un anno dopo la condanna in appello. di Ermes Antonucci
A volte ritornano, si usa dire. Nel caso di Antonio Di Pietro in realtà si può dire che non se n’è andato mai del tutto. E' solo rimasto un po’ ai margini, dopo qualche scivolone personale e una batosta elettorale della sua Italia dei valori. In questi giorni, lo si è rivisto pimpante e saltellante fra un talk tv e l’altro, per rinverdire i fasti del passato e per dirci la sua sul sistema di corruttela che fu rispetto a ciò che è oggi, all’indomani dell’inchiesta abbattutasi sul ministero dei lavori pubblici. Tutto questo, fortuna del caso, proprio mentre si parla tanto di Mani Pulite con la messa in onda su Sky della fiction che ne fa la “storia”, vedremo quanto corrispondente alla realtà, pregiudizi pertinenti a parte. di Antonio Marulo
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |