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23/11/24 ore

POLITICA

“Se non ora quando” contro il Papa. Quel femminismo di dubbia utilità

Appare del tutto pretestuosa, sterile, e a tratti anche ridicola, la polemica lanciata ieri sull’Huffington Post da Elisabetta Addis – economista tra le fondatrici del movimento femminista “Se non ora quando” – contro le parole utilizzate da Papa Bergoglio nell’ormai famosa lettera inviata a Repubblica martedì scorso. di Ermes Antonucci

I referendum secondo Grillo: partecipazione fine a se stessa

La raccolta firme per i referendum radicali è ormai in dirittura d’arrivo e, a fianco agli interrogativi circa i quesiti che riusciranno a superare la soglia delle 500mila firme e dunque ad approdare alle urne, torna di nuovo d’attualità il dietrofront con cui Beppe Grillo ha – in modo molto ambiguo – prima annunciato e poi ritirato il proprio sostegno all’iniziativa referendaria radicale.

Art. 138 della Costituzione, la demagogia grillina su una riforma discutibile

Se nel merito della questione le critiche del Movimento 5 Stelle possono apparire comprensibili, lascia a dir poco perplessi il modo con cui la rimostranza dei grillini sta contribuendo – ancora una volta – a distorcere o a mettere in secondo piano le ragioni reali della protesta, andando quindi paradossalmente contro gli stessi interessi del movimento. di Ermes Antonucci

Referendum radicali, il Grillo mutante

L’idea grillina di referendum si presenta strumentale e per questo demagogica. Lo scopo non è quello di permettere ai cittadini di esprimersi politicamente attraverso una via alternativa al sistema dei partiti, bensì quello di metter su una caciara il più possibile attraente dal punto di vista mediatico, lasciando da parte le implicazioni politiche che poi vanno concretamente a determinarsi. di Ermes Antonucci

Il Pd costretto in difesa, non sa cosa vuole

In un interessante articolo apparso ieri su Repubblica, il professor Marc Lazar ha posto l’attenzione sul significato del compromesso politico, analizzando in particolar modo la situazione italiana caratterizzata dall’alleanza di governo Pd-Pdl. di Ermes Antonucci

Berlusconi firma i referendum Radicali... e i giornali di regime depistano

Silvio Berlusconi ha firmato i dodici referendum promossi dai radicali: tanto i sei che riguardano la riforma della giustizia (dalla separazione delle carriere all’ergastolo), quanto i sei che hanno per oggetto l’abolizione di norme approvate durante i suoi governi (dalla formulazione del reato di clandestinità alle norme proibizioniste). Dopo il colloquio con Pannella, il leader di Forza Italia ha deciso che contava innanzi tutto dare al popolo sovrano la possibilità di esprimersi.