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24/11/24 ore

DIRITTI E LIBERTA'

Madre surrogata, l’urgenza di certezza del diritto dopo la condanna della Corte di Strasburgo

In assenza di una legge che armonizzi davvero la legislazione in materia di fecondazione, a farla da padrone restano in molti casi le corti di giustizia e dei diritti che a vario titolo decidono e si scontrano. La conferma di questo andazzo ci arriva dalla Corte europea dei diritti umani che ha condannato l’Italia per violazione del diritto di una coppia sposata di poter aver il riconoscimento come figlio di un bambino non avente legame biologico con i genitori.

Sicurezza e/o libertà? Su WhatsApp & Co l’Intelligence vuole vederci chiaro

«Non c’è sicurezza possibile senza libertà in Europa». Matteo Renzi – nell’intervento di chiusura del semestre europeo a guida italiana – ha voluto rimarcare un concetto che torna di stringente attualità - dall’11 settembre in poi – all’indomani di eclatanti attacchi del terrorismo islamista. Libertà e sicurezza costituiscono infatti valori, almeno in Occidente, inscindibili, anche se asimmetrici. Il ruolo dei sistemi di controllo risulta per questo essere determinante, per conciliare quell’esigenza di sicurezza – di per sé un bisogno umano – con il legittimo diritto di vedere tutelate le libertà individuali, che invece si sta trasformando in un lusso. di Antonio Marulo

Due milioni a Parigi per la libertà e contro la violenza. Quaderni Radicali e Agenzia Radicale inviano un messaggio all'Ambasciatrice francese a Roma

Più di due milioni a Parigi, quasi un milione nelle altre città della Francia. Così il popolo francese ha voluto manifestare la sua volontà di lottare contro la violenza e contro gli attacchi alla libertà. Dopo la tragedia del massacro alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo e la drammatica sequenza di scontri mortali che hanno visto la morte degli assalitori assassini, oltre che di vittime innocenti e di forze dell'ordine, la Francia tutta ha voluto testimoniare la propria determinazione a non cedere all'aggressione dei fondamentalismi.

Iran, ventuno impiccati nei primi sei giorni del 2015

Tra il 1 e il 6 gennaio 2015, ventuno prigionieri sono stati giustiziati in diverse città iraniane, di cui tre in pubblico. Il 1° gennaio, un uomo di 38 anni, identificato come A. Azizi, è stato impiccato nella prigione di Qazvin, ha riferito l'agenzia di stampa iraniana FARS. Era stato arrestato insieme alla moglie e alla figlia di 18-anni mentre trasportava 2.967 grammi di eroina. L'uomo è stato condannato a morte, mentre la moglie è stata condannata a 15 anni di carcere.

In Arabia Saudita la religione non si discute: frustato il blogger Raif Badawi

Raif Badawi, fondatore di “Free Saudi Liberals", un forum ideato per discutere del ruolo della religione in Arabia Saudita, è stato flagellato pubblicamente il 9 gennaio. Amnesty International ha ricevuto informazioni che il blogger è stato frustato in pubblico  dopo la preghiera del venerdì di fronte alla moschea di al-Jafali a Gedda in Arabia Saudita.