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21/11/24 ore

DIRITTI E LIBERTA'

Il compositore iraniano Sattar Oraki dopo aver ricevuto il premio del Festival del cinema: fuori i funzionari incompetenti e inadeguati che hanno portato l'Iran in questo stato

Mentre in Italia, in Europa, in Occidente si tace su quello che effettivamente accade in Iran, intellettuali, artisti, ma in larga misura, anche la popolazione iraniana, non si ferma. Sottoposti al giogo dell’autoritarismo degli ayatollah (oggi più che mai in crisi e, nonostante il regime repressivo, non riescono a bloccare la protesta e la domanda di libertà che viene dalla gente), affermano i propri diritti e nessuno dice di quello che succede realmente a Teheran. C’è chi non si rassegna e oggi, con vigore, ha il coraggio di gridare contro il potere minaccioso, con la forza e la consapevolezza di farlo nel loro paese, caricandosi dei rischi drammatici che questo comporta. Di seguito le dichiarazioni del compositore iraniano Sattar Oraki, fatte a Teheran nei giorni scorsi (il 5 agosto) in occasione di un evento pubblico… (da Memri attraverso vari canali YouTube)

I cubani gridano Patria, Vita e Libertà non lo slogan castrista Patria o Morte. Conversazione di Anna Mahjar-Barducci e Giuseppe Rippa

Della rivolta cubana i media italiani si sono occupati in modo tutto sommato superficiale. Dopo le notizie dei primi giorni la vicenda è scivolata nel dimenticatoio e le sole notizie fatte circolare sono - come ci dice l’Ansa -  quelle che si riferiscono alla manifestazione organizzata dal Regime castrista: “Fin dalle prime luci del giorno folti gruppi di dimostranti - secondo l'agenzia di stampa cubana Prensa Latina 'oltre 100.000' - hanno sventolato bandiere cubane e del Movimiento 26 de Julio e inneggiato a Fidel e Raúl Castro, e al presidente in carica, Miguel Díaz-Canel. Ma qual’è il vero stato delle cose? Ne discute Anna Mahjar-Barducci, con Giuseppe Rippa nella conversazione che segue…

 

- I cubani gridano Patria, Vita e Libertà non lo slogan castrista Patria o Morte. Conversazione di Anna Mahjar-Barducci e Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)

Saman, il Pakistan… e un libro che 10 anni fa descriveva umanità, contraddizioni e domande di libertà delle donne pakistane

Quando nel settembre del 2001 ci fu l’attacco alle torri gemelle a New York, salirono alla ribalta delle cronache Osama Bin Laden, l’Isis, i Talebani. Un mondo ai più sconosciuto e segreto. La ribalta faceva emergere un Pakistan di inizio millennio granitico, impervio, rigido, monolitico (come le vette del Nanga Parbat, austere e impenetrabili) in cui l’integralismo religioso e la shari’ah rappresentano i mezzi, e la cura, per combattere lo strapotere e l’invadenza dell’imperialismo occidentale… Nel giugno del 2011, in Italia, la casa editrice Lindau pubblicò il libro “Pakistan express. Vivere e cucinare all'ombra dei talebani” della scrittrice italo-marocchina Anna Mahjar-Barducci. Il testo mette a nudo una realtà ben diversa dove emergono evidenti le contraddizioni di un Paese in bilico fra tradizioni millenarie e modernità, grandi ricchezze e povertà estrema, restrizioni della libertà individuale e desiderio di evasione… di Maurizio Musu

Referendum Giustizia Giusta 2021: al 5 luglio, presso il Comune di Roma, non si può ancora firmare

Dal 2 luglio 2021 ha avuto ufficialmente inizio la raccolta di firme per i sei referendum sulla giustizia giusta, presentati dai radicali. Nei novanta giorni dalla presentazione dei quesiti referendari vanno raccolte le firme di sostegno, da raccogliere entro il 20 settembre così da poter depositarle presso la Corte di Cassazione entro il termine fissato dalla legge: 30 settembre 2021. Un tempo ristretto, meno di tre mesi, coincidenti col periodo estivo: di conseguenza è importante che la macchina organizzativa e le istituzioni funzionino senza intoppi... (red.)

Anna Mahjar-Barducci: Arabi democratici e liberali, per opporsi all’ipocrisia della finta tolleranza

Vorrei sentire la stessa veemenza nel ribadire che l'Italia è uno "Stato laico" anche quando si parla di Islam e non solo quando si interviene contro l'ingerenza del Vaticano. I media italiani sembravano ben compiaciuti quando l'UCOII ha emesso qualche settimana fa una "fatwa" per condannare i matrimoni forzati, dopo la tragica vicenda di Saman, senza ricordare a questo organismo che viviamo in uno Stato di diritto e che non abbiamo bisogno di opinioni basate sulla Sharia, la legge islamica. Non siamo l'Iran, non siamo una regione dell'ISIS, non siamo la Gaza di Hamas, almeno per ora, perché se nessuno dice niente - sul fatto che stiamo creando un pericoloso precedente accettando le emissioni di fatwe - allora ci stiamo avviando sulla strada per diventare un Paese, in cui le libertà individuali vengono calpestate… di Anna Mahjar-Barducci (Presidente Ass. Arabi Democratici Liberali)