Quella della Francia è una crisi economica che porta alla recessione? Attraversata da una seria crisi politica e istituzionale, si ha la sensazione che questa stia degenerando a tutti gli effetti nell’incapacità di gestire i conti pubblici… Ancor meno rassicurante è lo scenario della Germania del cancelliere Olaf Scholz, la cui coalizione di governo registra differenze ideologiche al suo interno che impediscono una risposta forte, in un senso o nell’altro alla evidente crisi del Paese. L’industria automobilistica tedesca vive una parabola negativa che si potrebbe definire drammatica… E poi sui caratteri poco analizzati di una crisi dell’economia cinese dagli effetti negativi legati principalmente a una politica che non ha favorito la crescita della domanda interna… Esistono tra loro connessioni su queste crisi così diverse eppure così simili. Chi aveva guardato con prospettiva di sviluppo senza fine al rapporto con la Cina, ha difettato di capacità di visione. E la stessa cosa ha fatto la Cina?
Di questi hanno discusso Francesco Sisci, giornalista, analista politico, sinologo, con Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale…
- Francia, Germania, Cina, crisi economiche diverse e simili. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Nonostante l'arte contemporanea si sia spesa tanto per il concettuale con ottimi artisti, non ha mai raggiunto il grosso pubblico, è sempre rimasta di nicchia anche quando fatti osceni hanno creato articoli di cronaca scandalosa come quelli famosi su Marina Abramovic alla Biennale di Venezia del '97, le solite furbate allarmanti di Maurizio Cattelan e tantissimi altri che hanno calcato la scena con questo tipo di “linguaggio”, è definito così da importanti storici dell’arte… di Giovanni Lauricella
Nato a Milano nel 1924 da Sabatino, noto commediografo e critico letterario e Sisa Tabet, Guido Lopez fu una figura eclettica: scrittore e giornalista, collaboratore di Repubblica, Il Giorno e presidente dell’Università Popolare di Milano. In occasione del centenario della sua nascita, la casa editrice Ugo Mursia ha pubblicato un piccolo volume contenente alcuni dei suoi lavori: un inedito racconto allegorico, due recensioni, una del Diario di Anna Frank scritta nel 1954 per l’”Eco della educazione ebraica” e l’altra de “Il Sistema periodico” di Primo Levi, infine due intensi, seppur brevi, carteggi che Lopez tenne rispettivamente con Primo Levi e Edith Bruck … di Elena Lattes
Un ragazzo si imbatte in una pila di lettere scritte da soldati italiani della Seconda Guerra Mondiale, mai consegnate ai destinatari: una scoperta che lo spinge a ripercorrere le storie di coloro che le scrissero e ad esplorare la vita del postino che avrebbe dovuto recapitarle. La ricerca, però, non si limita a rivisitare il passato: si trasforma in un viaggio interiore alla scoperta di sé e della propria storia familiare, immerso in un contesto che oscilla tra la guerra e l’amore, di ieri e di oggi… di Giulia Anzani
Il sito della Hnegaw Organization for Human Rights, ripreso dalla Associazione Nessuno Tocchi Caino-Spes contra Spem ripropone l’angosciante report delle persone giustiziate nel solo mese di ottobre 2024: 161 di cui 5 donne.
L'ethos nazionale israeliano esige il rilascio degli ostaggi, e c'è un modo per riportarli indietro. Questo approccio ha maggiori probabilità di successo rispetto alla politica attualmente adottata dal governo israeliano. È anche più efficace e più sicuro della pressione militare, che potrebbe mettere in pericolo sia gli ostaggi sia le forze che cercano di salvarli… La maggior parte degli israeliani non è a conoscenza del ruolo del Qatar nella detenzione, nella tortura e nell'omicidio degli ostaggi. Per la maggior parte degli israeliani, Hamas è colui che detiene gli ostaggi, mentre il Qatar è il mediatore neutrale che aiuta nel loro rilascio. Questo è anche ciò che il governo israeliano sta comunicando al pubblico per giustificare la sua politica di cooperazione con il Qatar. Ma in realtà, il Qatar è Hamas e Hamas è il Qatar. Il Qatar detiene la chiave per il rilascio degli ostaggi, come verrà chiarito di seguito… di Yigal Carmon*
Le discussioni, polemiche e prese di posizione sui drammatici eventi di questi ultimi tempi in Medio Oriente hanno rinfocolato e diffuso ulteriormente narrazioni deformate, manipolate, sulla storia di quelle terre, che inevitabilmente alimentano l’odio tra i popoli, come se ce ne fosse ulteriore bisogno… di Antonio Trinchese
Oggi, la regione araba di Al-Ahwaz è sotto la dittatura della Repubblica islamica dell'Iran, che, come il precedente regime di Pahlavi, sta reprimendo, emarginando e discriminando i gruppi etnici non persiani… L'Iran contemporaneo, come l'Iran medievale, non è un paese ma un impero eterogeneo, multinazionale e multilingue. In Iran, i persiani costituiscono metà della popolazione del paese, mentre l'altra metà comprende gruppi etnici non persiani (curdi, balocchi, azeri, arabi, turkmeni, lur e caspi), che mantengono una forte identità etnica che li distingue dai persiani. La storia moderna del paese è stata caratterizzata da brutali attacchi ai gruppi etnici non persiani, ai quali è stato impedito, da una successione di governanti, di godere dei diritti politici e culturali… Dr. Aref Al Kaabi*
Presentato al Festival di Roma, Berlinguer - La Grande Ambizione, di Andrea Segre racconta 5 anni della vita privata e pubblica di Enrico Berlinguer (Elio Germano), dal 1973 al 1978, un’opera realizzata in occasione del quarantennale della sua morte... di Giovanna D'Arbitrio
Il regime iraniano può essere rovesciato, ma questo può essere fatto solo con l'aiuto di gruppi etnici. Al fine di fermare la repressione nel paese e portare stabilità nella regione, il popolo del Belucistan chiede non solo un cambio di regime, ma anche autonomia. La soluzione ai problemi del Belucistan è spezzare le catene della schiavitù, un obiettivo per il quale il popolo dei Beluci ha fatto enormi sacrifici nel corso dei decenni. Questa posizione è condivisa anche dal popolo del Kurdistan e di Ahwaz. Pertanto, sono i gruppi etnici non persiani in Iran che sono più impegnati in una rivolta contro la Repubblica islamica, poiché hanno subito le conseguenze più dure della repressione del regime… di Rudam Azad*
Comprendere la periferia dell'Iran e le lamentele delle sue minoranze etniche è essenziale per plasmare una strategia per un cambio di regime in Iran. La popolazione dell'Iran è stimata in circa 87.000.000, di cui circa la metà sono etnici persiani che vivono prevalentemente nell'Iran centrale, il resto sono curdi, balochi, azeri, arabi, turkmeni, lur e etnie caspie. Sebbene i regimi successivi in Iran siano riusciti ad affrontare le rivolte etniche, hanno perso la guerra ideologica e politica contro gli etno-nazionalismi delle minoranze… di Himdad Mustafa* (da Memri)
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |
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